Dalla saggezza sufi
Mi hanno chiesto di approfondire il significato del proverbio sufi
Giustificare un errore commesso è ancor peggiore dell’errore stesso.
Cercherò di essere sintetico con un esempio schematizzabile.
Immagina che un giovane sufi, di nome Jamal, sia incaricato di custodire la preziosa lampada ad olio della sua comunità. Una notte, accidentalmente, questa cade e si rompe, lasciando tutti al buio.
Jamal, consapevole del suo errore, si presenta subito davanti al suo maestro, Sheikh Omar, con la testa china e il cuore pieno di rimorso. Confessa con sincerità il suo errore e si assume la piena responsabilità di ciò che è accaduto.
Sheikh Omar, con saggezza, ascolta il racconto di Jamal e, anziché punirlo, lo invita a riflettere sulle sue azioni. Lo aiuta a comprendere le conseguenze del suo sbaglio e lo guida a trovare un modo per rimediare al danno causato.
In questo caso, Jamal ha commesso uno svarione, ma la sua ammissione sincera e il suo impegno a rimediare dimostrano la sua integrità e il suo desiderio di imparare dall’esperienza.
Ecco perché giustificare un errore è peggiore dell’errore stesso.
Dimostra mancanza di integrità: ammettere un errore richiede coraggio e onestà. Cercare di giustificarlo, invece, è un segno di disonestà e di mancanza di responsabilità.
Impedisce la crescita: se non si riconosce un errore, non si può imparare da esso e si rischia di ripeterlo in futuro.
Danneggia le relazioni: cercare di giustificare uno sbaglio può offendere e ferire le persone che sono state colpite da esso.
L’esempio di Jamal ci insegna che:
è importante ammettere i propri errori con sincerità e umiltà;
è fondamentale imparare dagli errori e cercare di rimediare ai danni causati;
assumersi la responsabilità delle proprie azioni è segno di maturità e integrità.
In conclusione, il proverbio sufi
Giustificare un errore commesso è ancor peggiore dell’errore stesso
ci insegna che è fondamentale essere onesti e responsabili di fronte ai nostri errori.
Solo così possiamo imparare e crescere come persone.
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Autore natyan
natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.
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