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Ludopatia: al via l’Osservatorio regionale in Campania

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EGP – FIPE: ‘Bene coinvolgere gli operatori della filiera nell’attività di prevenzione. Ribadiamo il nostro impegno anche a livello nazionale’

Riceviamo e pubblichiamo.

Formulare indirizzi e proposte alle istituzioni regionali per prevenire e curare il Disturbo da Gioco d’Azzardo, chiamando in causa per la prima volta a livello nazionale tutti gli attori coinvolti: delegati degli organi di Governo e consiliari, ASL regionali, ANCI, terzo settore sociale, concessionari e operatori dei giochi pubblici.

Nasce con questo obiettivo l’Osservatorio regionale dedicato allo specifico tema, insediatosi oggi, 3 luglio, presso il Consiglio regionale della Campania come previsto dalla L.R. 2 del 2020.

Dichiara il Presidente di EGP – FIPE, Emmanuele Cangianelli, rappresentante nell’Osservatorio delle organizzazioni di filiera di Confcommercio:

La Legge regionale Campania colma finalmente un vuoto, quello della partecipazione degli operatori di filiera nella programmazione di politiche attive e nella definizione di strumenti efficaci per la prevenzione e il contrasto delle dipendenze e del gioco minorile.

Con l’avvio dei lavori dell’Osservatorio e l’azione della Giunta regionale confidiamo in un miglioramento complessivo dell’offerta di gioco, mantenendo un solido perimetro di legalità nel settore e diffondendo, tra consumatori e operatori, la cultura del gioco responsabile e consapevole.

Opportunità come questa, nate per mettere insieme diversi punti di vista e garantire un approccio multidisciplinare, sono fondamentali per ottenere risultati significativi.

Crediamo sia un segnale importante, che arriva proprio nel momento in cui, anche a livello nazionale, ci si appresta a riordinare il settore.

È quanto mai prioritario rivedere gli attuali strumenti di prevenzione, come i distanziometri e le eccessive limitazioni orarie per alcuni prodotti di gioco, che, anche secondo autorevoli società scientifiche nazionali, non sembrano avere effetti positivi sui giocatori problematici.

Dobbiamo orientarci su soluzioni nuove, come l’autoesclusione dal gioco. Solo così si possono valorizzare le responsabilità degli esercenti, creare opportunità di comunicazione sociale e supportare concretamente i soggetti problematici.

Parallelamente, resta necessario mantenere sempre molto alta la guardia sul divieto di gioco ai minori.