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Lombardia, via libera a Risoluzione su politiche europee

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Palazzo Pirelli


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Stop a Patto di Stabilità fino al 2024

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Una riformulazione sostanziale delle politiche europee delineate attraverso il Programma di lavoro europeo 2022, il PNRR e il quadro finanziario pluriennale 2021 – 2027, pianificazioni che risalgono a una fase storica non intaccata dal drammatico evolversi della guerra in Ucraina.

È quanto viene chiesto dalla Risoluzione sulle politiche europee, approvata oggi dalla Commissione Bilancio, e che verrà inviata – dopo l’approvazione in Consiglio regionale – alla Giunta regionale, al Governo, alla Commissione e al Parlamento europeo e agli altri organismi interessati alla formazione degli atti comunitari.

Ha detto Giulio Gallera, Presidente della Commissione e relatore del provvedimento:

La guerra in Ucraina e il nuovo contesto internazionale, l’elevato costo dell’energia e delle materie prime richiedono sforzi straordinari: un incremento o la rimodulazione delle risorse della programmazione comunitaria e la sospensione del Patto di Stabilità almeno fino al 2024, prevedendo in questa fase regole di bilancio adeguate alla crescita dell’economia complessiva e alla necessità urgente di incrementare le risorse per far fronte all’emergenza umanitaria, economica e sociale.

Abbiamo ritenuto importante allineare i documenti relativi alla Sessione Europea del Consiglio regionale con le attuali emergenze, a fronte di un quadro economico internazionale in costante evoluzione.

Un contesto che incide direttamente sulle tasche delle famiglie e sui bilanci delle imprese in termini di bollette energetiche, costo del carburante e dei prodotti di consumo.

Occorre, inoltre, un’accelerazione immediata verso il raggiungimento dell’indipendenza energetica da Paesi terzi, così da garantire all’Europa un rafforzamento della sua posizione nel mondo.

La Risoluzione

Il lungo e articolato documento, con 109 proposte, frutto del lavoro della Commissione Bilancio anche in seguito alle audizioni con organismi vari, corpi sociali, parlamentari europei, si sofferma punto per punto sui numerosi capitoli di intervento delle politiche europee, a partire da quelle agricole fino a quelle energetiche, ambientali e relative al lavoro.

I diversi punti si soffermano sulla specificità lombarda, avanzando proposte finalizzate a migliorare il raggiungimento degli obiettivi. Per quanto riguarda l’Obiettivo denominato Green Deal, taglio del 55% delle emissioni di CO2 entro il 2030, si chiede una “maggiore flessibilità”, considerate le conseguenze negative che “il divieto totale dal 2035 del motore a combustione avrà sulla filiera dell’automotive”.

Un’attività da incoraggiare e incentivare dovrà riguardare invece la realizzazione su tutto il territorio nazionale di comunità energetiche rinnovabili, entità che la Lombardia ha recentemente voluto promuovere con una apposita legge.

Interventi e aiuti economici vengono chiesti per sostenere le aree boschive e l’ammodernamento del parco veicoli e delle caldaie, tenuto conto – precisa la Risoluzione – della particolarità del bacino padano che per le sue caratteristiche orografiche non permette una libera circolazione dell’aria.

Una forte accelerazione sulla strada verso il raggiungimento dell’indipendenza energetica da Paesi terzi si rende infine prioritaria e, viene specificato, si dovrà tener conto del “nucleare quale energia pulita nei confronti delle emissioni di gas climateranti”.

La Transizione digitale

Quest’anno nella Risoluzione sulle politiche europee la Commissione ha ritenuto di approfondire in modo particolare il tema della Transizione digitale, che rappresenta una delle priorità contenute nel documento.

A seguito di una serie di audizioni con stakeholder e associazioni di riferimento, è stato posto l’accento sia sull’ammodernamento delle infrastrutture digitali, ma anche sulla semplificazione delle procedure per migliorare, realmente e concretamente, la produttività delle aziende lombarde, garantendo altresì un concreto sostegno alle piccole e medie imprese nel percorso di trasformazione digitale.

Una parte rilevante del documento è dedicato a iniziative a sostegno dell’occupazione giovanile. Sottolineata anche l’importanza di ulteriori interventi di promozione digitale nei settori della formazione e della scuola e un attento e significativo supporto all’adozione di tecnologie blockchain.

Le risorse per la Lombardia

Le risorse ammontano per la Lombardia a 6,3 miliardi provenienti dal PNRR, per le Missioni Istruzione e ricerca, Inclusione e coesione, salute, e a oltre tre e mezzo miliardi, circa il doppio rispetto alle precedenti programmazioni, stanziati come Fondo Sociale Europe e Fondo di Sviluppo Regionale, fondi a beneficio del territorio e destinate agli enti locali.

La Risoluzione, che è stata approvata con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione di PD e M5S, verrà ora discussa in Consiglio regionale nella seduta di martedì 29 marzo. Durante i lavori odierni sono stati approvati alcuni emendamenti, tra i quali uno del consigliere Angelo Orsenigo (PD) con l’auspicio di una riconsiderazione della decisione della Svizzera d’interrompere i negoziati con l’Unione Europea sull’Accordo quadro UE – Svizzera e per chiedere che il programma INTERREG Italia – Svizzera “sia avviato celermente anche nel ciclo 2021 – 2027”.

Via libera anche a un emendamento del M5S, proposto dal Consigliere Ferdinando Alberti,  sulle quote latte e a sostegno del comparto lattiero-caseario e a due emendamenti del Consigliere Marco Colombo, Lega, per chiedere il differimento dell’entrata in vigore della normativa EBA, crediti deteriorati, e per sollecitare misure per incentivare l’incremento del tasso di natalità.

Contributi per l’Autodromo di Monza

La Commissione ha anche approvato, a maggioranza, un progetto di legge, relatore Antonello Formenti, Lega, che prevede “in sinergia con le risorse statali”, di destinare alla federazione sportiva nazionale Automobile Club d’Italia un contributo per spese di investimento di 8 milioni dal 2022 fino al 2025, “in considerazione dell’importanza che l’Autodromo di Monza riveste per il settore economico e turistico italiano nonché per l’immagine dell’Italia a livello internazionale”.