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‘Maruzza Musumeci’ ad Avamposti Teatro Festival

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Pietro Montandon in 'Maruzza Musumeci'di Camilleri - foto Filippo Maian
Pietro Montandon in 'Maruzza Musumeci'di Camilleri - foto Filippo Maian


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In scena l’11 settembre a Villa Vogel a Firenze

Riceviamo e pubblichiamo.

Una ‘favola’, leggera, ironica e un po’ inquietante quella raccontata da Andrea Camilleri nel romanzo ‘Maruzza Musumeci’, che Pietro Montandon porta in scena domenica 11 settembre, ore 21:15, al Cortile di Villa Vogel di Firenze nell’ambito di Avamposti Teatro Festival, regia di Daniela Ardini. Prima regionale.

Si accede da via delle Torri, 23. Biglietti da 5 a 15 euro, riduzioni per over 60, under 25, soci Coop, Arci, Uisp, ATC, residenti nei Quartieri 4 e 1 e iscritti ai corsi di formazione del Teatro delle Donne.

Info, prenotazioni e prevendite sul sito ufficiale www.teatrodelledonne.com tel. 0552776393 – teatro.donne@libero.it, prevendite online anche su www.ticketone.it.

Il mito è una fonte inesauribile di possibilità di interpretazioni del presente, delle relazioni tra le cose, i pensieri e il mondo. Nello spettacolo tornano i motivi classici della sirena – del suo canto che uccide – e di una vendetta covata per millenni contro un Ulisse dedicato ai campi.

Il protagonista, Gnazio Manisco, una sorta di anti-Ulisse, ritorna dall’America senza mai guardare il mare, per dedicarsi a coltivare la terra. Acquista un campo che è come un’isola sull’acqua e decide di sposarsi. La donna di cui si innamora perdutamente è bellissima e canta canzoni meravigliose che solo lui comprende. Da qui una serie di eventi sorprendenti che coinvolgono personaggi radicati nella cultura siciliana, dalle più diverse caratteristiche, creati dalla maestria divertita di Andrea Camilleri.

Il lavoro per l’adattamento del testo ha rispettato la parola di Camilleri, lasciando la fascinazione del racconto, di una lingua misteriosa, terragna e materica, velata e scura, che dà forma alle cose e suscita nella memoria di chi l’ascolta una serie infinita di echi e di rimandi.

Pietro Montandon, attore di grande esperienza e capacità mimetica – interpreta tutti i ruoli! – avendo collaborato sia con primarie compagnie di prosa, sia, per otto anni, con la compagnia internazionale Mummenschanz.

Attraverso il susseguirsi degli eventi, il pubblico viene preso idealmente per mano e condotto in un viaggio attraverso una mitologia rude, selvaggia, sensuale, popolata da Aulissi Dimare, Sirene Catananne, cani feroci ma anche attraverso la poesia, l’ironia e la levità della storia d’amore di Gnazio e Maruzza. Fino al messaggio finale dell’immortalità del canto delle sirene, racchiuso in una conchiglia che dona l’ultimo conforto a un soldato morente.

L’edizione 2022 di Avamposti Teatro Festival, intitolata ‘Sfide’, presenta una panoramica su drammaturgia e teatro contemporanei, con particolare riferimento alle autrici, ai giovani autori e alle tematiche di attualità che hanno colpito o modificato la società. Fino a dicembre 2022.

Info e programma completo www.teatrodelledonne.com. Nell’ambito dell’Estate Fiorentina promossa dal Comune di Firenze.

Il festival è organizzato dal Teatro delle Donne con il determinante contributo di Fondazione CR Firenze e con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze-Estate Fiorentina, Comune di Scandicci, Città Metropolitana, Unicoop Firenze. In collaborazione con Intercity Festival, Quartieri 1 e 4.

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