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Lombardia, vittime della mafia: ogni nome una storia

Alessandro Fermi, Monica Forte e Mauro Guerra


Gli studenti di istituti scolastici di Milano, Como, Busto Arsizio (VA) e Voghera (PV) hanno ricordato il sacrificio di quattro amministratori pubblici in occasione della ‘Giornata regionale dell’impegno contro le mafie e in ricordo delle vittime’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

La mafia non riguarda solo i magistrati o le donne e gli uomini delle forze dell’ordine, ma coinvolge tutti. Questa è l’eredità più importante che ci hanno lasciato Francesco Fortugno, Raffaele Delcogliano, Angelo Vassallo, Laura Prati e tutte le persone che si sono opposte alla violenza e alla sopraffazione della criminalità organizzata.

La lotta alla mafia è, prima di tutto, affermazione e sviluppo della cultura della legalità, cioè la consapevolezza di essere nel giusto.

È questo il messaggio che dobbiamo trasmettere ai giovani perché possano raccogliere il testimone di tutte le vittime della mafia. Perché, come diceva Giovanni Falcone, gli uomini passano, le idee restano e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.

Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio Regionale Alessandro Fermi nel corso del convegno promosso in Auditorium Gaber a Palazzo Pirelli in occasione della ‘Giornata regionale dell’impegno contro le mafie e in ricordo delle vittime’.

L’evento è stato dedicato agli amministratori pubblici che sono stati uccisi dalla criminalità organizzata. Protagonisti sono stati gli studenti di quattro istituti lombardi che hanno raccontato con immagini e parole le storie di altrettanti amministratori locali, uccisi per il loro impegno per la legalità.

Gli studenti dell’ITSOS ‘A. Steiner’ di Milano hanno ricordato la figura di Francesco Fortugno, Vice Presidente del Consiglio regionale della Calabria, ucciso il 16 ottobre 2005 a Locri; ai ragazzi del Liceo ‘Galileo Galilei’ di Voghera è stato affidato il ricordo di Raffaele Delcogliano, Assessore al lavoro della Regione Campania, assassinato a Napoli il 27 aprile 1982; Angelo Vassallo, il ‘Sindaco pescatore’ del Comune di Pollica ucciso il 5 settembre 2010 ad Acciaroli, è stato al centro del racconto degli studenti dell’IIS ‘Ripamonti’ di Como; i ragazzi dell’IIS ‘Crespi’ di Busto Arsizio hanno ripercorso la storia umana e politica di Laura Prati, Sindaco di Cardano al Campo, uccisa il 2 luglio 2013 nel suo ufficio dall’ex vicecomandante della Polizia Locale che aveva rimosso dal suo incarico per una condanna per peculato.

Ha dichiarato il Presidente della Commissione speciale Antimafia Monica Forte:

La legalità  è una condizione di libertà, una certezza di diritti, la tutela delle generazioni future. Il ricordo è impegno. Pretendiamo da noi stessi e dagli altri di più.

Quando come amministratori o dipendenti pubblici, financo cittadini semplici, ci limitiamo a svolgere le nostre funzioni senza mai fare un passo in più, quando come persone ci voltiamo dall’altra parte, allora non stiamo rendendo giustizia alla memoria di chi ha fatto più del loro dovere, diventando non solo eroi, ma esempi da seguire.

Dopo l’intervento introduttivo in collegamento da remoto di Augusta Celada, Direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, Nando dalla Chiesa ha intervistato il Presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra e il Coordinatore Nazionale di ‘Avviso Pubblico’ Pier Paolo Romani.

La mattinata si è chiusa con una performance musicale del gruppo ‘DescargaLab’.

 

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