La barca italiana vince le prime due regate della finale di Prada Cup
Le due settimane intercorse tra la semifinale vinta con gli statunitensi di American Magic sono state impiegate tra miglioramenti tecnici, allenamenti e tante polemiche e voci.
La Coppa America è anche questo.
Polemiche sulla penalità non eliminata agli inglesi, anche se probabilmente non influirà molto. Commenti da “stadio” di certa stampa inglese che poco si “intonano” con un mondo caratterizzato da grande sportività come quello della vela, dove il rispetto dell’avversario viene prima di ogni altra cosa.
Segno che anche questo sport sta cambiando? Almeno quando diventa popolare ed è sorretto da grandi investimenti.
E si programma.
Dalle indiscrezioni si viene a sapere di due possibili cordate per l’organizzazione della prossima edizione.
Quella tra neozelandesi e britannici era già più o meno dichiarata.
La novità delle ultime ore è quella tra italiani e svizzeri di Alinghi, due volte vincitori della coppa, confermata dallo stesso Bertelli in un’intervista.
Ma dopo veleni, pronostici e inattendibili indicazioni che vengono dai filmati dagli allenamenti si arriva finalmente alle regate che, oltre ogni chiacchiera, decidono il risultato sportivo.
Si inizia con vento debole per il primo match race, tra gli 8 e gli 11 nodi. Condizioni che vedono Luna Rossa favorita, almeno nei pronostici.
Alla partenza Ineos in una virata si ferma praticamente, faticando a prendere il volo sui foil, accumulando un grosso ritardo rispetto agli italiani, che dominano letteralmente, vincendo alla fine in modo netto, con 1’53” di vantaggio, allungando ad ogni bordo, soprattutto di bolina.
Arriva, quindi la prima conferma: con vento debole la superiorità di Luna Rossa è molto evidente.
Scenario completamente cambiato, invece, nella seconda regata, nell’imprevedibile Golfo di Hauraki il meteo varia in continuazione, quindi si parte con vento più sostenuto, 14 – 15 nodi, destinato a crescere fino ad arrivare al limite dei 19 – 20 nodi.
Condizioni, dunque, in cui dovrebbe essere favorito l’armo inglese.
Le due imbarcazioni arrivano sulla linea di partenza praticamente appaiate, ma gli italiani conquistano il lato destro del campo di regata, dove si prevede una maggiore pressione.
Scelta che paga, dando il vantaggio al primo incrocio alla barca di Prada, che lo amministrerà con una condotta di gara impeccabile fino alla fine, quando taglierà il traguardo con un vantaggio di 26 secondi.
Le indicazioni che arrivano dal secondo confronto erano meno scontate. Luna Rossa guadagna praticamente ad ogni bordo, tranne la seconda poppa, praticamente condotta alla pari.
Anche in questo caso la differenza è più marcata nell’andatura di bolina, con una velocità di avvicinamento alla boa maggiore di 1 nodo e mezzo mediamente.
Indicazioni confortanti, soprattutto in vista della seconda giornata, che dovrebbe vedere un vento medio, anche stavolta attorno ai 14 nodi.
Nel frattempo, il 2 – 0 fa morale e rincorrere è sempre più difficile.
Autore Pietro Riccio
Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.