Marc Marquez torna alla vittoria e, approfittando dell’assenza di Pedrosa e Lorenzo per infortunio, si porta in testa al Mondiale. Crutchlow ottimo secondo davanti a Valentino.
Marc Marquez vince con autorevolezza un GP di Germania che può cambiare volto al Mondiale MotoGP, davanti al funambolico Crutchlow e Valentino Rossi, meno incisivo del previsto con la sua Yamaha. Se la competitività del giovane spagnolo non fa più notizia ormai, fa sensazione non vedere i “primi della classe”, Pedrosa e Lorenzo, assenti in gara a causa degli infortuni avuti nelle prove.
Lorenzo e Pedrosa K.O. in prova.
Il weekend in terra tedesca, infatti, è cominciato con la rovinosa caduta (o volo se preferite) di Lorenzo che atterrando sulla clavicola già infortunata in Olanda, ha dovuto dare forfait, evitando stavolta rientri a effetto come due settimane fa. Tutto sembrava mettersi bene per Pedrosa quando, sabato mattina, è volato via fratturandosi anche lui la clavicola e rimanendo così scosso dalla botta presa, da non provare neanche a risalire in moto. Tutto questo ha finito per facilitare il lavoro del debuttante Marquez, che ha comunque dimostrato di saper gestire la pressione attorno a lui.
Partenza: Valentino e Bradl come fulmini, Marquez dietro Espargaro!
Partire davanti è sempre importante, e Rossi al via sfrutta la terza piazza in qualifica arrivando in testa alla prima curva, seguito dal locale Bradl e niente di meno che da Espargaro con una CRT in terza posizione davanti anche a Marquez, partito dalla pole, e Crutchlow! Non finisce neanche il primo giro che Bradl si prende la gloria passando Rossi nelle ultime curve in discesa portandosi in testa nella gara di casa.
Marquez rimette le cose a posto.
Dopo i primi giri un po’ in sordina, Marquez cresce e passa in sequenza Espargaro, Rossi e Bradl; al sesto giro è già primo e spinge per allungare. Rossi ci mette tre giri per sbarazzarsi del tedesco che gli fa visibilmente da tappo e subito dopo viene emulato da Crutchlow, la cui moto sembra migliorare col passar dei giri, mentre Valentino comincia a soffrire. Indietro intanto Espargaro, dopo la gloria iniziale, viene assorbito dal gruppo delle MotoGP clienti, restando però di gran lunga il migliore delle CRT e lottando con le Ducati Ufficiali.
Vittoria per Marquez, Valentino cede a uno scatenato Crutchlow.
Verso metà gara Marquez ha un buon margine su Valentino che, in crisi, viene passato da Crutchlow con la sua Yamaha clienti. L’inglese sembra non risentire troppo delle cadute dei giorni precedenti e negli ultimi dieci giri prova l’impresa, girando su tempi velocissimi. Il suo svantaggio da Marquez scende fino a un secondo e sei decimi, ma lo spagnolo regge e vince la sua seconda gara stagionale, la quarta di fila su questa pista! Dietro di lui e Crutchlow, Rossi conquista un podio importante ma forse ci si aspettava di più dopo la vittoria di Assen. Dal quarto posto in giù sono Bradl, Bautista, Smith e Dovizioso con la prima delle Ducati, di un niente davanti a Espargaro che vince ancora fra le CRT.
Nella classifica Mondiale Marquez fa un balzo che lo porta al primo posto, davanti al compagno Pedrosa e Lorenzo, entrambi a casa a leccarsi le ferite. Crutchlow e Rossi, sono rispettivamente quarto e quinto. Mondiale riaperto quindi con una differenza fra il primo e il quinto di appena trentasette punti.
Appuntamento per domenica prossima sul tracciato californiano di Laguna Seca, con Marquez lanciatissimo e con le condizioni di Pedrosa da verificare, mentre Lorenzo ha annunciato che stavolta si prenderà tutto il tempo necessario per guarire, rientrando a Indianapolis a metà Agosto. Il dubbio è, se riuscirà davvero a star fermo fino allora, soprattutto guardando come si sta evolvendo il campionato.
Nunzio Iervolino
ORDINE D’ARRIVO CLASSIFICA MONDIALE
Le cadute di Lorenzo…
e di Pedrosa
Autore Nunzio Iervolino
Classe '84 da San Giuseppe Vesuviano...innamorato della vita e di tutto ciò che abbia un motore e delle ruote... Le quattro ruote sono sempre state un affare di famiglia e sembra che le mie prime "sgommate" risalgano ai tempi del pancione materno ma di queste non si hanno prova se non la testimonianza della "vittima" (mamma, se non ci fosse bisognerebbe inventarla), mentre la scintilla che ha fatto entrare le due ruote nel mio cuore è stata il vedere una Kawasaki Ninja buttarsi in piega in uno spazio strettissimo sulla Costiera Amalfitana. Da li è stato un continuo inseguimento alle mia passioni, culminato con l'acquisto di un Kart e qualche anno dopo della mia prima moto (dopo aver tirato il collo a quelle di amici). Evidentemente la cosa non deve essere andata giù a qualche automobilista che una sera dello scorso Aprile ha fatto strike mandandomi K.O. senza neanche fermarsi per soccorrermi, Adesso, col cuore infranto e senza motori sfogo la mia rabbia e la mia passione scrivendo qui...abbiate pietà di un povero ex centauro!!!
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