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Mobilità volontaria nel comparto della sanità toscana, regole fissate

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Ad agosto esce avviso

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Via libera alla mobilità volontaria per i dipendenti del comparto sanità, tra un’azienda e l’altra del sistema sanitario regionale.

La Giunta regionale dà attuazione, stabilendo i criteri, alla delibera approvata nei mesi scorsi che aveva centralizzato le procedure su ESTAR, ente tecnico di supporto alla Regione.

Adesso, terminato il percorso di concertazione con le organizzazioni sindacali, su proposta dell’Assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, vengono fornite le indicazioni su come applicare l’istituto.

Il Presidente della Toscana Eugenio Giani commenta:

Si tratta di un’opportunità per i lavoratori che vivono lontano, un modo per semplificare loro la vita sicuramente, ma a guadagnarci alla fine sarà anche il servizio reso.

L’Assessore al diritto alla salute Simone Bezzini spiega:

Sappiamo tutti quanto sia fondamentale conciliare il lavoro con le esigenze personali e familiari. E questo vale ancora di più per il personale del nostro sistema sanitario pubblico che, in questa fase, è chiamato a svolgere un grande sforzo per la collettività.

Con l’avviso vogliamo rispondere a questa esigenza dando loro la possibilità di avvicinarsi alle proprie famiglie e alle proprie abitazioni, riducendo anche le pressioni emotive ed economiche sulle lavoratrici e i lavoratori.

In questo è stato determinante il contributo delle organizzazioni sindacali, che voglio ringraziare, con le quali abbiamo condiviso un percorso costruttivo che ha permesso di individuare i criteri che definiranno la graduatoria.

Ci tengo ad esprime la mia soddisfazione, perché con questa delibera si va ad aggiungere un ulteriore tassello che andrà a migliorare la qualità della vita e del lavoro di molte persone che mandano avanti il nostro sistema sanitario.

Entro la fine di agosto ESTAR pubblicherà l’avviso, a cui i dipendenti in cerca di trasferimento potranno aderire entro trenta giorni indicando l’azienda dove andare e, per le aziende territoriali, la zona desiderata.

Si comporranno così una serie di graduatorie: una per ciascun profilo e per ciascuna azienda di destinazione, con l’eventuale dettaglio della zona.

La graduatoria, che sarà valida validità un anno, i prossimi avvisi usciranno ad aprile, sarà redatta tenendo conto dell’anzianità di servizio, della situazione personale o familiare, ovvero la presenza, ad esempio, di figli e di quale età, altri conviventi e disabilità, e sarà ‘pesata’ la distanza tra luogo di lavoro e luogo di residenza. Priorità sarà data a chi beneficia della legge 104 /92 per l’assistenza a familiari con handicap.

Le aziende sono tenute ad accogliere le domande di mobilità volontaria per un numero pari almeno al 15 per cento della capacità assunzionale del comparto calcolata sulle cessazioni nell’anno.

I tempi per la realizzazione del trasferimento non potranno essere superiori a quattro mesi, anche nel caso di aziende che debbano cedere un dipendente ad un’altra azienda e non sappiano nell’immediato come sostituirlo. In quel caso, per compensare l’uscita, potrà essere attuata una mobilità d’ufficio.

La pubblicazione annuale delle nuove graduatorie fa decadere quelle dell’anno prima. Per i successivi avvisi i dipendenti in graduatoria che non hanno beneficiato dell’istituto nel caso di rinnovo dell’istanza, anche se in azienda o zona diversa, beneficeranno di un bonus ‘anzianità in graduatoria’ pari a 1,5 punti.