Più fondi a disposizione attività del Comitato e premi a favore di studenti e ricercatori
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.
Cresce del 50% il budget per valutare le politiche regionali, a disposizione del Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione, l’organismo consiliare che ha funzioni di controllo sull’attuazione delle leggi e di valutazione degli effetti delle politiche regionali.
L’annuncio è stato dato oggi 17 gennaio durante la seduta, dalla Presidente Barbara Mazzali, FdI, che ha espresso grande soddisfazione per la variazione da €100.000 ad €150.000 all’anno, per il prossimo triennio.
Ha detto la Presidente Barbara Mazzali:
L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia ha accolto le nostre sollecitazioni e ha potenziato le nostre attività che sono tra le più innovative per le Assemblee regionali.
La nuova dotazione finanziaria è stata resa effettiva con l’impegno di tutti i componenti del Comitato, che personalmente ringrazio.
Oltre a Niccolò Carretta, Lombardi Civici Europeisti, Vicepresidente CPCV, fanno parte dell’organismo il Vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia, Carlo Borghetti, PD e i Consiglieri regionali Gabriele Barucco, Forza Italia, Marco Degli Angeli, Movimento 5 Stelle, Manfredi Palmeri, EPI, Simona Pedrazzi, Lega, e Michele Usuelli, + Europa.
Le maggiori risorse saranno destinate a incrementare le iniziative di valutazione delle politiche regionali per verificarne i risultati e gli effetti per i cittadini lombardi.
Saranno anche in parte destinate a incentivare l’interesse di giovani studenti e ricercatori verso la valutazione delle politiche regionali con premi e riconoscimenti ai più meritevoli.
Soddisfatto anche il Vicepresidente del CPCV, Niccolò Carretta che ha sottolineato che:
le maggiori risorse finanziarie ci permetteranno di sviluppare l’attività e rivolgere l’attenzione del Comitato a uno spettro più ampio di interventi facendo crescere la possibilità di renderli sempre più efficaci per le esigenze dei cittadini lombardi.
Ora si può avviare un percorso, che auspichiamo virtuoso, di collaborazione con le Università.
