Giornata mondiale per prevenzione e cura AIDS
1 dicembre 2013. Giornata mondiale per la prevenzione e la cura dell’AIDS. Definita dai mass-media come la “peste del 2000”, l’AIDS è una malattia infettiva che deprime il sistema immunitario, rendendo inattivo quel complesso di cellule che difendono l’organismo dalle infezioni.
AIDS è infatti l’acronimo della definizione inglese Acquired Immuno- Deficiency Syndrome , ovvero “ Sindrome da immunodeficienza acquisita”. Il virus responsabile dell’AIDS è chiamato HIV, che sta per Human Immunodeficiency Virus, cioè ”Virus dell’immunodeficienza umana”.
Oggi quasi 10 milioni di persone sono affette dal virus dell’HIV e devono seguire trattamenti con farmaci antiretrovirali. Molte associazioni di volontariato, tra cui Medici Senza Frontiere, si impegnano ad aiutare coloro che combattono ogni singolo giorno della loro esistenza per una sopravvivenza che non è certa. I farmaci costano sempre meno e i centri per la diagnosi, cura e prevenzione sono sempre più diffusi a livello territoriale, ma nonostante ciò l’epidemia continua a mietere vittime (circa 1,6 milioni ogni anno) soprattutto nell’Africa Sub- Sahariana dove l’AIDS è la principale causa di morte di adulti.
I bambini restano orfani, famiglie allo sbando, intere comunità distrutte. La fine dell’epidemia era stata annunciata già tempo fa, quando i pronostici di ambiziosi progetti di ricerca scientifica davano per debellata in tempi brevi una malattia il cui nome causava un profondo senso di angoscia e sconfitta.
Intuibili i motivi per cui la ricerca scientifica viene ostacolata e l’impegno dei leader sembra essere fermo. Se l’HIV fosse sconfitto definitivamente, le case farmaceutiche non avrebbero più milioni di acquirenti e il business nato intorno ai brevetti e alla vendita di farmaci subirebbe un crollo non accettabile dai “potenti”. Altra spiegazione per cui i finanziamenti destinati ai programmi di cura su vasta scala stanno registrando un notevole calo. A sopperire a tali mancanze provvedono numerose associazioni ed organizzazioni nazionali ed internazionali che operano nei limiti delle loro possibilità , capacità e risorse economiche. Tra queste spicca sicuramente l’operato di Medici Senza Frontiere.
Medici Senza Frontiere, MSF, è un’organizzazione fondata nel 1972 da alcuni medici francesi ed è indipendente rispetto a governi e partiti politici; agisce, inoltre, senza porre discriminazioni di razza, religione, sesso o opinione. Oggi nella giornata mondiale nella lotta all’AIDS, MSF con una massiccia campagna di sensibilizzazione, ricorda al mondo intero le problematiche a cui devono far fronte i medici e tutti gli operatori umanitari: la lotta quotidiana per proseguire i trattamenti, scarsa attenzione alle cure a misura di bambino, emergenza HIV durante la gravidanza. MSF svolge attività di prevenzione e fornisce gratuitamentecure ai pazienti affetti da malattie legate all’HIV dalla prima metà degli anni 90.
Attualmente vengono curate più di 280.000 persone affette in ben 21 paesi del mondo. Ma non basta. Bisogna fare di più. Obiettivi principali dell’organizzazione: sperimentare diversi modelli di trattamento innovativi che siano più accessibili ai pazienti e coinvolgere anche il mondo politico affinché si verifichino i giusti cambiamenti per rendere i farmaci economici e per migliorare gli strumenti diagnostici.
In una giornata così importante, scuotere davvero gli animi umani è già un risultato notevole.
Il vero e proprio traguardo sarebbe, però, imparare a dare una mano in più, a chi ha sempre di meno..