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Lombardia, linee di indirizzo fondi a scuole per l’infanzia autonome

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Stanziati 12 milioni complessivi nel biennio 2022 – 2023 per contenere le rette delle scuole d’infanzia non statali e non comunali

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

Approvate oggi in Commissione Attività Produttive con il voto favorevole di tutti i gruppi politici le linee di indirizzo per l’assegnazione dei contributi regionali a sostegno delle scuole dell’infanzia autonome, non statali e non comunali, senza fini di lucro.

Il provvedimento consentirà di erogare a circa 1300 istituzioni educative operanti sul territorio regionale, per un totale di circa 300.000 piccoli alunni, fondi per complessivi 12 milioni di euro di cui 4 per l’anno scolastico in corso e 8 per quello 2022/2023.

Si tratta di un adempimento previsto dalla Legge Regionale n.19/2007 che attribuisce un sostegno economico annuale a quelle realtà educative senza scopo di lucro che svolgono una funzione sussidiaria di fondamentale importanza specie in piccoli Comuni e in territori isolati e disagiati dove spesso sono l’unica scuola per l’infanzia operante.

I bambini che frequentano queste strutture sono circa il 50% di tutti gli alunni delle scuole dell’infanzia lombarde.

I contributi previsti in questo provvedimento si sommano a quelli già previsti per le scuole che ospitano alunni con disabilità (c.d. Dote Scuola) e vengono ripartiti in base a tre criteri:

• il 50% del finanziamento viene attribuito in base al numero di sezioni di ogni istituzione

• il 20% in base al numero degli alunni

• il 30% in base al numero delle sedi. Il 3% di quest’ultima voce è specificamente destinato alle scuole monosezione collocate in aree di svantaggio – Comuni montani, piccoli Comuni o frazioni – dove rappresentano l’unica offerta educativa garantita.

Tutti i gruppi politici nell’approvare il documento hanno espresso l’auspicio che in sede di assestamento di bilancio regionale si possa elevare il contributo per l’anno 2022 equiparandolo a quello degli anni scorsi, nonostante i vincoli previsti dalla legge di bilancio statale che ne hanno imposto la riduzione per quest’anno.

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