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L’Ouroboros, il serpente che si mangia la coda

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ouroboros


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Che cos’è quindi il Tempo? Se nessuno me lo chiede, lo so; se dovessi spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so più.
Sant’Agostino – Confessioni, XI, 13-14 3

Sono parole di Sant’Agostino, che testimoniano molto efficacemente la difficoltà che ciascuno di noi incontra nel definire il Tempo.

Nel mio essere Massone questo interrogativo si è affacciato spesso nella mente: il tempo che passa, come passa, cosa lascia.

Irreversibile, divora ogni cosa e, nel divorarsi, si trasforma e muta.

Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell’impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va.
Eraclito

Il tempo è quella dimensione in cui l’uomo coglie la sua limitata e precaria condizione.

Il profano, sospeso tra passato e futuro, non può afferrare nulla di stabile. La coscienza del tempo è coscienza di degrado e di morte, con una connotazione inquietante. Ecco che nell’individuo esiste spesso un rifiuto e un’aspirazione all’eternità, ad un eterno presente.

Per l’uomo Massone, invece, il tempo è sì un flusso unico e omogeneo nel quale si immergono tutte le cose soggette a mutamento, ma diventa per lo più circolare ed il suo simbolo è rappresentato dall’Ouroboros, il serpente che si mangia la coda:

l’eterno ritorno dell’Uguale, in continuo divenire.

Ciò che proviamo non è dato dai secondi, dai minuti o delle ore, ma dallo spessore che diamo a quel tempo che viviamo, soprattutto all’interno del Tempio, dove il tempo non è più una forma vuota che attornia le cose e gli esseri, ma diventa pulsazione stessa della vita.

Il vero tempo dell’esistenza, quindi, non è quello degli strumenti di misura esterni, ma quello del lavoro massonico, attraverso il quale un fratello riesce ad entrare in rapporto con le altre coscienze. Questo è il vero tempo della libertà.

La Massoneria è, appunto, un ordine iniziatico teso allo sviluppo morale e spirituale della persona, attraverso i rituali che costituiscono un «ritorno alle origini» perché si riproduce un gesto archetipico in grado di rigenerare il tempo e lottare contro il divenire.

Io non sono di nessuna epoca e di nessun luogo; al di fuori del Tempo e dello spazio, il mio essere spirituale vive la sua eterna esistenza.
Apologia di Cagliostro

Il rituale diventa mezzo straordinario attraverso il quale “si ferma” il Tempo storico per creare una tensione che si proietti verso il Gran Tempo della Sublime Opera.

Attraverso il rituale, un Massone controlla e dirige il tempo, ne diventa il padrone; sia chiaro, non mi riferisco certamente a quello misurabile e catalogabile secondo le leggi della fisica profana, ma a quello iniziatico, che è infinito, cioè si proietta e si confonde, liquefa, scioglie insieme alchemicamente, nell’essenza eterna dell’Essere.

È questa la meravigliosa trasfigurazione alchemica: il tempo profano, ossia il plumbeo, che si trasforma in tempo iniziatico, cioè aureo.

Il tempo massonico rappresenta lo spazio di cui fruiscono tutti i Fratelli, che si dispiega attraverso peculiari ritmi individuali privi di una qualsiasi classificazione o catalogazione.

Nel tempio massonico, durante i lavori di Loggia, il tempo rimane “incantato” mentre il rituale si esprime e si espande in tutta la sua forza.

L’illuminato, il Massone, diviene un liberato nella vita e, proprio in virtù di questo, riesce a superare il Tempo, nel senso che non partecipa più alla sua durata.

… il sole resta immobile, ma dopo essersi alzato allo zenit esso non si
alzerà e non si poserà più.
Si terrà solitario nel Centro… giammai è tramontato, giammai è sorto… Upaniṣad

Il sole, cioè il Tempo, rimane immobile per colui che sa.

Autore Rosmunda Cristiano

Mi chiamo Rosmunda. Vivo la Vita con Passione. Ho un difetto: sono un Libero Pensatore. Ho un pregio: sono un Libero Pensatore.