Conferenza stampa di presentazione il 27 aprile a Palazzo Pirelli a Milano
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.
Una nuova legge regionale per istituire lo psicologo di base, figura inserita e riconosciuta a tutti gli effetti tra le cure primarie grazie a uno stanziamento regionale quantificato in 12 milioni di euro.
Una risposta significativa al forte incremento della domanda e del bisogno psicologico riscontrato nel periodo pandemico con l’obiettivo, in una prospettiva stabile e di lungo periodo, di strutturare un’offerta psicologica integrata nel Sistema Sanitario Regionale che possa essere tempestiva, appropriata e sempre più vicina ai cittadini e al territorio.
È il progetto di legge di cui sono primi firmatari la Vice Presidente della Commissione Sanità Simona Tironi, Forza Italia, e il Consigliere regionale Niccolò Carretta, Gruppo Misto – Azione, che sarà presentato in conferenza stampa mercoledì 27 aprile alle ore 12:00 a Palazzo Pirelli in Sala Gonfalone.
All’iniziativa interverranno, oltre ai due primi firmatari Tironi e Carretta, anche il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, il Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza Riccardo Bettiga, la Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia Laura Parolin e Aurora Ramazzotti, conduttrice e creator, scelta come testimonial per il suo impegno e la sua attenzione nel promuovere la salute mentale.
Sottolineano Simona Tironi e Niccolò Carretta:
È un progetto di legge nato dalla proficua collaborazione tra maggioranza e minoranza con un unico obiettivo: garantire un’efficace e tempestiva risposta al bisogno sempre più emergente del disagio mentale.
La pandemia infatti ha portato alla luce un evidente stato di disagio mentale soprattutto nelle giovani generazioni che deve essere valutato e curato per tempo per evitare che possa diventare cronico.
In Italia oggi solo il 29% della popolazione affetta da depressione maggiore accede a un trattamento entro un anno dall’esordio della patologia. Inviare i pazienti da uno psicologo entro un anno dall’insorgere del disturbo, permetterebbe un intervento efficace che potrebbe evitare di portare alla prescrizione di psicofarmaci.