A Palazzo Pirelli approvato documento sull’Europa
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.
Un’Europa forte e integrata costituisce la condizione insostituibile di sicurezza politica, economica e sociale dei suoi Stati.
Tuttavia, di fronte ad un contesto mondiale che sta cambiando drammaticamente, l’UE deve adattare la sua struttura e le sue politiche.
È questo uno dei primi passaggi del documento sull’Europa approvato questa mattina 14 giugno a Palazzo Pirelli nel corso della riunione della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome, a cui hanno preso parte, oltre al Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi, il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti, dell’Abruzzo Lorenzo Sospiri, della Basilicata Carmine Cicala, delle Marche Antonio Mastrovincenzo, della Valle d’Aosta Emily Rini, del Piemonte Antonino Boeti, del Trentino Alto Adige Roberto Paccher e i Vicepresidenti dei Consigli regionali di Lazio ed Emilia Romagna Devid Porrello e Fabio Rainieri.
Il documento della Conferenza sull’Europa traccia alcuni obiettivi e pone sul tavolo alcune considerazioni sul futuro dell’Europa dopo le recenti elezioni europee, insistendo in particolare sulla necessità di un sempre maggiore coinvolgimento delle Regioni e dei loro organismi nelle decisioni assunte in sede europea, per favorire così una partecipazione più diretta degli enti locali a processi decisionali che da Bruxelles hanno poi ricadute dirette sui territori.
In particolare viene posta attenzione sulla necessità di finanziare, sostenere e sviluppare maggiormente le politiche di coesione nei programmi UE, con particolare riguardo a settori come le infrastrutture, lo sviluppo del capitale umano, la ricerca e l’innovazione.
Una richiesta forte riguarda il ‘rafforzamento’ del ruolo del Comitato delle Regioni, quale:
strumento di liaison tra istituzioni dell’Unione europea, con le quali deve avere la possibilità di collaborare più strettamente, ed ancorarsi ancora di più alle realtà regionali e locali.
La Conferenza ha anche discusso e approvato il protocollo d’intesa della Conferenza con avviso pubblico, che intende sviluppare una maggiore collaborazione finalizzata a promuovere la raccolta e la sistematizzazione di iniziative, progetti e buone prassi amministrative messe in atto dalle Regioni a favore di una maggiore diffusione della cultura della legalità.
Altre finalità del protocollo sono lo svolgimento di attività di studio e di ricerca sulle modalità attraverso le quali si sviluppano la corruzione e le infiltrazioni mafiose nella Pubblica Amministrazione e l’individuazione di possibili misure legislative e organizzative idonee a prevenire e a contrastare ulteriormente tali fenomeni.
Attenzione particolare sarà dedicata a migliorare e incrementare l’utilizzo per finalità istituzionali, sociali e produttive di beni e aziende confiscate alla criminalità organizzata; a individuare nuove misure di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico; a prevenire e combattere fenomeni come il caporalato e l’usura e lo sviluppo di ecomafie sui territori; a coinvolgere sempre di più i giovani, le scuole, le Università e il mondo del lavoro in iniziative pubbliche finalizzate a promuovere la trasparenza della Pubblica Amministrazione e la cultura della legalità nelle istituzioni e nei cittadini.
L’Assemblea plenaria della Conferenza tenutasi questa mattina a Milano nella sede del Consiglio regionale, precede l’importante convegno nazionale sul tema ‘Dalla ricerca CENSIS sul regionalismo all’autonomia differenziata: cosa cambia per i Comuni? Quale contributo possono dare?’, in programma questo pomeriggio alle ore 17:30 a Cernobbio (CO) in Villa Erba e che coinciderà con la presentazione della ricerca CENSIS sul ruolo della dimensione regionale nell’evoluzione del mosaico territoriale italiano.
L’appuntamento, voluto e promosso dal Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi, vedrà gli interventi del Presidente del CENSIS Giuseppe De Rita e del Professore Enzo Balboni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, introdotti dal Vicecoordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome Roberto Ciambetti.
Seguirà una tavola rotonda che coinvolgerà, oltre al Presidente Fermi, il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il Presidente di ANCI Lombardia Virginio Brivio, il Presidente dell’Unione delle Province Lombarde Vittorio Poma e il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Massimo Garavaglia.
All’evento parteciperanno numerosi Sindaci del territorio e i massimi rappresentanti delle principali Istituzioni e associazioni di categoria territoriali.
Spiega il Presidente Alessandro Fermi:
In accordo con la stessa Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome abbiamo voluto organizzare a Cernobbio un seminario di approfondimento destinato a enti locali e stakeholders lombardi che, prendendo spunto dagli esiti del rapporto Censis, vuole approfondire e riflettere sul percorso del regionalismo e sul nuovo ruolo che i Comuni e territori avranno, nonché sul contributo che gli stessi potranno dare.
Particolare attenzione sarà riservata alle possibili iniziative legislative e agli strumenti da mettere in campo a sostegno dei Sindaci, in particolare quelli dei piccoli Comuni, chiedendo anche al parlamento nazionale interventi concreti per valorizzarne il ruolo nell’ottica di una maggiore tutela delle comunità locali e delle relative amministrazioni pubbliche, in questi ultimi anni chiamate ad affrontare problematiche e complicazioni normative sempre maggiori e spesso penalizzanti.
Il seminario vedrà il coinvolgimento di ANCI Lombardia, con cui il Consiglio regionale ha sottoscritto un protocollo di collaborazione nel novembre 2018.
All’iniziativa comasca farà seguito, nell’ambito del protocollo di collaborazione siglato con l’ANCI, un tour nelle Province lombarde che vuole essere soprattutto occasione di ascolto e confronto con il territorio sulle problematiche e il ruolo degli enti locali oggi e su quanto l’Istituzione regionale può e deve fare in un’ottica di interazione e supporto.