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Mio padre Antonio: ricordi ed altro di Augusto De Luca

Antonio De Luca - foto Augusto De Luca

Antonio De Luca - foto Augusto De Luca



Mio padre, Antonio, era un osso duro. Era un uomo tutto d’un pezzo, sotto un’aria tranquilla e pacata, si nascondeva una personalità molto forte e volitiva.

Figlio unico, come me, avendo perso il papà da piccolissimo, ha vissuto tutta la sua infanzia e l’adolescenza in collegio e questo lo ha molto segnato ma anche in qualche modo fortificato; infatti si è sempre rimboccato le maniche risolvendo da solo qualsiasi problema.

Era un uomo di poche parole e, per questo motivo, io avevo un rapporto speciale soprattutto con mia madre, che mi ascoltava e consigliava nei momenti difficili.

Era medico e aveva diverse specializzazioni; per molti anni ha esercitato come odontoiatra e successivamente come analista, ma la sua grande passione era l’ornitologia. Amava, infatti, tutti gli animali ma prediligeva gli uccelli e, a casa, c’era costantemente un continuo cinguettio di tantissimi pennuti che, accudiva con cura amorevole, in maniera quasi maniacale. Ormai io e mia madre eravamo assuefatti e rassegnati e quasi non ci facevamo più caso: ribellarsi, comunque, sarebbe stato inutile.

Antonio De Luca e Augusto De Luca

Papà, però, è stato sicuramente la colonna della famiglia e con le sue attenzioni ci ha sempre coccolati e accuditi. Un grande Uomo.

Mi ha sempre voluto tantissimo bene anche se, forse per il mio carattere altrettanto forte, talvolta eravamo in disaccordo; negli ultimi anni, a causa dei suoi acciacchi, si erano invertiti i ruoli e ho dovuto curarmi io di lui, vivendo per lunghi periodi a casa sua.

Questa è stata per me un’occasione straordinaria per apprezzarlo ed amarlo ancora di più e il ritratto che pubblico l’ho realizzato proprio in quel magico periodo, negli ultimi anni della sua vita.

Ricordo che quel giorno lui, come sempre, era seduto sulla sua poltrona e mentre lo guardavo sentii di volerlo fotografare. Fu una vera ispirazione ed io subito gli parlai del mio desiderio. Inizialmente non si mostrò molto contento, ma poi dopo qualche insistenza, si lasciò convincere.

Allora cominciai a girare per casa cercando un’inquadratura che potesse soddisfarmi, perché avevo qualche idea, ma non ancora ben delineata. Dopo poco focalizzai il mio interesse su di un oblò posto sulla parete tra il salone e uno dei corridoi, che avrebbe potuto incorniciare il ritratto, esaltandolo.

Lo accompagnai dietro l’oblò, lo feci salire su di un piccolo scanno, perché l’apertura sul muro era un po’ alta, e, chiaramente, gli portai il suo inseparabile bastone, senza il quale è come se gli fosse mancato una parte del corpo.

Senza che io gli dicessi niente si mise in posa, guardando nell’obiettivo con uno sguardo sbarazzino, che sembrava quello di un attore consumato, abituato, da sempre, a stare avanti alla cinepresa… io feci un solo scatto. Era stato incredibilmente bravo nel posare ed io non me lo aspettavo proprio.

Quando dopo qualche giorno gli portai la foto stampata, lui mi guardò e disse:

Ma sembro un vecchio!

Aveva una novantina d’anni, ma si sentiva come un ragazzino. Sicuramente è stato l’uomo più importante che ho fotografato.

Grazie di tutto papà, ti voglio bene.

Antonio De Luca – foto Augusto De Luca

Autore Augusto De Luca

Augusto De Luca, laureato in giurisprudenza presso l'Università 'Federico II' di Napoli, fotografo professionista dalla metà degli anni '70. Il suo stile è caratterizzato da un'attenzione particolare per le inquadrature e per le minime unità espressive dell'oggetto inquadrato. Conosciuto a livello internazionale, ha esposto in molte gallerie italiane ed estere. Le sue fotografie compaiono in collezioni pubbliche e private come quelle della International Polaroid Collection, USA, della Biblioteca Nazionale di Parigi, dell'Archivio Fotografico Comunale di Roma, della Galleria Nazionale delle Arti Estetiche della Cina, Pechino, del Museo de la Photographie di Charleroi, Belgio.

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