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Lombardia, Consiglio: ultime mozioni approvate in seduta 4 dicembre

Palazzo Pirelli


Fondo di solidarietà comunale, depurazione sponda bresciana Lago di Garda e consorzio di bonifica DUNAS

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

La seduta di Consiglio regionale si è chiusa con la discussione delle ultime mozioni all’ordine del giorno.

Rimodulazione Fondo di solidarietà comunale
L’ormai annosa questione legata alla rimodulazione del Fondo di Solidarietà Comunale è stata oggetto di una mozione proposta dal Consigliere Paolo Franco, Forza Italia, e approvata all’unanimità.
Il Fondo di Solidarietà Comunale è lo strumento, introdotto dallo Governo nazionale nel 2013, attraverso il quale vengono prelevate quote dai versamenti IMU che vengono poi ridistribuite con criteri e modalità stabilite annualmente dal Ministero competente.

Ha evidenziato Paolo Franco:

Criteri che spesso penalizzano in particolare i Comuni virtuosi, che notoriamente sono nel Nord Italia. Non è tollerabile che i proprietari di immobili, terreni e fabbricati vadano a pagare una finta imposta comunale che, in realtà, vede invece gran parte del suo gettito destinata a Roma.

Emerge infatti, come evidenziato nella mozione, che ci sono diversi Comuni con un saldo negativo, ovvero dove i proprietari di immobili soggetti al pagamento di IMU pagano più di quanto riceve poi indietro il proprio Comune.

Di qui, quindi, l’impegno di Regione Lombardia contenuto nella mozione ad adoperarsi

presso il Governo per rivedere totalmente i criteri, perché è intollerabile avere dei Comuni con un saldo negativo. L’ideale, applicando alla lettera il federalismo fiscale e nell’ottica dell’autonomia regionale sarebbe permettere ai Comuni di incassare direttamente e totalmente il gettito IMU.

Da qui l’invito a intervenire presso il Governo per rimodulare i criteri e mantenere maggiori risorse sul territorio comunale.

Progetto depurazione sponda bresciana Lago di Garda
Intorno a metà gennaio si terranno le prime riunioni con i Sindaci del Lago di Garda, del bacino del fiume Chiese e con i referenti degli ATO di questi territori, sul tema della depurazione delle acque e del collettamento idrico di queste aree. Lo ha affermato l’Assessore al Territorio, Pietro Foroni, dopo che in Consiglio regionale erano state presentate tre mozioni sull’argomento.

Il tema è d’attualità da diversi anni e la localizzazione degli impianti che dovrebbero depurare l’area non è ancora stata decisa. Esiste al proposito uno studio commissionato all’Università di Brescia, le cui conclusioni non sono però ancora a disposizione degli Enti locali.

In tutte le mozioni che erano state presentate, d’iniziativa, rispettivamente, dei Gruppi M5S, Lega, FI, mentre il PD ha ricordato di avere presentato a sua volta un documento sull’argomento, lo scorso anno, ricorre la richiesta di un confronto con i territori e della creazione di una “regia” comune per giungere ad un progetto condiviso. In ragione dell’impegno dell’Assessore ad avviare i tavoli già a gennaio, le mozioni sono state quindi ritirate.

Consorzio bonifica DUNAS
Rinviata in Commissione per maggiori approfondimenti, finalizzati a individuare una soluzione condivisa, la mozione, primo firmatario Marco Degli Angeli del gruppo M5S, che impegna Regione Lombardia ad annullare il piano di classificazione del consorzio di Bonifica DUNAS

che individua come territori oggetto di bonifica anche quelli dove da secoli non si è mai fatta e attualmente non necessita

e chiede che il consorzio DUNAS, nato nel 2012 dall’unione dei tre consorzi Dugali, Naviglio e Adda Serio, riveda il Piano comprensoriale di Bonifica del giugno 2018.
La mozione chiede anche di tenere conto della conformazione e vocazione dei territori con particolare riferimento all’ampia fascia di territorio che va dall’Adda all’Oglio per una profondità nord-sud di circa 15 chilometri, caratterizzata da fontanili e sorgive realizzati in epoche antichissime per la captazione delle acque a scopo irriguo. Si chiede, infine, che il consorzio DUNAS elabori e adotti un nuovo piano di classificazione degli immobili.

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