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L’osceno e irresistibile ritorno di Nicola Vicidomini

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Nicola Vicidomini in 'Fauno' - ph Claudio Castiello
Nicola Vicidomini in 'Fauno' - ph Claudio Castiello


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In scena con ‘Fauno’ dal 27 al 28 maggio al Teatro Galleria Toledo in Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Dopo i trionfi Milano, Catania e Roma Vicidomini prosegue il tour teatrale il 27 e 28 maggio al Teatro Galleria Toledo in Napoli con ‘Fauno’.

‘Fauno’ grande successo di pubblico in questa e nelle passate stagioni è assimilabile a una possessione visionaria, autentico attentato all’uomo e al retaggio strutturale della sua narrazione, oscena apparizione di un Satiro con gambe caprine e zoccoli, puro sberleffo al senso teoretico.

Secondo Vicidomini

La comicità non è un riflesso del sociale, è manifestazione indecente, dionisiaca e amorale che sconquassa l’ordine proiettato dall’uomo sulle cose, (…) un cortocircuito tra quel caos meraviglioso che è la natura e il senso che la razza umana gli ha arbitrariamente proiettato.

L’artista, considerato un innovatore del linguaggio umoristico, ha dato vita a uno stile senza precedenti, che individua in una visionarietà di intonazione mistica e grottesca il suo elemento fondante. Le sue performance, di indubbio interesse filosofico, rappresentano un puro, quanto esilarante, attentato all’antropocentrismo.

Il suo teatro – luogo del più inesorabile fallimento, collasso del senso – disegna universi sospesi, a tinte forti, totalmente affrancati da narrazioni, immaginari e linguaggi comuni.

Di recente uscita la monografia intitolata ‘Il più grande Comico Morente’, Mimesis Edizioni, a cura di Enrico Bernard, prefazionata da Cochi Ponzoni e Nino Frassica, in cui 23 autori attraverso articolati contributi, hanno voluto omaggiarlo. La sua opera è oggetto di studio sia in Italia che all’estero.

Il Middlebury College del Vermont ha dedicato più lezioni all’approfondimento della sua maschera e drammaturgia.

Al primo posto della mia classifica di comici italiani c’è Nicola Vicidomini.
Maurizio Milani

Unico e originalissimo, continua a meravigliare e a far godere chi lo va a vedere in teatro, perché è qui che il suo umorismo surreale, assolutamente visionario e dirompente, esplode davvero ed esplora tutte le sue possibilità espressive.

Nel panorama attuale poche cose sono in grado di sorprendermi e divertirmi, agli spettacoli di Vicidomini rido moltissimo.
Nino Frassica

Vicidomini è un genio. La sua dote principale è proprio quella di stimolare delle corde nascoste dentro di noi che nessuno prima di lui era riuscito a far saltare vivamente e trillare nellìaere che ci circonda.

La sua poetica visionaria, innovativa, estrema e dalle venature punk, coadiuvata da una fisicità ed energia fuori dal mondo, è in grado di colpire davvero nell’intimo. Credo che questo magister della follia incarni oggi, in assoluta autonomia, un vero e proprio filone culturale a sé.
Cochi Ponzoni

Vicidomini è satiro, uomo del sottosuolo, scemo di paese, aruspice, mutilato di guerra, reduce affamato, eccitato, profeta dell’eterna morte nel e del teatro, filosofo folle dilaniato dalla rabbia e dalla dolcezza di una nientità cercata ostinatamente torcendo il collo al narcisismo del genio, perché null’altro ha, Vicidomini, se non il proprio genio – tuttavia null’altro disprezza, Vicidomini, se non il proprio genio.
Andrea Di Consoli

Più che comico, è hylare. […] Il teatro di Vicidomini è un vero e proprio pezzo di storia del teatro che rivive nella sua essenza più pura, primigenia.
Enrico Bernard

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