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Mobilità e infrastrutture in area metropolitana fiorentina

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La mobilità nell'area fiorentina: problemi e proposte


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Il 28 novembre webinar su problemi e proposte

Riceviamo e pubblichiamo.

La pandemia che ancora investe il nostro Paese mette in risalto come anche il trasporto pubblico abbia importanti criticità.

L’emergenza ha acuito i problemi, ma questi sono ormai cronicizzati e non si riesce mai a ridurre significativamente il traffico automobilistico malgrado decenni di effimeri sforzi.

Per questo motivo il Gruppo di lavoro Mobilità Sostenibile Nell’Area Metropolitana Fiorentina ha organizzato un incontro pubblico sabato 28 novembre alle ore 15:00; ovviamente tutto avverrà su piattaforma informatica.

Per collegarsi usare questo link: https://meet.google.com/jhr-oujo-pks o scrivere a firenzemobilitasostenibile@gmail.com.

Saranno affrontati diversi temi:
l’impatto della privatizzazione delle aziende, la carente pianificazione che, allo stato attuale, assomiglia più ad un patchwork di progetti scoordinati che ad un vero piano dei trasporti;
la necessità di potenziare la rete ferroviaria esistente soprattutto per ridurre i disagi del pendolarismo;
l’opportunità di realizzare, sempre sul nodo ferroviario, un servizio di treni metropolitani e suburbani da collegare con il restante trasporto pubblico per ottenere un servizio capillare per tutta l’area metropolitana.

Sarà data voce ai gruppi di pendolari che gravitano soprattutto su Firenze per capire quali siano i loro problemi, saranno valutati gli impatti ambientali e urbanistici delle grandi infrastrutture proposte, come le tranvie, il sottoattraversamento TAV, il nuovo aeroporto.

Affronteremo anche il tema dell’uso degli aiuti previsti dal Next Generation EU che prevederebbe ingenti risorse anche per la Toscana; il grave rischio è che l’euforia della politica e delle imprese di costruzione autorizzi una valanga di cemento dimenticando i rischi economici e ambientali legati alla riproposizione di progetti sbagliati al limite dell’infattibilità.

Il dibattito avviato tra gli amministratori dell’area vede tranvie altamente improbabili come quella per Lastra a Signa, dove esiste una efficiente linea ferroviaria ma da collegare con il territorio circostante, o altre in zone dove esistono già infrastrutture ferroviarie solo da adattare ad un servizio metropolitano come Campi Bisenzio o Sesto Fiorentino; surreale poi appare l’idea di una metropolitana di superficie tra Firenze e Prato dove esiste già una ferrovia a 4 binari fortemente sottoutilizzata.

Al contrario non si prevedono semplici interventi per risolvere i problemi delle linee locali, come le linee per il Mugello e la Val di Sieve, dove la struttura è stata depotenziata dalla chiusura di diverse stazioni; o come per i pendolari dal Valdarno che percorrono la direttissima che le Ferrovie paiono voler riservare solo ai treni veloci.

Nel dibattito si cercherà di avviare proposte per avviare nuove forme di gestione dei servizi che non siano il vecchio statalismo o le recenti privatizzazioni, ma un sistema che renda protagonisti i soggetti interessati al tema dei trasporti, cioè utenti e lavoratori del settore.

Viviamo in un momento di grave crisi sanitaria, ma anche sociale e umana; proprio in questi momenti è possibile e necessario guardare al futuro e non soltanto ai rendimenti finanziari delle aziende dei servizi di trasporto.

Gruppo di lavoro ‘Mobilità Sostenibile Nell’Area Metropolitana Fiorentina’
LaPEI-Unifi

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