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MIR: a Rimini tre giorni di musica e approfondimento con Doc Servizi

MIR - Music Inside Rimini


Si è svolta dal 6 all’8 maggio al quartiere fieristico di Rimini la III edizione del Music Inside Rimini

Riceviamo e pubblichiamo.

Si è tenuta dal 6 all’8 maggio 2018, presso il quartiere fieristico di Rimini, la terza edizione del Music Inside Rimini – Music, Technology, Light & Sound e Video, format unico nel suo genere, che ha dimostrato di coniugare al meglio le esigenze e le curiosità sia del pubblico professionale, sia di quello amatoriale con esposizione e live show, sperimentazioni e test di prodotto, eventi e formazione. Oltre 12.000 i visitatori di questa edizione, +20% rispetto all’anno scorso.

Protagonista dell’edizione 2018 è stata la musica, con spazi dedicati ai live e alla formazione, in collaborazione con Doc Servizi, la prima rete di professioni che opera su piattaforma cooperativa, leader in Europa e punto di riferimento per più di 8.000 soci, tra musicisti, artisti, tecnici, insegnanti, professionisti del mondo dello spettacolo, della cultura e dell’arte.

Doc Servizi ha portato al MIR gli artisti più interessanti del panorama indie italiano e importanti ospiti nazionali e internazionali, tra cui Morgan, l’arpista Cecilia, sul palco dell’ultimo festival di Sanremo con Max Gazzé, Giorgieness, Gio Evan, Slavi – Bravissime Persone, Dellera, Afterhours, e gianCarlo Onorato, Barriga. La band romagnola The Ironsides si è aggiudicata Abbassa il volume! Contest di musica eccezionale, che metteva in palio un contratto editoriale con Freecom Music e uno con l’agenzia di booking Ocarina Live.

Sul palco insieme agli altri finalisti del contest, si sono alternati ospiti importanti come Stef Burns, Stefano Pisetta, batterista Claudio Baglioni e Ornella Vanoni, Supermensch con Xantoné Blacq e i Barriga. L’8 maggio è stata infine la giornata dei musicisti con Andrea Ra, bassista di Fabrizio Moro, e Antonio Aiazzi, tastierista dei Litfiba.

Alla musica live hanno fatto da contrappunto meeting su alcuni temi caldi del settore.
Si è parlato del futuro della discografia italiana, di diritto d’autore, così come di formazione per i tecnici dello spettacolo e di sicurezza.

A dieci anni dall’applicazione del Testo unico per la sicurezza sul lavoro, “il settore dello spettacolo è diventato un parametro per tutti gli altri”, perché “il processo formativo dei lavoratori dello spettacolo è di altissimo livello”: parola dell’uomo che più di tutti ha voluto il dlgs 81/2008, quel Cesare Damiano allora ministro del Lavoro.

Per l’avvocato Lorenzo Fantini, dirigente del ministero del Lavoro tra il 2003 e il 2013 e protagonista con Damiano dell’incontro dedicato al tema organizzato al MIR da Doc Servizi

il testo unico è un inizio, perché la legge per noi non è un risultato, ma uno strumento per raggiungere l’obiettivo: tutte le aziende devono capire, anche attraverso degli incentivi, che la sicurezza è un tema imprenditoriale, che porta risparmi e vantaggi, e non solo un obbligo.

Serve più consapevolezza anche da parte del lavoratore, che talvolta ha comportamenti imprudenti, non per sua colpa ma per mancanza di procedure, di formazione e di addestramento.

Chiara Chiappa del Centro Studi Doc, moderatrice dell’incontro, ha ricordato che

per il mondo dello spettacolo il Testo Unico è una legge di sistema che ha costretto le imprese improvvisate a strutturarsi o uscire dal mercato, ed è riuscita anche a tutelare i lavoratori.

Durante il MIR è stata presentata anche ShowNet, rete che unisce alcune tra le maggiori cooperative di tecnici dello spettacolo, e STEA: Safety Teather Enterteniment Arts, un nuovo modello di cooperazione per la sicurezza, la produzione e la gestione di piccoli e grandi eventi.

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