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Lombardia: in Commissione Ambiente casi impianti di Brescia e Parona

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Interrogazioni su VIA per azienda di Sarezzo (BS) e smaltimento rifiuti sanitari

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

La Commissione Ambiente presieduta da Luca Marsico, FI, alla presenza dell’Assessore regionale Claudia Terzi, ha tenuto un’audizione con ARPA, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, e il presidente di A2A Ambiente, Fulvio Roncari in merito all’attività degli impianti di incenerimento di Parona (PV) e Brescia, con particolare riferimento ai controlli su tipologie, caratteristiche e quantitativi dei rifiuti conferiti nei singoli impianti.
L’incontro è stato richiesto dai consiglieri Fabio Rolfi e Silvia Piani, Lega Nord, dopo l’esito di un’indagine dei Carabinieri del Noe di Milano coordinata dalla Procura della Repubblica di Brescia su un traffico illecito di rifiuti tra Campania e Lombardia, che ha portato all’arresto di due persone e all’emissione di una trentina di avvisi di garanzia distribuiti sull’intero territorio nazionale.

Il presidente di A2A Ambiente, nel corso dell’audizione, ha confermato la notifica di un’informazione di garanzia a carico di un proprio dipendente, precisando inoltre che al momento nulla è stato notificato all’azienda o a lui personalmente in qualità di legale rappresentante della società.

Le modalità di controllo sui mezzi in arrivo negli impianti e l’autorizzazione all’ingresso per lo scarico dei materiali, è stato detto da A2A, seguono protocolli codificati e omogenei sul territorio regionale.

Ha aggiunto l’Assessore:

Non ci sono elementi per controlli straordinari. ARPA verifica periodicamente la conformità delle varie fasi dell’attività con controlli cadenzati sugli impianti di tutta la regione.

L’impianto di Brescia, secondo i dati riferiti da ARPA, lavora ogni anno oltre 686 mila tonnellate di rifiuti di cui circa 220.000 sono rifiuti urbani trattati, cioè già preparati per essere bruciati. Di questi 35.000 tonnellate provengono da Campania e Lazio.

L’impianto di Parona, in Lomellina, lavora complessivamente 284 mila tonnellate/anno di cui 114.000 sono rifiuti urbani trattati. Anche in questo caso circa 35.000 tonnellate provengono da Campania e Lazio.

Interrogazioni
La seduta di Commissione è poi proseguita con la risposta dell’Assessore Claudia Terzi a due interrogazioni presentate dai Consiglieri Gian Antonio Girelli e Laura Barzaghi, PD, e dai Consiglieri Gianmarco Corbetta e Gianpietro Maccabiani, M5S.

Sulla prima l’Assessore ha ribadito che dopo la chiusura nel febbraio 2016 e nel marzo 2017 delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale, VIA,

ad oggi non risulta presentata alcuna nuova istanza

avanzata dalla ditta “Sares Green srl” di Sarezzo (BS) per la realizzazione di un impianto di conversione catalitica di sostanze polimeriche da rifiuti speciali.

In merito alla seconda interrogazione sullo smaltimento dei rifiuti sanitari in Lombardia e la raccolta differenziata dei rifiuti nelle aziende sanitarie, per gli aspetti di sua competenza l’Assessore ha risposto che nella nostra regione non esistono impianti dedicati esclusivamente allo smaltimento di rifiuti sanitari a rischio infettivo.

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