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‘Mozart alla Corte di Pulcinella’ torna a Domus Ars

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‘Mozart alla Corte di Pulcinella’


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Il 12 gennaio a Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Il Festival Internazionale del ‘700 Musicale Napoletano, che si svolge a Napoli dal 10 al 14 gennaio 2018, giunto quest’anno alla XVIII edizione grazie all’impegno e alla cura dell’Associazione Domenico Scarlatti, che quest’anno festeggia i suoi 35 anni di attività, e all’associazione Il Canto di Virgilio, presenta venerdì 12 gennaio, ore 19:00, presso Domus Ars la farsa in musica ‘Mozart alla corte di Pulcinella’ prodotta dell’associazione Il canto di Virgilio.

‘Mozart alla corte di Pulcinella’ è uno spettacolo al limite del grottesco dove le vicende del viaggio giovanile del genio di Salisburgo si mescolano ai ricordi di Pulcinella destinato a proteggere i napoletani “trapassati” a miglior vita.

Sulla scena insieme a Franco Javarone e Elisabetta D’Acunzo, anche Sara Grieco, Diane Patierno, Pietro Quirino, Antonio Faiello, Maria Teresa Iannone e il Quartetto Santa Chiara – Arcangelo Caso, Pasquale Nocerino, Mario Vorraro, Marcello Vitale – e con la partecipazione di Francesco Bakiu al pianoforte nel ruolo del piccolo Mozart.

Elementi scenici Bruno De Luca, Costumi Maria Pennacchio, Direzione Carlo Faiello.

Nel cimitero delle Fontanelle, dove Pulcinella è da tempo custode delle anime del purgatorio, giunge Mozart. Il musicista, in un susseguirsi di vicende paradossali, chiede insistentemente di – essere ospitato – entrare a far parte del “reparto” dei “morti partenopei”.

Lo perseguita il ricordo della sua visita a Napoli avvenuta nella primavera del 1770; il giovane Amadeus, appena quattordicenne, soggiornò a Napoli per oltre un mese e mezzo avendo l’opportunità di conoscere la capitale del Regno delle due Sicilie e la sua gloriosa scuola musicale.

La permanenza nella città fu decisiva per la formazione artistica del compositore austriaco. Mozart confida a Pulcinella, maschera/simbolo in rapporto molto stretto con il mondo dei morti, come il fascino e l’incanto dei luoghi vesuviani ispirarono le sue opere.

Così, il compositore austriaco richiama alla memoria la musica che ebbe modo di ascoltare – respirare – muovendosi tra i vicoli chiassosi della capitale settecentesca: Giovan Battista Pergolesi e le tammurriate contadine; Domenico Cimarosa e i ritmi ipnotici delle tarantelle; Giovanni Paisiello e i canti “a fronne ‘e limone”; Leo Vinci, Niccolò Piccinni e i suoni dei numerosi musici girovaghi presenti in città.

Info:
Domus Ars Centro di Cultura
Via Santa Chiara, 10
Napoli
infoeventi@domusars.it
081-3425603 – 338-8615640

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