Le prossime sfide: apertura del Centro di Ricerca Scienza Nuova, nuova sede nei Quartieri Spagnoli e apertura del Polo Culturale della Cappella Pignatelli
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa dell’Università Suor Orsola Benincasa.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli ha confermato Lucio d’Alessandro alla guida dell’Ateneo per i prossimi quattro anni.
Lo sviluppo della ricerca e la crescita dell’internazionalizzazione tra i risultati più brillanti del primo quadriennio
“I primi quattro anni di lavoro – racconta d’Alessandro – nonostante la crisi economica che ha investito il Paese e i tagli sempre più consistenti del finanziamento pubblico destinato al sistema universitario, sono stati segnati da un grande potenziamento delle attività di ricerca scientifica nei tanti ambiti delle scienze umane in cui l’Università Suor Orsola Benincasa opera con centri di eccellenza e percorsi di alta formazione: penso, ad esempio, alla nascita del Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea e del Centro di Ateneo per la Ricerca educativa. E non a caso l’ANVUR, l’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema universitario e della ricerca, ha collocato il nostro Ateneo nel ristretto novero delle università italiane alle quali è stata riconosciuta una valutazione di eccellenza della ricerca”.
Risultati importanti che, come spiega d’Alessandro, “sono riusciti ad essere ulteriormente valorizzati grazie ad un notevole sviluppo del processo di internazionalizzazione dell’Ateneo, che ci ha portato ad avere oggi oltre centro partenariati e collaborazioni con altre Università di tutto il mondo: dal Canada alla Cina, dagli Stati Uniti all’Argentina, dall’Australia ai Paesi emergenti dell’Est Europa”.
La “quarta missione”: i numeri in crescita del Placement e lo sviluppo delle Start Up
“Accanto alla prima e alla seconda missione che sono proprie dell’Università (la didattica e la ricerca) – evidenzia il Rettore – si parla da tempo di una sua terza missione, ossia quella di animare il tessuto sociale, dischiudere e rivolgere al territorio il proprio sapere, educare il territorio a una cittadinanza consapevole: ed è sotto gli occhi di tutti la fitta attività culturale che caratterizza storicamente, anche nei confronti della città, l’identità del nostro Ateneo. Io credo però che sia necessario, oggi più che mai, lavorare intensamente, come abbiamo fatto in questi ultimi anni e come intendiamo continuare a fare con sempre maggiore vigore, anche su una “quarta missione”, troppo a lungo demandata ad altri: ossia quella di avviare al lavoro i giovani che formiamo. Ce lo chiedono – a ragione – le famiglie, ce lo chiede il territorio. Di qui i molti indirizzi formativi fortemente professionalizzanti, condotti spesso in sinergia con le più solide e vivaci realtà aziendali del Paese, che nei nostri corsi di studio affiancano i percorsi più tradizionali; di qui il forte investimento sul servizio di Job Placement e i numerosi progetti che supportano i nostri laureati nella creazione di nuove imprese; di qui la costituzione degli spazi dell’Ateneo come campus diurno, luogo di condivisione continua di saperi e di progettualità di una comunità fatta, insieme, di studenti e docenti. Ed è soprattutto questa quarta missione che dovrebbe far convogliare su realtà dinamiche come la nostra le risorse pubbliche: non è infatti con l’assistenzialismo che si tratterranno sul territorio i giovani migliori, ma con una seria progettualità per il loro futuro. Ripeto quel che ho detto spesso negli ultimi anni: il progetto (e noi ne facciamo e ne offriamo tanti) è la forma laica della speranza”.
Tre nuove sfide per il prossimo quadriennio da Rettore
Quanto alle nuove “imprese”, ce ne sono soprattutto tre a cui il Rettore guarda per il prossimo futuro. La più imminente sarà l’apertura del nuovo Centro di Ricerca Scienza Nuova, che già lavora in forma laboratoriale da alcuni anni, e che rappresenterà nel cuore del centro della città di Napoli, in via Chiaia, un presidio fisico di best practices nel settore delle nuove tecnologie applicate ai beni culturali.
Ma, come anticipa il Rettore, “ci saranno altri due punti nevralgici della città nei quali il Suor Orsola vuole impiantare nuovi presidi di cultura e formazione, nella consapevolezza che le istituzioni formative non debbano stare chiuse tra le proprie mura né in senso metaforico né in senso fisico”. E allora innanzitutto il Suor Orsola continuerà nel suo presidio fisico e culturale dei Quartieri Spagnoli, iniziato più di vent’anni orsono nel Complesso di Santa Caterina da Siena, anche con una nuova sede nel Complesso della Santissima Trinità delle Monache all’intero degli spazi dell’ex Ospedale Militare.
E poi l’Ateneo napoletano, la cui Facoltà di Lettere è divenuta negli anni una vera e propria “Casa dei Beni Culturali” con percorsi di eccellenza nella conservazione e nel restauro dei beni culturali, nell’archeologia, nella storia dell’arte e nel moderno management del turismo culturale, riporterà alla luce anche uno dei più antichi e preziosi tesori del centro storico della città: la cappella di Santa Maria dei Pignatelli, uno dei gioielli della Napoli del Rinascimento, destinata, come anticipa il Rettore, “dopo il restauro condotto dall’Ateneo (che l’ha ricevuta in donazione dalla famiglia Pignatelli) a divenire la Porta del ‘Centro storico di Napoli – sito Unesco’, per introdurre i turisti, ma anche i napoletani e gli studenti delle scuole, alla conoscenza della città e per guidarli ai monumenti e ai percorsi culturali attraverso il centro antico”.
La biografia di Lucio d’Alessandro
Nato a Napoli il 4 Aprile 1951, Lucio d’Alessandro frequenta il “Vittorio Emanuele II”, il liceo classico più antico di Napoli e del Mezzogiorno e successivamente nel 1973 si laurea con lode in Giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli. Avvocato (iscritto all’albo speciale dei professori a tempo pieno) inizia la sua lunga e prestigiosa carriera accademica all’Istituto Italiano per gli Studi Storici fondato da Benedetto Croce e all’Istituto di Filosofia del diritto della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli, dove, a trent’anni non ancora compiuti diviene professore associato di sociologia giuridica. Nel 1988 s’insedia, come professore ordinario, sulla cattedra di sociologia del diritto dell’Università degli Studi del Molise, dove, in breve tempo, diviene prima Preside della Facoltà di Scienze Economiche e Sociali e successivamente, a soli 39 anni, Rettore dal 1990 al 1995 (risultando a tutt’oggi il professore universitario più giovane ad aver ricoperto il ruolo di Rettore di un ateneo italiano).
Lucio d’Alessandro e il Suor Orsola
Con l’Università Suor Orsola Benincasa Lucio d’Alessandro ha un legame speciale. Siede in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo dal 1980 e proprio al Suor Orsola è diventato professore ordinario di sociologia del diritto nel 1986.
Nel 1995 è stato il primo Preside della neonata Facoltà di Scienze della Formazione che ha preso il posto dello storico Magistero. Nel 1997 è stato nominato Pro Rettore.
Sin dalla sua nascita è direttore scientifico della Scuola Europea di Studi Avanzati istituita dal MIUR nel 2001 come Centro di Eccellenza proprio all’Università Suor Orsola Benincasa in convenzione con l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.
All’Università Suor Orsola Benincasa Lucio d’Alessandro ha fondato il corso di laurea in Scienze della comunicazione, il corso di laurea in Scienze e tecniche di psicologia cognitiva e il corso di laurea magistrale in Imprenditoria e creatività per cinema, teatro e televisione. Ha fondato la prima Scuola di Giornalismo del Mezzogiorno peninsulare, la Scuola di Cinema e Televisione e il primo Master in Italia specificamente dedicato alla Promozione, valorizzazione e riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
Dal Maggio 2011 è Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Da Aprile 2014 è vicepresidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane.
Altri incarichi
Lucio d’Alessandro è direttore della Rivista DESK, rivista trimestrale di cultura e ricerca della comunicazione in collaborazione con l’Unione Cattolica Stampa Italiana, e di diverse collane editoriali. Membro del Comitato Scientifico dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, socio ordinario dell’Istituto Sturzo di Roma, membro del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Nazionale di Aviazione Civile, membro in rappresentanza dell’Europa del Bureau International du Travail dell’Organizzazione delle Nazioni Unite di Ginevra, coordinatore della Sezione di Sociologia del Diritto dell’AIS, l’Associazione Italiana di Sociologia.
Bibliografia
Enorme la produzione scientifica nel settore della sociologia del diritto, Lucio d’Alessandro è stato anche autore di numerosi libri di narrativa e nel 2010 ha fatto il suo esordio come romanziere con “Il Medico dei Vicoli”, edito da Sperling e Kupfer e già giunto alla sua terza ristampa.