Progetto di legge istituisce un nuovo Fondo annuo regionale di 500mila euro da erogare in base a graduatorie ministeriali
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.
Uno specifico progetto di legge regionale finalizzato a valorizzare il ruolo delle emittenti radiofoniche e televisive locali nella promozione della conoscenza dell’attività legislativa e amministrativa delle istituzioni regionali, nonché del loro funzionamento.
È quello predisposto e depositato dal Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi unitamente ai Vicepresidenti Francesca Brianza e Carlo Borghetti e al Consigliere Segretario Giovanni Malanchini: il progetto di legge raccoglie e dà attuazione alle indicazioni e ai contributi forniti dal Corecom Lombardia.
Il provvedimento, che modifica la legge n°8 del 25 gennaio 2018, istituisce un Fondo regionale per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione radiotelevisiva locale: per il triennio 2020 – 2022 vengono stanziati 500mila euro l’anno, che saranno erogati alle emittenti radiofoniche e televisive locali sulla base delle graduatorie del Fondo statale per il pluralismo dell’informazione approvate dal Ministero per lo Sviluppo Economico.
Sarà compito della Giunta regionale definire le forme e i tempi di presentazione delle domande nonché le modalità di erogazione del contributo, che sarà liquidato previa verifica da parte del Corecom che nei palinsesti dell’emittente sia già prevista e presente una programmazione relativa all’informazione sull’attività legislativa e amministrativa della Regione.
I contributi sono destinati per l’ottantacinque per cento alle emittenti televisive commerciali e per il quindici per cento alle emittenti radiofoniche commerciali.
Spiega il Presidente Fermi:
L’informazione radiotelevisiva svolge da sempre un ruolo prezioso e riveste una funzione sociale fondamentale di presidio e di raccordo tra le istituzioni e i territori, sviluppando e cementando anche un forte senso di identità e appartenenza territoriale negli ascoltatori e nei telespettatori che seguono i programmi informativi di queste emittenti.
In particolare nel periodo del lockdown, le televisioni locali hanno svolto un ruolo insostituibile nel fornire un’informazione capillare e mirata alle rispettive comunità, informando in tempo reale sull’impatto della pandemia nel proprio territorio e dando comunicazione tempestiva dei provvedimenti di Sindaci e amministratori regionali.
Con questo provvedimento vogliamo quindi riconoscere, valorizzare e incentivare ulteriormente questo importante ruolo svolto dall’emittenza radiotelevisiva al servizio dell’informazione locale.
L’ascolto medio delle emittenti radiotelevisive locali nel periodo di lockdown è cresciuto del 37%, +3,8 milioni, arrivando a 14,4 milioni di persone sintonizzate nell’intera giornata.
Specialmente le emittenti di carattere provinciale, che fondano la propria credibilità e riconoscibilità sulla rappresentazione di territori circoscritti, hanno fatto registrare un forte incremento degli ascolti, soprattutto nei territori più colpiti dalla crisi pandemica come Brescia e Bergamo.
Commenta la Presidente del Corecom Lombardia Marianna Sala:
Una risposta concreta e tempestiva alla crisi di radio e TV locali da parte dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Lombardia, che si dimostra sensibile e attento alle istanze del settore.
Vengono così accolte in modo concreto le richieste avanzate nel corso degli Stati generali sull’informazione locale promossi dal Corecom Lombardia: i finanziamenti previsti costituiscono una vera e propria boccata d’ossigeno per queste emittenti, che si sono dimostrate risorse preziose per le comunità locali, capaci di garantire un presidio informativo indispensabile.
Sul finire della scorsa legislatura era già stata approvata una legge regionale, la n°8 del 2018, che conteneva misure di sostegno a favore delle emittenti radiotelevisive lombarde.
La norma finanziaria prevedeva uno stanziamento annuo di 70mila euro, ma le forme di intervento disciplinate dalla Giunta regionale, consistite nella erogazione di contributi in conto interessi, non hanno purtroppo trovato un positivo riscontro nell’emittenza locale, tant’è che le risorse messe a disposizione non sono mai state utilizzate.
Ben venga quindi questo provvedimento che modifica le norme di legge vigenti assicurando contributi certi agli operatori dell’informazione radiotelevisiva locale.
Secondo l’ultimo studio economico pubblicato da Confindustria Radio Televisioni, negli ultimi dieci anni il comparto locale radiotelevisivo locale ha dimezzato il valore dei ricavi totali.
La riassegnazione delle frequenze legate al lancio del 5G ha contribuito ad accrescere il quadro di incertezza sul futuro dell’emittenza locale, complici soprattutto l’obbligo di rilasciare le frequenze senza che siano stati ancora definiti i criteri di indennizzo e i prevedibili ulteriori investimenti tecnologici che saranno richiesti.
La situazione di emergenza epidemiologica legata alla diffusione del Covid-19 ha a sua volta accentuato la crisi del sistema radiotelevisivo, facendo crollare in particolare gli introiti pubblicitari.
Conclude il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi:
Auspichiamo ora di poter predisporre misure legislative specifiche a sostegno anche dell’informazione locale cartacea, altro settore di straordinaria importanza il cui ruolo nelle comunità territoriali non è certo da meno di quello delle emittenti radiotelevisive.
Confidiamo che il tavolo di lavoro attivato dal Corecom con i rappresentanti dei quotidiani e dei periodici locali lombardi possa offrirci presto contributi utili e spunti concreti anche in tale direzione.