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Lombardia, nasce il marchio regionale sulla qualità artigiana

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Consiglio regionale Lombardia


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Via libera del Consiglio regionale alla legge. 5 mila le imprese interessate al provvedimento

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Il “bollino” che certificherà la qualità artigiana lombarda, marchio che sarà attribuito alle imprese operanti nel settore artistico, manifatturiero ed alimentare che operano nel rispetto della tradizione, garantendo così la qualità dei prodotti, è legge.

Il via libera definitivo del provvedimento è arrivato oggi, 20 aprile, dal Consiglio regionale che l’ha approvato con 41 voti favorevoli e 23 astenuti, PD e M5S: chiedevano interventi più complessivi per il settore.

Il marchio regionale avrà una durata temporale di sei anni, rinnovabile, con l’obiettivo di incentivare l’impegno costante nel mantenere gli standard di eccellenza. I criteri per l’individuazione della ‘Qualità Artigiana’ verranno individuati in collaborazione con le Camere di Commercio e con le realtà associative di categoria.

Le imprese che avranno ottenuto il riconoscimento, che conta su uno stanziamento di 2 milioni di euro, saranno destinatarie di interventi regionali a favore della trasmissione dell’attività fra generazioni e dell’inserimento lavorativo dei giovani.

Ha detto il relatore Gianmarco Senna, Presidente della Commissione Attività produttive:

In questo modo valorizzeremo le numerose eccellenze delle imprese artigiane lombarde che possono vantare l’alta qualità dei loro prodotti, dal comparto manifatturiero ai prodotti alimentari.

Soddisfatto anche il primo firmatario della legge, Alessandro Corbetta, Lega, che ha sottolineato:

l’artigianato lombardo è sinonimo di prodotti di qualità, spesso conosciuti in tutto il mondo e dunque va tutelato e valorizzato anche con un brand specifico. Questa non è una legge simbolica ma molto concreta.

Soddisfazione per l’approvazione della legge è venuta anche da parte dell’Assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi.

Durante il dibattito sono stati approvati due emendamenti presentati dal Consigliere Corbetta coi quali si stabilisce che il riconoscimento di qualità va all’impresa e non al singolo prodotto e che la legge è destinata alle imprese artigiane con sede in Lombardia.

Secondo una prima stima sono circa 5 mila le imprese artigiane lombarde interessata al riconoscimento. Approvato anche un ordine del giorno presentato dal PD, Raffaele Straniero, che sollecita misure a vantaggio delle imprese artigiane, tra cui progetti per facilitare l’accesso al credito, coinvolgendo anche Finlombarda, interventi per facilitare i passaggi generazionali e maggiori stanziamenti a favore della digitalizzazione e dello sviluppo dell’imprenditoria artigiana femminile e giovanile.