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Lombardia, gestione rifiuti: insediata Commissione regionale inchiesta

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Insediamento Commissione d'inchiesta


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Eletto Presidente Niccolò Carretta

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Si è insediata questo pomeriggio del 27 marzo a Palazzo Pirelli la ‘Commissione di inchiesta sul sistema di gestione dei rifiuti in Lombardia’.

Presidente è stato eletto con 75 voti a favore e 1 astenuto Niccolò Carretta, Lombardi Civici Europeisti: completano l’Ufficio di Presidenza della Commissione Riccardo Pase, Lega, eletto con funzioni di Vicepresidente e Massimo De Rosa, M5Stelle, in qualità di Consigliere Segretario.

La Commissione è composta anche dai Consiglieri Marco Alparone, Forza Italia, Franco Lucente, FdI, Luca Del Gobbo, NcI, Giacomo Cosentino Basaglia, Lombardia Ideale – Fontana Presidente, Manfredi Palmeri, Energie per l’Italia, Viviana Beccalossi, Gruppo Misto, Pietro Bussolati, Antonella Forattini e Giuseppe Villani, Partito Democratico, Marco Degli Angeli, M5Stelle e Michele Usuelli, +Europa: dovrà concludere i propri lavori entro 180 giorni e presentare una relazione finale da discutere in una seduta di Consiglio regionale.

Ha sottolineato il Presidente del Consiglio Alessandro Fermi, presiedendo l’insediamento della Commissione:

In questa legislatura il Consiglio regionale ha posto tra le sue priorità quella della gestione dei rifiuti, con particolare attenzione alla sicurezza e al potenziamento dei controlli sugli impianti di smaltimento e sulle discariche, e la Commissione di inchiesta sul sistema di gestione dei rifiuti in Lombardia che abbiamo insediato oggi e che, nello svolgimento del proprio lavoro, sarà chiamata a cercare di approfondire e fare luce anche su casi come quello che si è verificato lunedì a Mariano Comense (CO), ne è esempio e testimonianza concreta.

Ricordo che su questi temi già avevamo approvato lo scorso mese di novembre anche lo svolgimento di una specifica indagine conoscitiva sullo stoccaggio e il traffico illecito di rifiuti, facente capo alla Commissione Antimafia con l’obiettivo di prevenire eventuali episodi di natura dolosa o in qualche modo legati alla criminalità organizzata.

Ha detto il neo Presidente Niccolò Carretta:

Per me è un ruolo di grande responsabilità, soprattutto a 27 anni, per cui ringrazio della fiducia tutti i Consiglieri di maggioranza e minoranza.

Lo svolgerò con serietà, imparzialità e coinvolgendo tutta la Commissione a partire dal suo Ufficio di Presidenza.

Abbiamo il compito, in sei mesi, di tracciare un quadro completo utile a migliorare il sistema della gestione dei rifiuti da un punto di vista economico e ambientale, ma anche di legalità, vista l’emergenza roghi.

Sarà fondamentale la collaborazione approfondita e discreta con tutti gli attori coinvolti.

Ha commentato Riccardo Pase:

La mia elezione a Vicepresidente è la dimostrazione di come il lavoro di questa Commissione sarà svolto in stretta sinergia con la Commissione Ambiente da me presieduta, permettendoci di condividere al meglio informazioni e strumenti e, quindi, di finalizzare in modo sicuramente più puntuale ed efficace il percorso e il lavoro da svolgere.

La nuova Commissione d’inchiesta nello svolgimento del proprio lavoro si dovrà occupare nello specifico dei seguenti ambiti: analisi dei modelli e flussi di gestione dei rifiuti al fine di valutare possibili aspetti di miglioramento nella pianificazione e gestione del ciclo dei rifiuti; analisi dei flussi di rifiuti urbani e decadenti dall’urbano sul territorio nazionale e regionale alla luce del principio di prossimità; acquisizione di dati, documenti e relazioni, da parte dei soggetti coinvolti, sul sistema di gestione dei rifiuti nel territorio lombardo, in particolare relativamente alle variazioni tariffarie che sono intervenute negli ultimi anni; verifica circa la sussistenza di una eventuale relazione tra l’innalzamento dei costi di smaltimento, i flussi di rifiuti extraregionali ed il fenomeno degli incendi; lo svolgimento a fini conoscitivi di sopralluoghi presso impianti di gestione dei rifiuti; la formulazione di proposte per meglio coordinare le attività e le competenze di Regione Lombardia, degli enti locali e degli organi di controllo.

L’istituzione della Commissione era stata sollecitata nella seduta del Consiglio regionale del 23 ottobre scorso, a seguito dell’approvazione della mozione concernente l’incendio nel capannone di I.P.B. SRL di via Chiasserini a Quarto Oggiaro (MI): su proposta di Viviana Beccalossi, nell’occasione il Consiglio regionale si era impegnato a istituire originariamente una Commissione speciale ‘Rifiuti’ con l’obiettivo di conoscere e approfondire il tema, al fine di meglio coordinare le attività e le competenze di Regione Lombardia, degli enti locali e degli organi di controllo.

Successivamente l’Ufficio di Presidenza del Consiglio ha stabilito di portare all’attenzione della Conferenza dei Capigruppo la valutazione circa l’istituzione di una Commissione d’inchiesta ai sensi dell’articolo 19 dello Statuto d’Autonomia della Lombardia e dell’articolo 52 del Regolamento generale, proposta accolta dalla stessa Conferenza nella riunione dell’8 gennaio.

L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale lo scorso mese di novembre aveva accolto anche la richiesta della Commissione speciale Antimafia di poter svolgere una indagine conoscitiva ‘sullo stoccaggio e il traffico illecito di rifiuti, con riferimento all’aumento dei casi di incendi e particolare attenzione alla presenza delle organizzazioni mafiose’.

Nel rispetto di quanto contenuto nell’art. 20 dello Statuto d’Autonomia e nell’art. 42 del Regolamento generale del Consiglio regionale:

Le Commissioni svolgono indagini conoscitive per acquisire notizie e documenti di interesse per l’attività del Consiglio regionale e, a tal fine, procedono all’audizione e alla consultazione di tutti i soggetti che possono fornire elementi utili all’attività di indagine e predispongono un programma organizzativo e finanziario da sottoporre all’approvazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio.

Compiuta l’indagine, la Commissione approva un documento conclusivo o nomina un proprio relatore in Consiglio.

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