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MotoGP: Pedrosa come una tigre in Malesia

Marquez Pedrosa e Lorenzo sul podio; il trio spagnolo ha dominato anche a Sepang.

Marquez Pedrosa e Lorenzo sul podio; il trio spagnolo ha dominato anche a Sepang.



Daniel Pedrosa risorge a Sepang dopo la sfortuna di Aragon. Marquez batte Lorenzo e ormai vede il titolo. Rossi quarto. Ducati sempre più in crisi.

Dominando in Malesia, per Pedrosa aumenta il rimpianto dei punti persi a causa del contatto con Marquez che l’ha fatto volare fuori ad Aragon. Il piccolo spagnolo è sembrato essere in una delle sue giornate di grazia dopo un weekend condotto sempre ai vertici tranne che in qualifica. A nulla è servito il solito tentativo di fuga di Lorenzo, costretto ad arrendersi allo strapotere HRC dopo soli cinque giri. Il campione uscente ha provato in tutti i modi a resistere alla fuga di Pedrosa prima e al rivale Marquez poi, ma dopo un duello rusticano con quest’ultimo, è stato costretto alla resa accontentandosi del podio. Chi nel podio invece ci sperava fortemente è Valentino Rossi che, dopo aver illuso per sei giri tenendo il passo dei fenomeni spagnoli, si è staccato cogliendo l’ennesimo quarto posto di stagione. Toccante dopo l’arrivo, il suo giro d’onore con la bandiera dell’indimenticato Simoncelli a due anni dalla sua scomparsa sul circuito malese. Per la Ducati è ormai tempo di pensare alla prossima stagione, quando si spera che l’annunciato ingaggio dell’Ing. Dall’Igna strappato all’Aprilia SBK possa rilanciare la casa di borgo Panigale, sempre più in affanno.

La partenza del GP di Malesia con Lorenzo e Pedrosa a guidare il gruppo

Partenza: Lorenzo e Pedrosa bruciano Marquez e Rossi.
Allo spegnersi dei semafori Lorenzo e Pedrosa fagocitano il poleman Marquez e Rossi prendendo subito il comando delle operazioni. Bautista prova a restare con i “fantastici quattro” ma dopo qualche giro e un lungo deve cedere. Lorenzo come nelle ultime gare prova a fare la differenza all’inizio, ma le Honda sono più competitive che mai e non lo mollano. Dietro Bautista troviamo Crutchlow, Smith e le Ducati con Hayden davanti a Dovizioso.

Pedrosa passa e se ne va mentre Lorenzo e Marquez danno spettacolo.
Dopo quattro giri di studio Pedrosa decide che ne ha abbastanza e svernicia Lorenzo nell’ultimo rettifilo prima dei box. Marquez prova a seguire il compagno ma stavolta il “cabroncito” trova la resistenza a oltranza di Lorenzo che con manovre “alla Marquez” gli chiude la porta più volte, ma dopo un paio di giri le sue gomme sono alla frutta e il pilota della HRC lo passa di slancio nelle ultime curve. Alle spalle del terzetto spagnolo intanto Rossi si stacca conservando margine sul resto del plotone guidato da Bautista e Crutchlow in lotta fra loro mentre Hayden si ritira con la Ducati in fumo.

L’esultanza di Pedrosa per la vittoria del GP

Pedrosa ruggisce, Marquez secondo e contento, Yamaha staccate.
Da metà gara in poi è pura accademia per Pedrosa che piega il tentativo di rimonta del compagno Marquez a suon di giri veloci e va a vincere nettamente. Lorenzo e Rossi perdono progressivamente terreno dimostrando che la Yamaha non ha il passo delle Honda HRC. Bautista batte Crutchlow nella battaglia per il quinto posto ed i due terminano davanti a Smith ed alla Ducati di Dovizioso e al solito Espargaro, primo tra le CRT.

Con il secondo posto odierno, Marquez allunga le mani sul titolo; nella prossima gara in Australia gli basterà infatti non perdere più di sette punti da Lorenzo per laurearsi campione nell’anno del debutto, impresa riuscita solo a Kenny Roberts. Pedrosa dal canto suo recrimina per i punti persi ad Aragon che, sicuramente avrebbero reso questo finale di campionato più serrato. Appuntamento quindi domenica prossima sullo splendido tracciato di Philip Island per la possibile resa dei conti.

Nunzio Iervolino

ORDINE D’ARRIVO         CLASSIFICA MONDIALE

Autore Nunzio Iervolino

Classe '84 da San Giuseppe Vesuviano...innamorato della vita e di tutto ciò che abbia un motore e delle ruote... Le quattro ruote sono sempre state un affare di famiglia e sembra che le mie prime "sgommate" risalgano ai tempi del pancione materno ma di queste non si hanno prova se non la testimonianza della "vittima" (mamma, se non ci fosse bisognerebbe inventarla), mentre la scintilla che ha fatto entrare le due ruote nel mio cuore è stata il vedere una Kawasaki Ninja buttarsi in piega in uno spazio strettissimo sulla Costiera Amalfitana. Da li è stato un continuo inseguimento alle mia passioni, culminato con l'acquisto di un Kart e qualche anno dopo della mia prima moto (dopo aver tirato il collo a quelle di amici). Evidentemente la cosa non deve essere andata giù a qualche automobilista che una sera dello scorso Aprile ha fatto strike mandandomi K.O. senza neanche fermarsi per soccorrermi, Adesso, col cuore infranto e senza motori sfogo la mia rabbia e la mia passione scrivendo qui...abbiate pietà di un povero ex centauro!!!

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