Home Rubriche Muórze e surze Macco di fave

Macco di fave

566
Macco di fave


Download PDF

Ingredienti

2 chili di fave fresche
1 mazzetto di finocchietto selvatico
2 cipollotti

2 carote
1 spicchio d’aglio
olio EVO q.b.
Sale q.b.
Pepe q.b.

Procedimento

Ormai tra i banchi degli ortolani cominciano a vedersi le prime fave fresche, uno degli ingredienti principali delle ricette primaverili.

Spesso abbinate a salumi o a verdure di stagione, come la cicoria, soprattutto al sud.

In particolare, questo piatto che vi propongo, è originario della zona di Agrigento, anche se si prepara senza grosse variazioni anche a Catania.

Innanzitutto, sbucciamo le fave e le priviamo della pelle esterna, che durante la cottura potrebbe risultare dura e più lenta da cuocere.

Possiamo usare anche quelle secche decorticate, l’importante è tenerle a bagno nell’acqua tutta la notte.

Tritiamo le carote e i cipollotti e facciamo soffriggere tutto in abbondante olio EVO assieme ad uno spicchio d’aglio in camicia schiacciato, che togliamo appena si sarà dorato.

Quando si saranno imbionditi anche i cipollotti aggiungiamo le fave, che facciamo rosolare.

A questo punto allunghiamo dell’acqua fino a coprire le verdure e aggiungiamo il finocchietto, regolando di sale e di pepe.

Le fave si devono cuocere molto, fino a disfarsi completamente, ci aiutiamo mescolando spesso e schiacciandole con una forchetta fino ad ottenere una vera e propria crema. Ovviamente quando sarà necessario allunghiamo un poco d’acqua.

Lo serviamo caldo con un filo di olio EVO a crudo, con una macinata di pepe nero e con dei crostini.

Volendo lo possiamo usare anche come condimento per la pasta. Come formato possiamo usare la pasta mista o gli spaghetti spezzati. In questo caso aggiungiamo l’acqua e cuciniamo la pasta direttamente nelle fave.

In altre zone si consuma anche il giorno dopo, tagliata a fette e fritta.

Abbiniamo un Diornu bianco.

Buon appetito!

Autore Carolina Barra

Carolina Barra, impiegata in pensione, profonda conoscitrice del cibo in tutte le sue declinazioni, adora cimentarsi nei piatti tipici della tradizione e scoprirne i trucchi per poterli tramandare.