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‘Mal D’Hamlè, Azione n. 13, Miles, Militanti, Attori’ a Sala Assoli

Salvatore Assoli


In scena dal 30 al 31 marzo a Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

In Sala Assoli a Napoli, sabato 30 marzo alle ore 20:30 e domenica 31 marzo alle ore 18:00, va in scena uno spettacolo, dedica a Salvatore Cantalupo, ‘Mal D’Hamlè – Azione n. 13 – Miles – Militanti – Attori’, liberamente tratto dall’omonimo testo di Enzo Moscato.

‘Miles – Militanti – Attori’, un piccolo esercito di poeti della scena, una truppa di resistenti che anela ad ‘un tempo umano dell’espressione necessaria’.

Chiuso a testuggine o perduti nelle danze come, H, Oratio custodiscono e restituiscono la storia del loro eroe Amleto.

Questi miles rievocano ‘una luce già passata’ dei grandi che ci hanno preceduto, i quali, citati dallo stesso Moscato, sono Neiwiller, Bene, Duse, De Berardinis, Ruccello e Salvatore Cantalupo.

‘Mal d’Hamlé’ è uno studio per allestimento teatrale, liberamente tratto dall’omonimo testo di Enzo Moscato, condotto nell’ambito del laboratorio teatrale Memini e prodotto dall’associazione Teatro del Sottosuolo di Carbonia.

Scrive Amelia Longobardi:

È una ‘Trad-invenzione’, mutuando l’espressione dallo stesso Moscato.

Abbiamo lavorato su un testo originale, cercando di mettere in evidenza e dare nuova luce a lati, sfaccettature dell’opera, che più rispondevano alle nostre attitudini ed esigenze espressive.

È un’operazione che al tempo stesso è un tradimento, ma anche un atto di fedeltà, per rendere evidente la metafora del Teatro come luogo, forse senza tempo, presidiato da ronde di miles – militanti – attori – artisti della scena, disposti a difendere il senso delle parole, ma anche quello visionario dei gesti, dello spazio, del silenzio, contro la fatticità, l’ovvietà delle cose del mondo.

Amleto è, appunto, spirito ed essenza di ribellione, oppositivo rispetto alla realtà fattuale propria di un sistema nel quale rifiuta d’integrarsi.

È un artista che gioca con le parole, al fine di ribaltare un ordine costituito e dar vita ad un nuovo inizio.

Immagino che è per questo che Moscato, faccia apparire nel testo, nominandoli, come compagni d’arma dell’eroe, ma in realtà loro stessi Amleto, un piccolo esercito di poeti della scena.

Una truppa di resistenti, partigiani, che prima di scendere sul campo di battaglia s’interrogava sul senso della vita, dell’arte, del linguaggio, sognando un Teatro fuori dalle logiche di mercato per ‘un tempo umano dell’espressione necessaria’.

Loro sono, perché citati dall’autore, Bene, De Berardinis, Duse, Neiwiller, Ruccello, mentre io aggiungo Salvatore Cantalupo.

Chiusi a testuggine o perduti nelle danze, evocate da Moscato come fine della babele labirintica ‘pas de mots’, di parole pronunciate, recitate, espirate, come, H, Orazio custodiamo la storia del nostro eroe e recitiamo noi stessi, la nostra storia, il nostro dolore di orfani.

Al tempo stesso, esprimiamo la voglia di esserci, di restare nello spazio claustrofobico del Teatro, che contiene in sé l’universo intero, per continuar a tradinventare ‘ insieme’.

‘Mal D’Hamlè – Azione n 13-Miles – Militanti – Attori’, uno spettacolo – dedica a Salvatore Cantalupo, liberamente tratto dall’omonimo testo di Enzo Moscato, con Amelia Longobardi, Ambra Marcozzi, Cristina Messere, Carolina Romano, Bruno Toro, coreografia e movimenti scenici Ambra Marcozzi, aiuto al riadattamento scenico Angela Raimondi, assistente alla regia Giuseppina Farella, luci e scena Vincenzo Barone, sostegno artistico e poetico Vincenza Modica, regia Amelia Longobardi.

Da un progetto di Salvatore Cantalupo, produzione Associazione Teatro del Sottosuolo di Carbonia.

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