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Migliaccio con i “ciculi”

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Migliaccio con i


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Ingredienti per 6 persone:

3 salsicce fresche
600 ml di acqua
300 gr di farina gialla
100 gr di “ciculi”
50 gr di pecorino
sale q.b.
pepe q.b.

Preparazione:

Questa con i “ciculi”, cioè gli sfrizzoli, è certamente una delle pizze rustiche più caratteristiche della cucina napoletana, nota anche come ‘a Pizza ‘e Farenella’.

Una ricetta dalle radici antichissime, che si era soliti preparare nel periodo di Carnevale, ma che oggi è diffusa tutto l’anno, un pasto completo nel periodo di guerra, quando il cibo scarseggiava e il grano, al contrario, era diffusissimo nelle campagne.

In pratica si tratta della versione salata del Migliaccio che vi ho già proposto qualche tempo fa e che vi invito a preparare insieme a questa.

Vediamo come procedere.

Per 6 persone cuocete in una padella con dell’olio 3 salsicce tagliate a pezzetti, badando che rimangano morbide. In una pentola piuttosto grande portate ad ebollizione abbondante acqua salata. Versatevi quindi, a pioggia, 300 gr di farina gialla e lasciate cuocere, mescolando sempre una mezz’ora circa.

A metà cottura aggiungete 100 gr di ciculi, o, se preferite, a cottura ultimata, unite anche le salsicce.

Lasciate intiepidire ed unite, quindi, 50 gr di pecorino grattugiato, o metà pecorino e metà parmigiano, che ne addolcirà il sapore, e una buona macinata di pepe. Non esagerate con il sale, dato che tutto è già bello saporito.

Qualcuno aggiunge anche della provola affumicata, ma evitate di usare la mozzarella per via dell’eccessiva umidità.

Ungete di strutto o di burro uno stampo, versatevi sopra il migliaccio e fatelo cuocere in forno per un’oretta.

Si conserva coperto con pellicola o riposto in un contenitore ermetico per un paio giorni e può essere tranquillamente congelato, ma vi invito a  consumarlo non oltre un mese dalla data in cui lo avete riposto nel freezer.

Annaffiate con del Torcolato.

Buon appetito!

Autore Carolina Barra

Carolina Barra, impiegata in pensione, profonda conoscitrice del cibo in tutte le sue declinazioni, adora cimentarsi nei piatti tipici della tradizione e scoprirne i trucchi per poterli tramandare.