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Lombardia, Garante regionale tutela vittime reato: ok da Commissione

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Commissione 'Affari istituzionali' Lombardia


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La relatrice Beccalossi: ‘Lombardia prima regione italiana a istituire questa figura’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Via libera all’unanimità questo pomeriggio in Commissione ‘Affari istituzionali’ al progetto di legge per l’istituzione del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato, di cui è prima firmataria e relatrice Viviana Beccalossi, Gruppo Misto, e che è stato sottoscritto da numerosi altri Consiglieri regionali di vari gruppi consiliari.

Ha spiegato la Beccalossi:

La Lombardia sarà la prima regione italiana ad avere questa figura. Questo progetto di legge parte da un presupposto semplice: paradossalmente e sempre più spesso, i colpevoli di reato godono di diritti e benefici a loro tutela, mentre le vittime vengono lasciate sole ad affrontare la loro battaglia per chiedere giustizia, fino ad arrivare ai casi più gravi nei quali talvolta chi si difende finisce addirittura per essere messo sotto accusa, con un inaccettabile scambio di ruolo tra la vittima e il carnefice.

Sono molto soddisfatta per la condivisione unanime emersa oggi in Commissione perché rafforza sicuramente il ruolo e l’autorevolezza di questa figura conferendole un grande valore istituzionale.

Soddisfazione per l’unanimità del voto anche da parte della Presidente della Commissione Alessandra Cappellari, Lega, che ha auspicato come

su temi che interessano la tutela dei cittadini ci possa sempre essere piena e trasversale condivisione, con un approccio il più possibile costruttivo e bipartisan come avvenuto in questo caso.

Il provvedimento approvato prevede che il Garante possa offrire assistenza gratuita per fornire informazioni sui tempi e i modi per presentare denuncia e querela, per ricevere assistenza psicologica, sociosanitaria e legale: può, inoltre, promuovere specifiche iniziative di formazione e aggiornamento degli operatori dei servizi sociali e della polizia locale e avviare campagne e attività informative sul territorio anche tramite i servizi sociali dei Comuni e le associazioni territoriali preposte.

Il Garante viene eletto dal Consiglio regionale con le stesse modalità previste per il Difensore regionale e dura in carica cinque anni; può essere rieletto una sola volta. Percepisce una indennità di carica pari al 20% di quella spettante ai Consiglieri regionali e per l’espletamento delle proprie attività può avvalersi delle strutture già esistenti all’interno di Giunta, Consiglio o altri enti del sistema regionale, in base alle disposizioni dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e concordate con gli stessi enti di riferimento.

Per svolgere la propria attività, potrà contare su un budget annuo di 75mila euro, cifra frutto di una mediazione tra l’iniziale proposta di 50mila euro e la richiesta emendativa del Partito Democratico presentata da Maria Rozza di portarlo a 100mila.

Ha sottolineato Maria Rozza:

Abbiamo svolto insieme un lavoro serio e positivo e un ringraziamento va alla relatrice Beccalossi e a tutta la Commissione per la sensibilità e l’attenzione dimostrata. Quella del garante è una figura importante che sarà supportata da una rete multidisciplinare che coinvolgerà e coordinerà tutte le realtà già attive sul territorio.

Apprezzamento, condivisione e soddisfazione sono stati espressi anche negli interventi del Consigliere Segretario Dario Violi, M5Stelle, Francesca Ceruti, Lega, Marco Alparone, Forza Italia, e Niccolò Carretta, Lombardi Civici Europeisti.

Il voto finale in Aula del provvedimento è previsto per la seduta di Consiglio regionale calendarizzata per mercoledì 28 novembre.

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