Olio su tavola, cm.60×50
Lo sapevi già… eri stata avvisata prima da me e… poi anche dai tuoi compagni di viaggio prima dell’imbarco… in quelle rapide presentazioni e brevi chiacchiere, parlando del più e del meno nella sala d’aspetto del “Time Terminal”… che c’era comunque un rischio, nell’affrontare quel viaggio a bordo di una Macchina del Tempo non ancora collaudata per bene e… mancante del dispositivo adatto alla smemorizzazione… per essere chiari, proprio quel congegno utile a far dimenticare l’esperienza vissuta in un tempo “altro”, evitando, così, al ritorno, ogni tipo di “contaminazione”… infettando così gli “annali”… della storia del mondo, una narrazione comunque addomesticata… cioè, “raccontata alla buona”, anzi, il più delle volte, in malafede, ma, con più chiari dati, perché sono stati visti e rivissuti in maniera reale dai “temponauti” ai quali tu ti sei aggiunta spontaneamente…
Ora, però, ti rendi conto che il ricordo di un Tempo ed anche di un Senso mitico occultato nella memoria per passare indenne allo “scalo”, la “dogana” imposta dall’appiattimento quotidiano è davvero… un “virus” che, esplodendo a livello pandemico, potrebbe far revisionare, alla radice, il “grigio” scorrere della nostra vita attuale…
E… ora che ti vedo andare… vestita di antichi panni a cercare nel mondo… gli ultimi echi o… i relitti… i frammenti superstiti della Numinosa Dimensione di cui ti sei ormai perdutamente innamorata, mi domando… se nella tua mente… la Memoria stia mettendo sui piatti della bilancia insieme agli eventi di un Tempo mitizzato, quelli del nostro Tempo umiliato non come allora da eroi o semidei, ma da quegli esseri del degrado umano “scelti” ancora di più, tra i più vili, a governare il mondo… spero e… ti auguro davvero, che tu stia incominciando pian piano a ristabilire in te… prima di richiederla al resto dell’Umanità, quella Originaria Armonia… Senso perduto nei vortici e nelle “correnti ascensionali” che hanno “sballottato” la tua “navicella” in quel viaggio temporale… che hai scelto per curare l’angoscia dell’Anima, offesa dalla quotidianità e della umana “brutezza”…
E… ora ricordo a te e… a me stesso, il verso dantesco
Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io
fossimo presi per incantamento
e messi in un vasel, ch’ad ogni vento
per mare andasse al voler vostro e mio;
Come vedi, non sei la prima e non sarai nemmeno l’ultima a vivere tale nostalgia… e… poi non dobbiamo dimenticare che noi come siamo “adusi” a confondere le acque, giocando con le parole, da sempre abituati al peggio, trasformiamo in “mal” tutti i “languori” che ci ricordano la presenza dell’Anima in noi… come appunto le parole… malinconia… mal d’Africa… mal d’Arcadia… in alternativa a qualcosa di più dolce… come il miele… melancolia… e per te ora è proprio quella che arriverà dopo la nostalgia d’aver respirata l’aria della giovinezza del Mondo…
Hai viaggiato nel Tempo ed ora sei “afflitta” dalla… melancolia del Mito…
Mito-melancolia?
Eppure stai stringendo fra le mani quel frutto autunnale che ti ricorda un mito… quello di Demetra e di Persefone, che si fa ridente con i suoi “denti” di rubino… dopo la malinconia del “rapimento” e della separazione…
Come vedi, il luogo o… il Tempo del numinoso, non è poi così “esente” dai languori… dai tormenti dell’Anima… la presenza del dolore è anche lì… dall’inizio.
Guerre… pestilenze… mostri ed eroi a conflitto tra loro ci sono da sempre e ancora di più… non mancano mai quei… dispettosi tiranni umani o divini che hanno tormentato e continuano a farlo, mettendo a dura prova la vita ed i sentimenti umani… tenendo impegnate le loro menti… acciocché non pensino di avere la libertà di sognare.
Ma ora cosa pensi fare… tornare in quel Terminal… sperando d’incontrare lo scrittore H. G. Wells… inventore di quel Sogno del Tempo e chiedergli un “passaggio” sulla sua di macchina?
Proverai a chiedere cosa ha incontrato nel Futuro! Un Uomo migliore? Un mondo perfetto?
Ma forse lui, che a differenza di te, ha già viaggiato in quel tempo senza più miti, ma invaso dal terrore… ha scelto ora di raggiungere il luogo della Sintesi… dove tutto finisce… dove tutto può rincominciare… e tu lo sai che il meccanismo smemorizzante non sarà più necessario… il Tempo, nella sua Eternità, ti offre una nuova opportunità… fare del tuo pensiero un’Energia non più chiusa nei suoi segmenti epocali…
Trasmuta, dunque, le tue “nostalgie” le tue “melancolie” nel più ecologico dei “propellenti” e parti per il tuo nuovo viaggio… quello che potrai intraprendere “ricreando” quotidianamente la tua stessa Creatività… numinosa-mente, come si può fare solamente, vivendo e pensando, convintamente da… Eternauta!
Autore Vincenzo Cacace
Vincenzo Cacace, diplomato all'Istituto d'Arte di Torre del Greco (NA) e all'Accademia di Belle Arti di Napoli, è stato allievo di Bresciani, Brancaccio, Barisani, ricevendo giudizi positivi ed apprezzamenti anche dal Maestro Aligi Sassu. Partecipa alla vita artistica italiana dal 1964, esponendo in innumerevoli mostre e collettive in Italia e all'estero, insieme a Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Ugo Attardi, e vincendo numerosi premi nazionali ed internazionali. Da segnalare esposizioni di libellule LTD San Matteo - California (USA), cinquanta artisti Surrealisti e Visionari, Anges Exquis - Etre Ange Etrange - Surrealism magic realist in Francia, Germania e Italia.
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