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Materie prime critiche: garantire approvvigionamento e sovranità UE

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Riduzione della burocrazia, promozione di innovazione e sviluppo di materiali alternativi

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Parlamento europeo in Italia.

Giovedì 14 settembre, i deputati hanno adottato la loro posizione su nuove misure per l’aumento dell’approvvigionamento di materie prime strategiche per i Paesi dell’UE.
La legge UE sulle materie prime critiche mira a rendere l’UE più competitiva e autonoma, riducendo la burocrazia nei processi di approvazione e promuovendo l’innovazione lungo l’intera catena di produzione, con attenzione in particolare alla ricerca e allo sviluppo di materiali alternativi e di metodi di estrazione e produzione più rispettosi dell’ambiente.

Il testo legislativo è stato adottato con 515 voti favorevoli, 34 contrari e 28 astensioni.

Partenariati strategici

Nella loro posizione negoziale in vista dei colloqui con i governi dell’UE, i deputati sottolineano l’importanza di garantire partenariati strategici tra l’UE e i Paesi terzi per le materie prime essenziali, al fine di diversificare l’approvvigionamento dell’UE – su un piano di parità, con vantaggi per tutte le parti.

Questi partenariati a lungo termine dovrebbero garantire il trasferimento di conoscenze e tecnologie, la formazione e l’aggiornamento professionale per nuovi posti di lavoro, a migliori condizioni di lavoro e di reddito, nonché l’estrazione e la lavorazione dei materiali nei Paesi partner secondo i migliori standard ecologici possibili.

I deputati spingono anche per una maggiore attenzione alla ricerca sui materiali sostitutivi e sui processi produttivi che potrebbero sostituire in futuro le materie prime nelle tecnologie strategiche.

Nel testo, si fissano, inoltre, degli obiettivi di circolarità per promuovere l’estrazione di materie prime più strategiche dai prodotti di scarto.

I deputati insistono, infine, sulla necessità di ridurre la burocrazia per le aziende, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI).

Citazione

La relatrice Nicola Beer (Renew, DE) ha dichiarato:

La rotta verso la sovranità e la competitività europea è stata tracciata.

Con una schiacciante maggioranza dei gruppi politici nel voto di oggi, il Parlamento europeo ha chiarito la sua posizione sulla sicurezza europea degli approvvigionamenti e ha dato un forte mandato per i negoziati con il Consiglio e la Commissione.

L’attenzione si concentra sulla riduzione della burocrazia, su processi di approvazione rapidi e semplici, su una spinta alla ricerca e all’innovazione lungo l’intera catena del valore, nonché su incentivi economici mirati per gli investitori privati in vista della produzione e del riciclaggio europei.

Allo stesso tempo, per diversificare, il Parlamento europeo si sta concentrando sulla costruzione di partenariati strategici con Paesi terzi: chiari vantaggi per l’economia, la società e l’ambiente locali, che rendono l’UE un partner attraente nella competizione geopolitica.

Ora il Parlamento europeo spingerà, nei negoziati, per portare la legislazione al traguardo entro Natale.

Contiamo sul fatto che l’urgenza e l’importanza di un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime sia una preoccupazione tanto per gli Stati membri quanto per noi, rappresentanti del popolo.

Prossime tappe

Il Parlamento avvierà ora i negoziati con la presidenza spagnola del Consiglio per raggiungere un accordo in prima lettura.

Contesto

Auto elettriche, pannelli solari e smartphone: tutti contengono materie prime critiche. Le materie prime critiche sono fondamentali per la transizione verde e digitale dell’UE e la garanzia del loro approvvigionamento è cruciale per la resilienza economica, la leadership tecnologica e l’autonomia strategica dell’Unione europea.

Dopo la guerra russa contro l’Ucraina e una politica commerciale e industriale cinese sempre più aggressiva, anche il cobalto, il litio e altre materie prime sono diventati un fattore geopolitico.

Con lo spostamento globale verso le energie rinnovabili e la digitalizzazione delle economie e delle società, la domanda di queste materie prime strategiche è destinata ad aumentare rapidamente nei prossimi decenni.