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Lombardia, ‘ImpresAperta’ in Commissione Attività Produttive



Cattaneo: ‘Mettere in campo nuovi strumenti legislativi per rendere salario netto più competitivo’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

È stato presentato questa mattina, 14 settembre, in Commissione Attività Produttive il progetto ‘ImpresAperta’, un’iniziativa promossa da Confartigianato Varese con l’obiettivo di sperimentare una nuova forma di dialogo, confronto e reciproca conoscenza tra aziende e istituzioni.
Nel corso dell’audizione, presieduta da Pietro Foroni, Lega Nord, sono state presentate le criticità e le proposte emerse in occasione delle visite aziendali organizzate la scorsa primavera da Confartigianato Varese, condotte alla presenza del Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo presso la Tintoria Filati Maino di Busto Arsizio, la Bbr Models di Saronno e la Ratti Luino Srl di Cassano Valcuvia.

Nel ringraziare Confartigianato Varese per avere promosso questa iniziativa, il Presidente Cattaneo ha sottolineato che

la disponibilità al confronto e all’ascolto diretto con il territorio per accorciare le distanze tra cittadini e istituzioni sia sempre stato un carattere distintivo di questa legislatura.

Entrando nel merito, Raffaele Cattaneo ha evidenziato come

da questo progetto emergono proposte interessanti per le quali occorre ora mettere in campo strumenti legislativi specifici, in particolare in materia fiscale per rendere il salario netto dei lavoratori più competitivo con quello del vicino Canton Ticino.

Sarà utile predisporre una apposita proposta di legge affinché, nell’ambito del confronto già in essere a livello europeo sugli accordi transfrontalieri, possa trovare attuazione la proposta emersa sul dumping salariale.

Altro tema di grande attualità è quello della formazione, per la quale esistono già strumenti legislativi regionali che possono essere meglio finalizzati a sostenere i costi e gli investimenti formativi delle imprese artigiane.

Ultimo punto sollevato dal Presidente del Consiglio regionale è stato quello della semplificazione.

Ogni anno il Consiglio regionale discute e approva una legge di semplificazione per facilitare i processi di snellimento burocratico: sarebbe utile avere dalle imprese e dalle associazioni di categoria indicazioni precise su dove intervenire chirurgicamente per facilitare la semplificazione delle procedure.

Il progetto ‘ImpresAperta’ ha preso spunto da un confronto tra il Presidente Cattaneo, i vertici di Confartigianato varesini e le aziende coinvolte con l’obiettivo di mettere a fuoco i punti di forza e di debolezza di un territorio dove il settore manifatturiero ha giocato un ruolo dominante.

Erano presenti in audizione il Presidente di Confartigianato Varese Davide Galli, il Direttore generale di Confartigianato Varese Mauro Colombo e gli imprenditori coinvolti nel progetto ‘ImpresAperta’.

Ha detto il Presidente della Commissione Pietro Foroni:

Un progetto interessante che evidenzia la grande rilevanza dell’avvicinare politica e mondo delle imprese. Le problematiche emerse durante l’audizione di oggi con le imprese di Varese sono in parte riconducibili anche ad altri territori lombardi.

È necessario che vi sia sempre un confronto diretto e costante tra imprenditori e lavoratori, fondamentale per comprendere sia la situazione economica che le esigenze del mondo del lavoro.

La Regione Lombardia ha già messo in campo delle misure mirate e specifiche, anche relativamente al problema della formazione professionale. Il dialogo risulta quindi uno strumento molto importante anche per valutare la concretezza della realizzazione delle misure stesse.

L’originalità di ‘ImpresAperta’ consiste nel trasformare una visita in azienda in proposte concrete da sottoporre al livello politico e istituzionale interessato all’iniziativa, con l’obiettivo principale di rafforzare i canali di comunicazione indirizzati alle imprese per informarle tempestivamente dei finanziamenti messi a disposizione da Regione Lombardia e facilitarne l’accesso attraverso un continuo impegno nell’ottica della semplificazione.

Altri temi e problematiche affrontate riguardano una legislazione del lavoro poco flessibile e spesso obsoleta; l’alto costo del lavoro; l’elevata tassazione e burocratizzazione; la lentezza nelle risposte da parte di enti e istituzioni.

Particolare attenzione sarà posta sul rischio di desertificazione economica dell’area del Luinese e della Valcuvia, dovuta soprattutto alle forti difficoltà logistiche, complici strade di non facile percorribilità e talvolta addirittura inaccessibili ai mezzi di trasporto pesanti, con ricadute stimate nell’ordine del 10-15%.

Senza tralasciare che la concorrenza con il Canton Ticino e con gli stipendi che le attività economiche d’oltreconfine riescono a offrire ai giovani e ai professionisti del territorio producono una sorta di “dumping” salariale che, negli anni, ha reso sempre più complicato il mantenimento di tecnici e operatori all’interno delle imprese locali in particolare nel comparto meccanico.

Tra le possibili soluzioni e azioni che Confartigianato Varese presenta nel progetto ‘ImpresAperta’, viene evidenziata la necessità di agire sul reddito netto, adottando un regime fiscale incentivante per i lavoratori che risiedono in Italia e sono occupati in aziende italiane con sede produttiva entro una certa distanza dal confine.

In tal caso solo una parte del reddito del lavoratore contribuirà alla formazione della sua tassazione, generando per differenza un aumento del suo netto, tale da pareggiare quello equiparabile in Svizzera.

Il lavoratore potrà usufruire del beneficio fiscale per la durata di 5 anni e il suo reddito di lavoro dipendente concorrerà alla formazione della base imponibile in una misura iniziale massima del 70 per cento, fino al 50% alla fine del quinquennio.

Viene sottolineata infine la necessità di attivare, in partnership con gli istituti del territorio, vere e proprie “scuole ad alta specializzazione tecnologica” destinate a rispondere alla domanda delle imprese manifatturiere del Luinese, con particolare riferimento al settore della meccanica, e l’avvio di percorsi di specializzazione per il rilascio di attestati di competenza, realizzati da VersioneBeta, con il sostegno dei Fondi interprofessionali, utilizzando docenze provenienti dalle stesse imprese.

Durante l’audizione è intervenuta la Consigliera Paola Macchi, M5Stelle, che ha sottolineato la necessità di rendere partecipi del progetto la Commissione speciale per i rapporti con la Confederazione elvetica e la Commissione Cultura, Istruzione e Formazione, coinvolgendo anche agli altri territori provinciali di confine.

Carlo Malvezzi, Forza Italia, ha sottolineato la necessità di far conoscere meglio gli strumenti che oggi Regione Lombardia mette già a disposizione a sostegno delle imprese artigiane, mentre Enrico Brambilla, PD, ha evidenziato

la necessità di una attenzione legislativa regionale più mirata alle imprese artigiane, magari ripristinando anche una delega assessorile specifica per l’artigianato come già avvenuto in alcune passate legislature.

Ulteriori contributi sono stati portati infine dai Consiglieri Donatella Martinazzoli, Lega Nord, Luca Gaffuri, PD, e Daniela Mainini, Patto Civico. Era presente anche il Consigliere varesino Alessandro Alfieri, PD.

Foto di Lombardia Quotidiano

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