Proseguono le iniziative nella sala delle Colonne della Fondazione Perugia
Riceviamo e pubblichiamo.
L’Italia è una sintesi del disordine globale, siamo in un mondo che cerca ancora un punto di crescita dopo quell’ordine, chiamiamolo così, che ha caratterizzato il mondo nel 1900 con la guerra fredda.
Dopo c’è stata una stagione di grandi compulsioni, di grandi tragedie: le stiamo vedendo alcune in questi ultimi anni.
È uno dei passaggi dell’intervento del giornalista Marco Damilano, che stamattina, 28 gennaio, in Fondazione Perugia per Umbrialibri Politics, ha presentato il libro ‘La mia piccola patria’, Rizzoli, e partecipato al talk ‘La riscoperta della patria. Tra sentimento e politica’ con Alessandro Campi.
L’Italia non può avere un ruolo se non dentro l’Europa, che però un ruolo non ha, e questa è una grande debolezza.
In eventi come Umbrialibri si discute, si dialoga, si confrontano anche posizioni diverse.
Una cosa che colpisce molto è come tutti i dibattiti siano molto partecipati, con un pubblico molto attento, molto esigente.
Al secondo appuntamento di questa mattina ha preso parte anche David Parenzo, giornalista, protagonista, insieme al giornalista Duilio Giammaria, dell’incontro ‘Racconta la politica, descrivere la guerra, dire sempre la verità’.
La chiusura della Striscia di Gaza dimostra la grande difficoltà che riscontra il giornalista nel documentare gli scenari di guerra.
Le uniche informazioni che filtrano provengono da fonti interne, ovvero le poche organizzazioni che risiedono sul territorio o dai giornalisti definiti embedded, coloro che si aggregano alle forze armate di uno Stato e seguono il conflitto in prima linea.
Dunque è evidente la difficoltà che si ha nel raccontare la guerra, la complicazione è anche maggiore rispetto al passato. Fondamentale per il giornalista è trovare delle fonti indipendenti, molto difficili, però, da reperire.
UmbriaLibri Politics, evento della Regione Umbria, con l’organizzazione curata da Sviluppumbria e la direzione artistica di Angelo Mellone, prosegue oggi pomeriggio.
A partire dalle ore 16:00, si tiene ‘Geopolitica dell’arte’, il dibattito con Costantino D’Orazio, moderato dal Direttore artistico di Umbria Libri Angelo Mellone.
Il pomeriggio prosegue con l’incontro ‘Quello che al cinema non potremo più vedere’, con il critico d’arte Luca Beatrice e il giornalista Luigi Mascheroni e che prevede a conclusione la proiezione del loro docufilm ‘Travolti da un’insolita censura’. Modera Andrea di Consoli.
‘Gli italiani, la politica, la memoria’ è il titolo dell’incontro che chiuderà Umbrialibri Politics, domenica alle ore 18:00. Con la moderazione di Gianni Scipione Rossi, dialogano Ernesto Galli della Loggia e Giovanni Belardelli.