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MICAM 93: determinazione e stile, tornano gli Emerging Designers

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Il salone internazionale della calzatura è in programma a Fiera Milano Rho dal 13 al 15 marzo

Riceviamo e pubblichiamo.

Un’isola di ricerca e innovazione all’interno dello spazio unico di MICAM Milano.

Tornano anche nell’edizione 93 del salone internazionale della calzatura dal 13 al 15 marzo gli Emerging Designers, le voci più interessanti del panorama internazionale selezionate in esclusiva per la manifestazione da una giuria di esperti.

In un momento complesso e ricco di aspetti contradditori lo sguardo dei giovani offre il più importante ritratto di ciò che rappresenterà il futuro per la società, la moda e lo stile. Dai richiami alla sostenibilità alla ricerca di nuove o antichissime tecniche costruttive emergono i valori che costituiranno il mondo del fashion nei prossimi anni e che già oggi si affacciano con determinazione nella community della calzatura.

In questa edizione gli Emerging Designers pronti a mostrare a tutti i visitatori le proprie intuizioni di stile saranno Alessandra Balbi, Ammabile, Daniel Essa, Jerelyn Creado, Markus Alexander, Meher Kakalia, Momoc, O.T.A. Paris, Skua Studio, Thread, Titi Adesa e Umoja.

Grande attenzione alla ricerca, alla scelta dei materiali, al disegno e alla presentazione del prodotto costituiscono i tratti comuni che contraddistinguono le creazioni di questi astri nascenti dello stile, scelti da una giuria composta da esperti del calibro di Ernesto Esposito, Angelo Lanza, Eva Geraldine Fontanelli, Mauro Galligari, Maximilian Linz e Riccardo Slavik.

La proposta di stile dei designer spazia dalle citazioni pop alla ricerca intorno alle forme più classiche, dalle atmosfere metropolitane che riecheggiano la musica elettronica, fino alla riscoperta di materiali naturali o di scarto per nuove e sorprendenti idee-moda.

La sostenibilità è un filo rosso che unisce tutte le proposte, unite da un forte valore culturale di fondo che rispecchia i mille interessi e le interessanti vite professionali dei designer.

Non mancano sperimentazioni davvero inusuali e reinterpretazioni originali di modelli che hanno fatto la storia della calzatura.

I designer

Alessandra Balbi – (brand_Alessandra Balbi): dalla Laurea in Architettura al Politecnico di Milano al London Fashion College. La sua collezione unisce queste due anime, cucite insieme dalla mano sapiente degli artigiani della Valle del Brenta, in Veneto.

Rafaela Zago – (brand_Ammabile): brasiliana, ispira la sua collezione, realizzata interamente a mano, al nome della nonna e sceglie pelli esotiche ecosostenibili per realizzare le sue creazioni. Ha studiato a Londra.

Daniel Essa – (brand_Daniel Essa): nato in Siria, coltiva la passione per il cucito fin da piccolo. Frequenta economia ma anche la prestigiosa scuola di moda francese ESMOD a Damasco. Profugo della guerra che scoppia nel Paese fugge prima in Spagna, poi in Francia. Lancia la sua collezione nel 2018. Le sue sneaker sono indossate anche da Whoopy Goldberg. Nelle sue collezioni pelle bovina da allevamento sostenibile.

Jerelyn Creado – (brand_Jerelyn Creado): nasce in India, studia a Londra e a Milano. Ha bene in mente la sostenibilità come valore e non come moda passeggera e sceglie solo pelle vera perché biodegradabile.

Marcus Thomas – (brand_Marcus Alexander): di Oackland, in California, realizza le sue calzature attraverso l’apporto di una fabbrica interamente al femminile in Cina.

Meher Kakalia – (brand_Meher Kakalia): nata a Karachi, in Pakistan, studia finanza a Londra, ma scopre la sua ispirazione e torna al proprio paese d’origine per realizzarsi come stilista. Meher si affida alle ricamatrici e alle antiche tradizioni del suo Paese per dare vita alla sua colorata collezione.

Gabriela Machado – (brand_Momoc): nata in Spagna, ha lavorato in Lussemburgo nel mondo della finanza, ma, grazie a qualche mese passato in Nuova Zelanda presso una fattoria biologica, scopre il valore dell’economia circolare. Interessata alla moda circolare fonda una sua società e comincia a fare ricerche su materiali alternativi come la pelle di ananas e di cactus, realizzando interessanti collezioni ecosostenibili.

Arnaud Barboteau – (brand_O.T.A. Paris): fondatore di un brand francese, realizza le suole delle sue sneaker da pneumatici riciclati: 3 paia di scarpe sono l’equivalente di un copertone riciclato. Accanto alle suole riciclate, Arnaud sceglie le pelli dal Portogallo e dall’Italia, per offrire la massima qualità.

Naomi Hille e Anousjka Röben – (brand_Skua Studio): sono entrambe di origine olandese e hanno già preso parte come esordienti a diverse settimane della moda in Europa.

Thushini Fernando – (brand_Thread): nata in Sri Lanka, ha vissuto a Milano perché sua madre era baby-sitter in una famiglia ben introdotta nel settore della moda. Dopo essersi laureata ha seguito una importante scuola di moda a Milano e ha avviato la sua carriera.

Titi Adesanya – (brand_Titi Adesa): cresciuta tra Lagos, in Nigeria, e Londra, studia moda nella capitale britannica, ma trova a Milano e in Italia il materiale e le tecniche di qualità da cui nascono le sue collezioni.

Lancine Koulibaly e Dieuveil Ngoubou – (brand_Umoja): originari della Guinea e del Congo, escludono l’uso di pelle animale e tintura artificiale, preferendo i materiali naturali: cotone organico, tessuti a base di corteccia d’albero, minerali e coloranti a base vegetale. Utilizzano fibre di banana e corteccia del banano, da cui si estraggono fibre attraverso una tecnica antichissima.

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