Partita la seconda fase di Gardentopia, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019
Riceviamo e pubblichiamo.
Con il primo Gardentopia Day organizzato il 21 marzo, giornata in cui si celebra l’inizio della primavera, è partita la seconda fase di Gardentopia, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 che promuove la cultura del verde e la cittadinanza attiva dando vita a giardini di comunità.
Se nella prima fase del progetto, avviata circa due anni fa, il progetto aveva coinvolto le città di Matera e Potenza con la nascita di quattro giardini di comunità gestiti e animati dalle associazioni locali, la seconda fase farà nascere “nuovi” giardini in tutta la Basilicata, attivando collaborazioni fra cittadini e artisti.
A curare lo sviluppo del progetto nel corso del 2019 sarà la sociologa e storica dell’arte turca Pelin Tan, visiting professor all’Università di Cipro, che ha dedicato la sua ricerca e pratica curatoriale all’architettura socialmente impegnata e all’arte contemporanea.
Il primo Gardentopia Day si è aperto nella mattinata con la realizzazione del nuovo giardino di comunità di Matera presso Casino Padula, sede di Open Design School, nel quartiere di Agna, grazie al coinvolgimento degli alunni e docenti dell’IC Padre Semeria plesso Don Milano, dell’Istituto Agrario Briganti e del Liceo Artistico C. Levi.
I ragazzi sono stati i primi protagonisti della performance del ‘Giardino evolutivo – 100 alberi per Gardentopia’ dell’artista Luigi Coppola, attivista e promotore di progetti partecipativi e di arte pubblica. Con questa azione inaugurale, si è cominciato a piantumare i primi dei 100 alberi di molte varietà di frutti minori destinati ai giardini pubblici e collettivi della rete lucana.
Nel pomeriggio, gli alberi sono stati consegnati ai rappresentanti dei 22 comuni lucani che hanno aderito al progetto dopo la chiamata rivolta dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 a tutta la Basilicata in collaborazione con l’ANCI regionale, ovvero Bernalda, Stigliano, Salandra, Oliveto Lucano, Campomaggiore, Pietrapertosa, Irsina, Palazzo San Gervasio, Vaglio di Basilicata, Pietragalla, Montemilone, Lavello, Maschito, Barile, Rionero in Vulture, Rapone, Muro Lucano, Vietri di Potenza, Sasso di Castalda, Chiaromonte, San Costantino Albanese, Castel Saraceno, oltre Matera e Potenza.
A dare il benvenuto ai presenti è stato Massimiliano Burgi, referente per la dimensione città e cittadini della Fondazione Matera Basilicata 2019, che, insieme al project manager di Gardentopia Liviano Mariella, ha ringraziato sia coloro che sono arrivati da lontano, sia i cittadini del quartiere di Agna e le realtà che da due anni animano i giardini già esistenti.
Ha sottolineato Burgi:
L’atto di piantare questi alberi nei vostri giardini di comunità è un atto simbolico per dare avvio a una rete di relazioni su tutto il territorio regionale.
Ad agevolare questo processo, come ha spiegato la curatrice di Gardentopia Pelin Tan, sarà la presenza degli artisti, che useranno l’arte come strumento per coinvolgere la comunità. Gli artisti selezionati arriveranno sia dall’Italia che dall’Europa, e avranno diverse specializzazioni, dall’apicoltura al lavoro con i tessuti, dall’arte della saponificazione all’architettura.
Ha detto Pelin Tan:
Il potere dell’arte è quello di contribuire a fare comunità, e quindi a creare collaborazione, armonia e pace.
Su questo tema si innesta il progetto del ‘Giardino evolutivo’ illustrato dall’artista Luigi Coppola:
È un progetto che intende lavorare sul tema della biodiversità, cercando di scardinare l’egemonia della monocultura. Grazie all’agricoltura, piante arrivate dai luoghi più diversi sono diventane piante che noi oggi consideriamo come nostre. Le abbiamo accolte e integrate nel nostro territorio. La biodiversità delle piante diventa perciò una profonda metafora di ciò che avviene nella società.
Lo stesso concetto di giardino non è nostro, ma lo abbiamo importato attraverso la Sicilia dalla cultura araba. L’azione dei 100 Alberi per Gardentopia è ispirata a una delle più celebri e grandi opere di arte pubblica di Joseph Beuys, 7000 Oaks Trees, 7000 alberi di quercia, in cui l’artista, in occasione di documenta 7 a Kassel ha proposto la piantumazione di 7000 querce nella città. Dunque l’arte che cambia la società.
Gli alberi che piantumeremo nei giardini della rete Gardentopia sono i così detti “frutti minori” ma anche alberi nati da semi sconosciuti, contribuendo a creare biodiversità. I giardini di comunità della Basilicata si faranno quindi portatori, grazie al tema della biodiversità, di un grande messaggio di apertura e inclusione.
A chiudere i saluti, è stato il Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, che ha sottolineato come Matera 2019 vuole lavorare anche sulle modalità attraverso cui le comunità si rimettono in connessione con la natura, affinché i contesti urbani, sia città che piccoli paesi, ritornino ad essere compatibili con le esigenze di chi li abita, grazie all’impegno diretto dei cittadini.
Per attivare le prime relazioni e scambi di buone pratiche fra chi si avvia a realizzare i giardini e chi gestisce quelli già esistenti, è stato organizzato un tour in risciò e bici elettriche fra i tre giardini di comunità della città di Matera, ciascuno animato da una performance per il pubblico presente.
Il giardino dei Momenti nel quartiere Lanera, gestito dal’Associazione delle MOM- Mamme materane all’opera, ha ospitato lo spettacolo di magia a cura dell’Associazione “La Capa o sciuc”. Nel Giardino Agoragri, realizzato dall’associazione Agrinetural, gli ospiti hanno sperimentato la performance di food design con arance e biscotti alle spezie e realtà aumentata con Cozigha Nomade.
Nel Giardino Spighe Bianche curato dagli studenti della Scuola Pascoli, nel quartiere Spine bianche, si è infine esibito il Coro polifonico dei Cantori Materani diretto da Alessandra Barbaro. In ognuno dei tre giardini Luigi Coppola ha piantumato tre alberi del “Giardino evolutivo”.
Il tour si è chiuso a Casino Padula con la lezione performativa dell’artista e antropologo Leone Contini, che ha raccontato i viaggi di semi e piante attraverso il mondo e le contaminazioni fra colture a culture differenti.
Partner del progetto Gardentopia è Coldiretti che ha offerto i cento alberi consegnati ai giardini, le cento balle di fieno usate per allestire un grande anfiteatro nel giardino di Casino Padula e la frutta degustata dai partecipanti.
Foto Digital Light House