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Lucio Allocca docente dell’Accademia dello Spettacolo Teatro Cilea

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Lucio Allocca


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Incontro con l’attore e regista partenopeo e con la responsabile dell’Accademia, Loredana Gallo

Incontriamo il grande Lucio Allocca al Teatro Cilea di Napoli. In questi giorni sta terminando le selezioni degli allievi che frequenteranno con lui il Corso Avanzato di recitazione presso l’Accademia dello spettacolo dello stesso teatro. Che fosse cortese e disponibile non è una novità, ci aveva già fatto una splendida impressione durante l’intervista telefonica ad agosto, quando stava per ricevere l’ennesimo riconoscimento, Il Premio Pistrice – Città di Positano, ma incontrarlo di persona, quella è un’altra storia.

Simpatico, scherzoso, coinvolgente ci accoglie con un sorriso disarmante e ci conquista ancor prima della stretta di mano. Carismatico, concreto, preparatissimo, eppur umile e alla mano. Guai a chiamarlo Maestro, lui è “semplicemente un artigiano”; continua a minimizzare, come se fosse da tutti aver lavorato con nomi altisonanti come Eduardo e Peppino De Filippo, Luciano De Crescenzo, Mel Gibson… l’elenco potrebbe continuare a lungo.

Ci mostra subito la sala dove si terrà il corso negli uffici dell’accademia, in un plesso distaccato dal teatro appositamente riservato per le attività di studio e inizia a parlarci con entusiasmo di questo nuovo progetto. Ci svela che era da tempo che non teneva laboratori esclusivamente teatrali, sul linguaggio teatrale, sulla prossemica del teatro. Ricordiamo che, diplomatosi all’Accademia d’Arte Drammatica del Politecnico di Napoli, tra teatro, corti e film, non ha mai abbandonato l’attività di formazione presso accademie di teatro e cinema.

Ma torniamlocandina spettacoli teatro cileao al Cilea; è una nuova avventura, spiega, specialmente per Biagio Izzo, direttore artistico del Teatro, nella cui compagnia c’è un suo ex allievo, Francesco Procopio, diplomatosi appunto con lui al Bellini. Questa proposta lo ha allettato subito, continua, perché le avventure lo stimolano. Ha accolto appunto con entusiasmo la proposta di Biagio Izzo e poi si è subito relazionato con Loredana Gallo, responsabile della scuola, che conosce da tanto, per cui spende parole di altrettanto elogio. Dice di essere stato accolto in un modo bellissimo da tutti, quasi “esagerato”; a colpire è il fatto che lo afferma con vera modestia; piuttosto che parlare di sé preferisce lodare le persone con cui lavora.


“Il cartellone del Teatro Cilea è nuovo e ben fornito. Biagio Izzo è un direttore molto giovane e ha puntato su artisti importanti, il suo è stato un gesto di coraggio, data la forte concorrenza”.

La vita di Allocca si incentra sul teatro e vi fa continuo riferimento. Ribadisce due frasi che accompagnano da sempre la sua vita, come fossero dei punti fermi, in cui è racchiuso tutto il suo amore per l’arte scenica. La prima è di Max Reinhardt: “ll teatro è il rifugio per tutti quelli che hanno nascosto in qualche ‘tasca’ –   ecco perché il thèâtre de poche – la loro infanzia, per poter continuare a giocare, di quando in quando, fino alla fine della vita”. La seconda di Ettore Petrolini: “Faccio questo mestiere soffrendo un sacco di piacere”.

Accademia dello Spettacolo Teatro Cilea

Intanto raggiungiamo Loredana Gallo, la responsabile dell’Accademia, che ci accoglie con estremo garbo e gentilezza. Sarà lei a darci i dettagli tecnici dei corsi erogati nella scuola. Non fa che sottolineare quanto la presenza di Allocca, come docente, qualifichi in modo determinante l’Accademia e aggiunge che lui è stato ‘prepotentemente’ voluto proprio da Biagio Izzo. Parla con lo stesso entusiasmo anche degli altri insegnanti, tutti professionisti, ci tiene a precisare, perché se si vuole offrire un corso di alta qualità occorre circondarsi solo di validi esperti del settore. I corsi di recitazione per bambini saranno invece tenuti da Corrado Taranto e Bruno Tramice, precedentemente allievo dello stesso Allocca all’Accademia. Ad occuparsi del musica, continua Loredana Gallo, sarà il docente e maestro Maurizio Bosnia, coadiuvato da Adriano Pennino che avrà anche corsi per bambini. Previsto anche nuovo gruppo over 40/50 la sera dalle 22 alle 23 con un altro docente Ciro Pellegrino, con cui Allocca ha realizzato spettacoli bellissimi. Hanno in programma di introdurre più in là anche un’altra disciplina, il canto. Quanto alla danza, moderna e video-dance, nuova branca destinata alle bambine, la docente è Elisabetta Persia, ballerina esperta che ha lavorato anche nelle compagnie di Biagio Izzo.

Loredana Gallo

“Sono onorata di avere nell’Accademia dello Spettacolo solo professionisti” dice Loredana Gallo, che aggiunge, senza polemica, “Molte volte ci sono scuole di recitazione dirette da persone che si improvvisano attori o docenti, non si sa su quali basi”.

Chiosa Allocca “Se c’è l’amore verso il teatro, come nel caso delle persone che parteciperanno al corso, si riuscirà a fare un buon lavoro. L’importante è acquisire degli strumenti tecnici in modo che l’interpretazione sia credibile e arrivi, così, al pubblico. C’è molta presunzione in giro, un auto-definirsi spesso senza competenze. In ogni lavoro occorre invece molta umiltà, mettersi in gioco continuamente per migliorarsi. Non saranno allievi, piuttosto ‘spettatori consapevoli’ del teatro. Nel mio corso, dopo aver acquisito ciò che è necessario sapere per il teatro, faranno, consapevolmente, delle belle compagnie e anche del teatro di beneficenza, non solo i classici repertori che a volte sono superati”.

L’intento di Allocca, prima di ‘arruolare’ gli allievi, è verificare la loro reale motivazione in modo che si iscriva solo chi intende veramente apprendere.

“Preferisco ‘distruggere’ le ambizioni dei giovani che non sono tagliati per il teatro che inculcare entusiasmo negli adulti. I corsi si svolgeranno nella sala dell’Accademia perché si innamorino del luogo. Spero che qualcuno di loro sia già entrato in sala. Spesso, quelli che più vogliono fare teatro, sono coloro che seguono programmi televisivi che nulla hanno a che fare con la cultura. L’indice di ignoranza e di presunzione è talmente elevato che si pensa di potersi accostare al teatro o al cinema senza avere le dovute competenze”.

Prosegue Loredana Gallo “Ci era stato chiesto di limitare il numero di alunni, ma le adesioni sono tantissime, di certo dipende dalla serietà e professionalità dei docenti e dello stesso Biagio Izzo. Alcuni corsisti provengono addirittura da Procida e Aversa. Molti richiedono proprio di poter frequentare con il Maestro Allocca perché è garanzia di serietà e professionalità. Chiaramente non tutti hanno velleità artistiche che si concretizzeranno, alcuni seguiranno il corso per il solo piacere di saperne di più sulle tecniche teatrali.

Prima di congedarci, chiediamo a Loredana Gallo di parlarci un po’ di sé.

In modo simpatico ed intelligente afferma “Porto un cognome molto importante, di cui vado fiera. Come donna ho avuto delle ‘crisi d’identità’; per un periodo sono stata la figlia di Nunzio Gallo, poi la sorella dei fratelli Gallo, Massimiliano e Gianfranco, ora sono la mamma di Gianluca Di Gennaro. Da piccola le amiche mi chiedevano se mi emozionasse vedere mio padre in tv, rispondevo tranquillamente di no, conscia del fatto che fosse il suo lavoro. Ho fatto l’attrice, ma non mi piace stare al centro dell’attenzione, preferisco dedicarmi all’organizzazione di eventi. Ho iniziato con mio fratello Massimiliano, facendo spettacoli con nostra madre, regista, Bianca Maria Varriale, che poi ha lasciato il lavoro per dedicarsi alla famiglia. Poi anche Gianfranco ha intrapreso la stessa carriera. Mio figlio si è trovato in quest’ambiente per caso. Serviva un undicenne che interpretasse ‘Quartieri Spagnoli’ ed è stato scelto proprio lui. Curiosamente, Gianluca ha debuttato proprio qui al Teatro Cilea, luogo ricorrente nella nostra vita”.

Al momento, ricordiamo, Gianluca, è impegnato con le riprese di ‘Gomorra’.

“Un consiglio ai registi, se posso”, conclude la Gallo, “quando affidano un ruolo ai bambini troppo spesso li etichettano, ingabbiandolo, in parti fisse e questo non andrebbe fatto. Un attore, invece, deve poter dimostrare di essere in grado di interpretare personaggi opposti”.

Salutiamo la squisita Loredana Gallo ringraziandola per le preziose informazioni e riprendiamo a parlare con Lucio Allocca.

La tentazione è tanta, non possiamo non chiedergli di raccontarci qualcosa anche su Un Posto al Sole. Da valente formatore fa giustamente riferimento alla professionalità indiscussa di tutti gli attori del real drama.

“Molti mi fermano per strada chiedendomi se possono fare un provino. Tendo a sottolineare che in Un Posto al Sole non ci sono affatto raccomandazioni, i provini sono serissimi e i tempi della soap rapidissimi. Se non sei sveglio, se non hai pratica di quella che io chiamo ‘memoria compressa’ che serve per i lavori televisivi, se non hai acquisito il mestiere da un’accademia teatrale o da una scuola di cinema non puoi svolgerlo. Senza una dimestichezza con il mestiere, con il testo, con la memoria, non riesci a star dietro al lavoro. Alcuni pensano ci si improvvisi attori e per questo ai provini restano spaesati. Altri, pensando di poter essere presi, aggiungono che impareranno con il tempo, ma non è un lavoro che si impara sul campo, o meglio, si affina lavorando, ma occorre una seria preparazione che va comunque sempre incrementata. La produzione certo non può permettersi di aspettare, deve puntare su chi ha già un solido bagaglio culturale e professionale. Alcuni non sanno nemmeno cosa sia un piano sequenza o cosa significhi giocare con tre macchine da presa. Ognuno dei miei colleghi di UPAS, compresi i più giovani, ha fatto tanta gavetta. Il teatro è la scuola dell’obbligo per la nostra professione, poi ci sono tante tecniche espressive: moduli teatrali, cinematografici, televisivi, ma vanno acquisiti. La mia generazione, ad esempio, ha fatto tantissima radio. Il mondo professionale è decisamente complesso, occorrono spirito di sacrificio, dedizione e impegno.

Ci parla quindi dei suoi allievi del corso di recitazione della scuola di cinema, recitazione e fotografia Pigrecoemme in finale per il Napoli Teatro Festival con un delicatissimo cortometraggio su coloro che non hanno la parola, intitolato ‘L’amore è un segno’, che ci invita a vedere perché si tratta di gran lavoro di sceneggiatura, montaggio, riprese e una attrezzatura di alta qualità. Sottolinea che in tutti i suoi spettacoli ama accostare elementi molto differenziati, sperimentare, al di là del solito teatro, e introdurre molta musica.

Ci racconta, infine, i progetti futuri. Lo spettacolo Emigranti’ di Slawomir Mrozek, di cui cura la regia e che vede come protagonisti Andrea Avagliano e Fulvio Sacco, due suoi allievi, già fatto come open class nella Scuola Pigrecoemme, sarà rappresentato al Teatro Cerca Casa, entro ottobre. La particolarità del Teatro Cerca Casa, curato da Mario Santanelli, è riproporre l’arte scenica nei salotti delle case e nelle librerie.

Sul palcoscenico ora Allocca sale solo con dei reading; a breve un ‘reading concerto’ con delle poesie su Neruda, ‘Q.B.’, ‘quanto basta’ in generale, poesie sul cibo e sul vino, alcune anche musicate in spagnolo, italiano e tedesco. E poi uno su Lorca ‘Certe anime hanno azzurre stelle’ che intervalla poesie meno lette del poeta e canzoni popolari da lui scelte e musicate. Le prossime date, al momento, non sono ancora state fissate, ne sapremo di più a breve e non mancheremo di presenziare per l’emozione di sentirlo declamare finalmente versi dal vivo, mentre, di sottofondo, ancora una volta tanta musica, chitarra, percussioni e canto.

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Autore Lorenza Iuliano

Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.