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Lombardia, Consiglio regionale. Discorso Fontana: il dibattito in Aula

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Giunta UPD Lombardia foto Lombardia Quotidiano


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Le posizioni dei Gruppi consiliari

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Una Lombardia veloce, semplice, intraprendente, aperta all’innovazione e capace di cogliere prima di tutto i bisogni dei lombardi. E che guarda all’autonomia per esercitare al meglio le proprie funzioni consapevole di affrontare questa stagione costituente con l’intero sistema lombardo attraverso il confronto e la condivisione dei Sindaci, del mondo del lavoro e dell’impresa e della cultura.

Sono questi i punti salienti dell’intervento che stamattina, 10 aprile, il Presidente della Regione Attilio Fontana ha tracciato nella seduta di Consiglio regionale nella quale ha illustrato il Programma di Governo per questa XI legislatura, ai sensi di quanto previsto dalla Statuto d’autonomia.

Dopo l’intervento del Presidente Fontana, si è aperto il dibattito in Aula con l’intervento di numerosi Consiglieri regionali. Di seguito, in sintesi, le posizioni espresse dai capigruppo consiliari.

Ha evidenziato Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia:

I cinque anni che ci aspettano saranno una bella sfida e dovranno caratterizzarsi all’insegna di un grande lavoro di squadra. Abbiamo una grande responsabilità che è quella di mantenere la competitività di una Regione che negli anni ha dimostrato grandi qualità amministrative.

Dobbiamo in particolare seguire la logica della semplificazione, difendere i nostri sindaci e le nostre imprese. Migliorare la sicurezza da tutti i punti si vista: sui luoghi di lavoro ma anche nelle scuole e nelle residenze sanitarie. Dobbiamo combattere l’illegalità e l’abusivismo e aiutare gli anziani, le famiglie e i giovani.

Ha affermato Roberto Anelli, Lega Nord:

Se qualcuno in quest’Aula si è definito l’ago della bilancia nella determinazione delle politiche regionali ebbene, noi allora siamo la bilancia. Cercheremo un confronto improntato al rispetto reciproco anche con le minoranze – e le definisco proprio così e non opposizioni – perché sugli atti amministrativi che andremo a discutere dialogheremo con tutti, pur consapevoli delle dovute e ovvie differenze nell’analisi politica dei contenuti.

Abbiamo apprezzato il Programma presentato oggi dal Governatore Fontana, da cui emerge chiara quella concretezza tipica di chi ha prestato servizio per la collettività ricoprendo il ruolo di sindaco, oltre che del buon padre di famiglia.

Ha detto Giorgio Gori, che è intervenuto a nome sia del PD che della Lista Gori:

Come opposizione porremo problemi concreti e svolgeremo il nostro ruolo con coraggio, tenacia e determinazione senza preconcetti e ideologie. La nostra priorità è il bene dei cittadini e la crescita di questa Regione. Non condividiamo l’opinione del Presidente Fontana che afferma che tutto va bene.
I problemi ci sono e sono molto presenti ai nostri cittadini, che chiedono ben altro impegno e non semplicemente un’affermazione di continuità.

Nel suo intervento in Aula Gori non ha risparmiato critiche alla composizione della giunta da parte di Fontana:

Sia per il grave vulnus legato all’esigua presenza di donne sia per la totale prevalenza di logiche di partito e di scontri interni sulla selezione dei profili e delle competenze che dimostrano la limitata autonomia del suo ruolo.

Dario Violi, M5S, ha sottolineato come

Ci si sarebbe aspettato di più dal programma illustrato dal Presidente Fontana soprattutto in termini di visione strategica di largo respiro.

Violi ha sottolineato come siano state scisse alcune deleghe, politiche sociali e sanità, commercio e turismo, per esempio, di cui nella scorsa legislatura era iniziato un utile percorso di accorpamento. Quindi ha ricordato quelle che, a parere del suo gruppo, sono delle carenze nel programma di Giunta, quali il mancato riferimento esplicito a politiche anti corruzione e lo scarso rispetto del principio di pari opportunità nella rappresentanza.

Violi ha poi indicato quelle che a suo parere dovrebbero essere le priorità: un lavoro ad ampio raggio sul tema dell’autonomia; sostegno alle imprese, con semplificazione e accesso al credito; politiche sociali, con riconoscimento del terzo settore; riformulazione del progetto cronicità, che ora standardizza le cure e ospedalizza i pazienti; impulso al trasporto pubblico locale con l’obiettivo di ammodernare il materiale rotabile e raddoppiare le linee; valorizzazione della montagna e migliore utilizzo dei fondi europei.

Ha concluso Violi:

Saremo alleati leali nelle politiche per lo sviluppo della Regione ma non arretreremo di un millimetro nell’opporci, se vedremo che lo scopo è perseguire interessi di parte.

Secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia Franco Lucente:

È importante e fondamentale guardare con attenzione al futuro degli Enti locali coinvolgendoli direttamente nei processi decisionali e ascoltando i territori in tutte le loro articolazioni.

Lucente ha posto l’accento in particolare sul tema della sicurezza “con una particolare attenzione a quelle persone che oggi vivono clandestinamente sul nostro territorio”, sottolineando a tal riguardo la necessità di una programmazione più corretta e mirata del fenomeno migratorio.

Ha esordito Luca Del Gobbo, capogruppo di Noi con l’Italia:

Il Presidente Fontana ci ha dato oggi una visione molto chiara della nostra Regione indicandola come un modello di riferimento anche per la crescita di altre Regioni.

Del Gobbo ha ricordato il compito del federalismo differenziato e l’assunzione di responsabilità necessaria per raggiungere un’autonomia vera e piena.

Abbiamo bisogno di un sistema che possa permettere alle Regioni virtuose, anche a risorse invariate, di rispondere ai bisogni dei cittadino

ha sottolineato, citando ad esempio l’assunzione di nuovo personale medico e paramedico negli ospedali pubblici, oppure la ristrutturazione degli edifici scolastici.

Del Gobbo ha quindi ricordato la necessità di sostenere le imprese lombarde, che hanno già avviato una serie di processi di innovazione, anche attraverso gli accordi per la competitività, di valorizzare la famiglia quale soggetto che costituisce nucleo fondante della società e di dare impulso alle politiche ambientali.

Dobbiamo dimostrare che la Lombardia può liberare energie che vengono sia dalle istituzioni che dalla società civile e rafforzare un modello che può essere esportato anche a Roma e cambiare le sorti del nostro Paese.

Secondo Manfredi Palmeri, Energie per la Lombardia:

Il programma di governo ricalca quello elettorale ed è un percorso coerente lungo il quale vogliamo proseguire. La Regione deve fare da regia tra le varie realtà territoriali, ma è importante anche guardare all’Europa e alle politiche che hanno ricadute sulla nostra comunità, così come a quelle destinate a migliorare l’attrattività dei sistemi produttivi, economici e culturali della nostra regione. Bisogna sicuramente avere i piedi per terra, ma con la testa rivolta alla realtà internazionale in una logica e in una prospettiva di ampio respiro.

Per Giacomo Cosentino, Fontana Presidente:

Questo è un momento storico significativo, segnato dalla battaglia per l’autonomia e dall’elezione di un Presidente della Regione, Attilio Fontana, molto legato ai territori e in grado di comprendere le esigenze dei lombardi.

Spirito di comunità, altruismo, famiglia e radici cristiane: questi i valori citati dal Presidente del Gruppo “Fontana Presidente”, che ha ricordato la necessità di difendere il valore dei nostri saperi e della nostra manodopera e di adoperarsi per la lotta all’immigrazione clandestina.

Ha concluso Cosentino:

È iniziata un’era in cui la Lombardia crescerà ancora e prima di tutto verranno gli interessi degli italiani e di chi rispetta le nostre identità.

Ha affermato Viviana Beccalossi, Gruppo Misto:

Confermo il mio appoggio al programma di governo e a questa maggioranza. In questo Consiglio ci sono tanti sindaci e questo è segno di concretezza perché sanno rappresentare la voce dei territori. Il risultato elettorale in Lombardia testimonia il buon governo delle Giunte precedenti.

Allo stesso tempo apprezzo le novità programmatiche come l’istituzione di Assessorati specifici per l’Autonomia e per la Montagna e le nuove deleghe assessorili che combinano agricoltura-cibo e ambiente-clima.

Foto Lombardia Quotidiano

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