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Lombardia, in Consiglio Relazione Commissione d’inchiesta sui rifiuti

Palazzo Pirelli


Oltre un anno di lavoro, audizioni, sedute e sopralluoghi: il documento, di 205 pagine e 179 allegati, mette in evidenza aspetti positivi, critici e propositivi della gestione e dello smaltimento dei rifiuti in regione

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa della Regione Lombardia.

Per la dotazione degli impianti, per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti, compresi quelli speciali, la Lombardia è autosufficiente e risulta

una delle zone più virtuose dell’Unione Europea.

Dopo oltre un anno di sedute, audizioni e sopralluoghi la Commissione d’inchiesta sul sistema della gestione dei rifiuti in Lombardia, presieduta da Niccolò Carretta dei Lombardi Civici Europeisti, ha concluso il suo lavoro e consegnato all’Aula consiliare la relazione finale che, oltre a mettere in risalto gli aspetti positivi del sistema, ha evidenziato anche le criticità e avanzato una serie di aspetti propositivi, che il Consiglio “consegna” alla Giunta regionale, titolare dell’attuazione delle politiche ambientali.

Il Presidente Carretta:

Mettere mano allo ‘Sblocca Italia’ che ha consentito lo smaltimento anche in impianti di recupero ubicati in altre regioni e che comportato un aumento di rifiuti in ingresso in Lombardia.

Dopo essere stato eletto all’unanimità al primo scrutinio era chiaro che il mio mandato nella sua forza racchiudesse anche un alto grado di responsabilità: il lavoro chiesto dall’Ufficio di Presidenza è stato sin da subito molto preciso.

Per questo abbiamo lavorato per realizzare un ampio approfondimento sul tema rifiuti, che al suo interno avesse temi come quello relativo ai flussi, alle tariffe, alle dotazioni impiantistiche e ai problemi esogeni e endogeni al sistema lombardo.

Un lavoro di trasparenza certamente non facile e portato a termine in condizioni tutt’altro che favorevoli vista l’emergenza Covid-19. Sono, però, molto soddisfatto di come abbia lavorato la Commissione che ho avuto l’onore di presiedere, una Commissione che ora restituisce ai cittadini i suoi risultati affinché si possano inserire ulteriori nuovi spunti nel dibattito pubblico su un tema delicato e che si intreccia con molte altre questioni cruciali, tra cui quella dell’ambiente.

Abbiamo scelto, come Commissione, di lavorare anche fuori dal “palazzo” visitando i luoghi che hanno caratterizzato gli ultimi mesi relativi al tema legato ai rifiuti; una modalità che è stata apprezzata e sicuramente è stata in grado di portare sul tavolo di lavoro elementi nuovi e utili.

Se dovessi individuare i punti più importanti indicherei 5 priorità: direi che, in primo luogo, bisognerebbe mettere mano allo ‘Sblocca Italia’ che ha introdotto una deroga al principio dell’autosufficienza per lo smaltimento dei rifiuti urbani, consentendo tale smaltimento anche in impianti di recupero ubicati in altre regioni e che ha quindi comportato un aumento di rifiuti in ingresso in Lombardia che, considerando la carenza di impianti nel resto delle Regioni, ha provocato l’aumento dell’ingresso di tali rifiuti negli impianti di trattamento con conseguente sovraccarico impiantistico e un successivo lievitamento dei costi; secondariamente, credo sia importante implementare la creazione di una Carta d’identità del rifiuto per tracciarlo utilizzando la tecnologia Blockchain, che vada di pari passo con una pianificazione nazionale degli impianti e un importante partita di bandi diretti alle Amministrazioni Locali per dotare gli impianti di video sorveglianza e un potenziamento di Arpa per un serio incremento dei controlli, anche, eventualmente tenendo presente, per le autorizzazioni, la presenza di impianti di video sorveglianza e di impianti di spegnimento incendi come già normati.

In ultimo luogo dal lavoro della Commissione è emersa l’urgente necessità di trovare strumenti volti all’implementazione delle filiere innovative delle imprese che fanno ricerca e sviluppo per trovare nuovi materiali.

Ora sarà importante che la Giunta prenda atto di questa relazione votata all’unanimità dal Consiglio regionale e intervenga, dove possibile e con i mezzi che riterrà più opportuni, per dare al sistema la giusta forza propulsiva di efficienza, trasparenza e legalità.

Il Presidente della Commissione regionale Ambiente, la Lombardia dimostra nella gestione dei rifiuti abbia tutte le carte in regola:

Impianti vicini ai territori per evitare un’eccessiva movimentazione dei rifiuti e per ottenere una riduzione dei costi. L’indagine evidenzia che il problema riguarda le altre realtà regionali che sono deficitarie di un modello come il nostro che può contare di impianti di trattamento e di smaltimento rifiuti adeguati anche come dislocazione.

Se anche tutti gli altri territori regionali disponessero di questo regime di attenzioni, le Ecomafie non avrebbero più spazi di manovra.

La relazione finale sottolinea quindi che gli impianti servono e che questi impianti, oltre ad essere tecnologicamente avanzati per rendere sempre più efficiente il ciclo di trattamento e smaltimento, vanno progettati e realizzati sempre più vicini ai territori interessati.

In questo modo oltre ad evitare un’eccessiva movimentazione dei rifiuti si otterrebbe anche una significativa riduzione dei costi.

È emersa poi la necessità di promuovere l’installazione dei sistemi di videosorveglianza negli impianti, promuovere una maggiora collaborazione tra enti e autorità giudiziaria per la prevenzione e l’accertamento di illeciti nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti e pi censire e monitorare il territorio, soprattutto le aree abbandonate e i capannoni dismessi.

Il Consigliere Segretario de Rosa:

Fondamentale l’aggiornamento del fabbisogno residuo regionale di incenerimento dei rifiuti per limitare l’importazione in Lombardia di rifiuti provenienti da altre regioni.

Per il Consigliere Segretario della Commissione Massimo De Rosa del Movimento 5 Stelle:

La Commissione d’inchiesta durante il suo lavoro ha raccolto informazioni importanti, dati attraverso i quali orientare le future politiche in materia di gestione di rifiuti e filiera del riciclo.

Il nostro auspicio è che la Giunta ora ne tenga conto e ascolti quanto emerso dal nostro lavoro. Come Movimento Cinque Stelle riteniamo fondamentale l’aggiornamento del fabbisogno residuo regionale di incenerimento dei rifiuti, volto a limitare l’importazione in Lombardia di rifiuti provenienti da altre regioni.

Questo consentirà di cambiare progressivamente il focus lombardo dal bruciare i rifiuti a recuperarli e riciclarli. Riteniamo che la pianificazione regionale degli impianti di trattamento biologico dei rifiuti, debba essere rivista in funzione del reale fabbisogno di produzione regionale di rifiuti organici.

Il lavoro della Commissione è un primo importante passo. La filiera regionale del riciclo deve essere ancora seguita e implementata, servono strategia e investimenti ma soprattutto bisogna andare nella direzione di ridurre a monte la produzione stessa dei rifiuti.

Relazione finale della Commissione d’inchiesta rifiuti

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