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Lombardia, legge ordinamentale con modifiche a norme vigenti

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Consiglio regionale della Lombardia


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Modifiche alle norme su territorio, società regionali, agricoltura, cultura, servizi abitativi e caccia

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la prima legge di revisione ordinamentale 2024, che modifica norme relative a diversi settori delle politiche regionali.

La relatrice Alessandra Cappellari, Lega, Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza, ha spiegato:

Giunta e Consiglio hanno la possibilità prevista dalla legge di presentare due volte all’anno un progetto di revisione ordinamentale con l’obiettivo di ‘correggere’ procedure e norme superate dalla prassi o da nuove leggi.

Questa prima iniziativa, che interviene su 37 leggi regionali, serve a introdurre modifiche circoscritte e puntuali integrazioni di disposizioni legislative in materia istituzionale, economica, sociale e territoriale, oltre a norme per applicare il principio di leale collaborazione con il Governo.

Territorio, società regionali, agricoltura, turismo, cultura, servizi abitativi sono le principali materie rispetto alle quali sono previste modifiche delle leggi di riferimento.

Da segnalare che per la prima volta viene introdotto nel corpo legislativo regionale il concetto di Intelligenza Artificiale, che verrà preso in considerazione per iniziative di promozione dello sviluppo sociale ed economico della Lombardia, attraverso la legge sulla ricerca e l’innovazione.

Altre norme riguardano semplificazioni di procedure.

È il caso per esempio della decisione di estendere ai parchi il sostegno per i lavori di pronto intervento in conseguenza di calamità naturali, rendendo più così più semplice e veloce stabilire interventi diretti.

Vengono poi resi più funzionali e snelli gli strumenti di programmazione negoziata, prevista l’istituzione del Tavolo permanente dei partenariati per lo sviluppo locale, e migliorate norme che riguardano la figura del maestro di sci e di altre professioni della montagna.

Per il settore cultura vengono valorizzati i ‘Cammini’ e c’è il riconoscimento nella legislazione regionale delle scuole di musica. Al Difensore regionale vengono riattribuite le funzioni di Garante della salute, che dovrà esercitare ai fini della tutela del cittadino nei rapporti con la pubblica amministrazione.

Uno specifico articolo riguarda le regole della caccia che introduce alcune novità tra le quali si segnalano: la possibilità che la gestione delle oasi di protezione possa essere affidata non solo alle associazioni di protezione ambientale ma anche ad associazioni venatorie, comitati di gestione e comprensori alpini di caccia; la possibilità che gli uccelli feriti, curati e guariti da medici veterinari possano entrare a far parte dei richiami vivi; l’acquisizione della permanenza associativa del neo-cacciatore nell’ATC o nel CAC oltre il primo anno avviene anche se accompagnato da persone diverse dal genitore; viene ammessa la possibilità del completamento dei piani di prelievo degli ungulati anche al fuori della zona alpina in caso di zone coperte da neve; la possibilità dell’autorizzazione di un appostamento fisso in zona alpi, previo parere motivato del comprensorio alpino in ordine alla presenza certificata nei tre anni precedenti di galliformi alpini e di ungulati; l’esclusività dei medici veterinari dell’ATS competente a poter maneggiare i richiami vivi durante le operazioni di accertamento degli anellini.

Da parte dei Consiglieri del Patto Civico erano stati presentati emendamenti abrogativi di tutto l’articolo e di parti dell’articolo, mentre alcuni Consiglieri del PD avevano presentato due emendamenti anch’essi respinti sui punti relativi alle competenze del comprensorio alpino e sull’utilizzo come richiami vivi degli uccelli feriti e poi curati e guariti.

Diverse le modifiche relative alle norme sui servizi abitativi ‘al fine di tener conto delle mutate condizioni di contesto’.

Tra le altre si segnala la possibilità di estendere le particolari modalità di accesso agevolate ai servizi abitativi per alcune categorie come appartenenti alle Forze Armate, padri e madri separati o divorziati, non assegnatari dell’abitazione familiare di proprietà, nuclei familiari alle prese con particolari problemi come le conseguenze di calamità naturali.

Ulteriori categorie con rilevanti e urgenti necessità potranno poi essere individuate dal regolamento regionale.

Vengono inoltre previste regole con l’obiettivo di rendere più flessibili gli interventi delle aziende residenziali per combattere la morosità, favorire il pieno utilizzo degli alloggi e la loro valorizzazione.

Sul tema dei servizi abitativi da parte del gruppo del PD erano stati presentati diversi emendamenti tutti respinti.

Carmela Rozza, PD, ha detto:

La legge sui servizi abitativi è vecchia, confusa, fallimentare. E ora si continua con interventi di rattoppo, tutti però inaccettabili.

Ad esempio, nell’ipotesi di cedere a terzi il patrimonio per gestione e ristrutturazioni si toglie il criterio ‘senza scopo di lucro’ aprendo alla speculazione e inoltre si elimina la possibilità di assegnare negozi e spazi non residenziali alle ‘nuove formazioni’, vale a dire a giovani che entrano nel mercato del lavoro.

Durante il dibattito generale sono intervenuti Michele Schiavi, FdI, e Claudia Valcepina, FdI, che hanno sottolineato l’importanza e l’opportunità di una legge che risponde a urgenze manifestate dal mondo produttivo, Massimo Vizzardi, Azione – Italia Viva, che ha illustrato alcuni emendamenti, uno dei quali approvato, Pierfrancesco Majorino, PD, Carmela Rozza, PD, Matteo Piloni, PD, Roberta Vallacchi, PD, Giacomo Zamperini, FdI.

Il Vice Presidente Emilio Del Bono, PD, ha parlato di stravolgimento delle finalità di una legge che dovrebbe servire per un aggiornamento delle norme e invece viene utilizzata per rispondere alle esigenze più disparate. Michela Palestra, Patto Civico, ha illustrato una Questione Pregiudiziale riferita all’articolo sulla caccia respinta dall’Assemblea.

Onorio Rosati, AVS, è intervenuto per motivare il voto contrario.

Il Sottosegretario Mauro Piazza ha definito la legge uno strumento di natura pragmatica, molto importante ai fini della semplificazione e del miglioramento delle norme.

Sono stati approvati ordini del giorno presentati dai Consiglieri Zamperini, su autorizzazioni paesaggistiche, e Bontempi, su servizi abitativi, e parti di un ordine del giorno presentato dal Consigliere Vizzardi, impianti rifiuti.

Sono stati respinti gli ordini del giorno presentati da Di Marco, M5Stelle, sul tema dell’edilizia residenziale pubblica e da Majorino, PD, che intendeva chiedere la conclusione della fase commissariale del Pio Albergo Trivulzio.

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