Site icon ExPartibus

Lombardia, via libera alla legge soccorritore e autista soccorritore

soccorritori


Garavaglia: ‘Questo provvedimento investe in formazione e competenze per riconoscere il ruolo svolto dal Terzo Settore e dalle associazioni di volontariato’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

Riconoscere, promuovere e valorizzare le figure del soccorritore, dell’autista soccorritore e dell’operatore tecnico di centrale operativa.

Questo l’obiettivo della legge approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale: ‘Promozione e valorizzazione dei percorsi formativi per le attività del soccorritore, dell’autista soccorritore e del tecnico di centrale operativa della rete di emergenza urgenza preospedaliera’.

Il Capogruppo di Fratelli d’Italia e relatore del progetto di legge, Christian Garavaglia, ha messo in evidenza come

questo provvedimento sia un riconoscimento concreto del fondamentale ruolo svolto dal Terzo Settore e dalle associazioni di volontariato perché investe in formazione e competenze per garantire standard sempre più omogenei su tutto il territorio regionale.

Senza dimenticare il ruolo socioassistenziale svolto dagli operatori, che consentono di far emergere situazioni di disagio sociale che spesso sono cause o concause che portano alla richiesta di aiuto e assistenza.

Questa legge si inserisce in una visione di sistema con l’obiettivo di potenziare ulteriormente il Servizio Sanitario Regionale, considerando le funzioni sociali svolte dai volontari che contribuiscono al benessere dei territori e delle comunità.

Attraverso percorsi formativi adeguati sarà possibile consentire a queste figure di svolgere attività di soccorso e di primo intervento conformemente ai protocolli in uso presso il Servizio di emergenza territoriale.

L’approvazione del testo arriva dopo un percorso articolato in Commissione Sanità, presieduta da Patrizia Baffi, Fratelli d’Italia, che ha visto il coinvolgimento dell’Agenzia Regionale di Emergenza Urgenza, dei gruppi di volontari, delle associazioni, dei sindacati e degli operatori della rete emergenza-urgenza.

La legge, prima in Italia a livello regionale, intende valorizzare e promuovere la figura del soccorritore volontario, dell’autista soccorritore e del tecnico delle centrali di soccorso all’interno del sistema preospedalierio di emergenza urgenza, SOREU, e nell’ambito delle Centrali NUE 112, Numero Unico di Emergenza, e NEA 116117, Numero Europeo Armonizzato.

Per questo il testo propone il rafforzamento di percorsi formativi strutturati teorici e pratici che garantiscano adeguata competenza professionale e che consentano alti standard di risposta al bisogno di salute in condizioni critiche, sempre più omogenei su tutto il territorio regionale.

Il testo normativo, composto da dieci articoli, prevede l’attivazione questi percorsi formativi per assicurare i livelli essenziali di formazione e la certificazione delle competenze necessarie, conformemente ai protocolli in uso presso il servizio di emergenza territoriale.

I corsi di formazione saranno coordinati dall’Agenzia Regionale di Emergenza Urgenza, AREU, Centri di Formazione Riconosciuti e Accreditati, CeFRA.

La frequenza ai corsi di formazione costituisce requisito necessario per lo svolgimento dell’attività sui mezzi di soccorso per le figure di soccorritore e autista soccorritore e nelle centrali operative per il tecnico delle centrali di soccorso.

Sono oltre 30mila le donne e gli uomini che in Lombardia ogni giorno rispondono a più di 3.200 richieste di soccorso attraverso la rete di emergenza urgenza coordinata dall’Agenzia Regionale di Emergenza Urgenza, AREU, e costituita da tutte le associazioni di volontariato di assistenza e soccorso.

Approvato l’ordine del giorno presentato da Davide Casati, PD, che impegna la Giunta a stabilire i criteri per garantire un finanziamento adeguato ai percorsi formativi affidati ai Centri di Formazione Riconosciuti e Accreditati, CeFRA.

Entro cinque mesi dall’entrata in vigore della legge, la Giunta regionale con un proprio provvedimento dovrà definire i requisiti specifici per l’accesso ai percorsi formativi, i contenuti dei corsi e le modalità di organizzazione e erogazione, i casi e i criteri di esenzione.

Exit mobile version