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Luna Rossa dilaga, è 4 a 0

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Luna Rossa


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Sulla Coppa, intanto, l’ombra del Covid, rimandate le regate del 17 febbraio

Non cambia il motivo principale di questa finale di Prada Cup, le regate disputate nella notte del 14 febbraio, sebbene in condizioni di vento sostenuto, confermano il monologo di Prada – Pirelli.

Gara 3 si apre con 14 – 18 nodi. La partenza vede ancora una volta prevalere l’armo italiano, che costringe i britannici a partire dietro e a ricevere ‘aria sporca’ grazie ad una impeccabile copertura.

Memori degli errori del Round Robin, Luna Rossa marca in modo asfissiante gli avversari, non lasciando nessun margine di rimonta.

Nessuna porta aperta, nessun errore. Sebbene con il margine esiguo di 13 secondi, in quella che è al momento la regata più combattuta della serie, il terzo punto è in cascina.

Migliori le prestazioni sia di bolina, 34.22 nodi a 33.94 e con un angolo più stretto, che di poppa, 41.64 a 41.39, quello che sembrava essere il lato forte di Ineos. Maggiore anche la velocità di punta, 49.12 nodi a 47.49.

Con la pressione di un distacco sempre più ampio da recuperare Ben Ainslie prova ad essere aggressivo nell’avvio di gara 4, con vento leggermente più debole, 12 – 16 nodi, nel tentativo di vincere la partenza contro James Spithill, cosa che non gli è mai riuscita nemmeno durante il Round Robin.

Ma il plurimedagliato olimpico sbaglia tutto quanto possibile, fino ad una clamorosa spanciata in cui rischia di scuffiare, perdendo il volo e lasciando via libera alla barca di Prada che sceglie, con un’ottima chiamata di Pietro Sibello, la parte destra del campo, dove la pressione è maggiore, incrementando il distacco fino ai 41 secondi finali.

Anche in gara 4 Luna Rossa è risultata essere più veloce soprattutto di bolina, 32.89 nodi contro 32.12, ma anche di poppa, 39.39 nodi contro 39.05. Identico il picco di velocità, 44.35 nodi.

Un altro dato a supporto della superiorità della barca del Circolo della Vela Sicilia è quello che riguarda le virate, dalle quali la velocità di uscita è mediamente più alta di 2 nodi, grazie ad un sistema di foil più performante.

Ad interrompere momentaneamente la cavalcata verso la finale di America’s Cup è, però il Covid. Dopo tre casi di positività rilevati ad Auckland, Jacinda Ardern, primo Ministro della Nuova Zelanda, ha deciso un lockdown di 72 ore con il conseguente slittamento delle regate di mercoledì.

In attesa di conoscere la nuova programmazione, le prestazioni di Luna Rossa e il vantaggio di 4 – 0 lasciano spazio all’ottimismo, anche se non si può mai abbassare la guardia.

Inoltre, se davvero si dovesse poter gareggiare giovedì 18, come probabile, è atteso vento debole, attorno agli 8 nodi, quindi la possibilità che possa arrivare qualche altro “regalo” da parte dei magnanimi britannici non è così remota.

Autore Pietro Riccio

Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.