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Marocco: Londra sostiene riforme Mohammed VI



Il Regno Unito esprime il proprio sostegno alle riforme attuate sotto la guida del monarca marocchino a Rabat

Il Regno Unito ha espresso il suo sostegno alle grandi riforme realizzate dal Marocco, in particolare, sotto la guida del re Mohammed VI.

Queste riforme fanno parte del nuovo Modello di sviluppo del Marocco, 2021 – 2035 e sono volte ad una società e ad un’economia più aperta, inclusiva e dinamica, anche in termini di diritti umani.

Questa affermazione è contenuta nella Dichiarazione congiunta che sancisce la IV sessione del Dialogo strategico Marocco – Regno Unito. La riunione si è svolta martedì 9 maggio a Rabat, sotto la copresidenza del Ministro degli Affari esteri, della Cooperazione africana e dei marocchini all’estero, Nasser Bourita e del Ministro della Stato per il Medio Oriente, Nord Africa, Asia meridionale e Nazioni Unite del Regno Unito, Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Lord Ahmad di Wimbledon.

In tale occasione, i due Ministri hanno ricordato la profonda storia delle relazioni amichevoli e reciprocamente vantaggiose tra i due Paesi, che risalgono almeno all’anno 1213, e hanno menzionato il primo trattato commerciale tra i due Paesi, concluso a Fez il 23 gennaio, 1721.

Il sodalizio è sostenuto dalla lunga amicizia e stima reciproca che unisce le due famiglie reali.

Il Regno Unito considera il Marocco, sotto la guida di Mohammed VI, un partner regionale e internazionale credibile e ascoltato. Un Paese che svolge un ruolo essenziale e che costituisce un punto di svolta decisivo per la stabilità, la pace e lo sviluppo nella regione, sia a livello del Mediterraneo che della regione sahelo-sahariana e dell’Africa occidentale.

Il Regno Unito ha inoltre accolto con favore l’importante ruolo del re, in quanto guida dei fedeli, nel promuovere il dialogo interreligioso e la diffusione dei valori universali di pace, tolleranza e alterità.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.

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