Malanchini: ‘Approccio solidaristico tipico delle nostre comunità rurali’
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.
Approvato all’unanimità in Commissione Agricoltura, Montagna, Foreste e Parchi, presieduta dal Consigliere Ruggero Invernizzi, Forza Italia, il parere, redatto dalla Consigliera leghista Federica Epis, sulla proposta di regolamento di attuazione della Legge regionale 35 ‘Disposizione in materia di agricoltura sociale’.
L’agricoltura sociale è un insieme di pratiche, svolte con finalità aggregative, educative o di accompagnamento ad azioni terapeutiche, di riabilitazione e di inclusione sociale e lavorativa di persone in particolari situazioni di svantaggio.
La Legge regionale 35/2017 ha disciplinato l’ambito di attività delle aziende agricole in questo settore, consolidandone e ampliandone le opportunità di occupazione e di reddito, al contempo riconoscendo e promuovendo l’agricoltura sociale quale aspetto della multifunzionalità dell’attività agricola.
Dal punto di vista tecnico, la LR 35 considera le fattorie sociali come le imprese agricole, ex art. 2135 c.c., che svolgono le attività dell’agricoltura sociale e che risultano iscritte al registro delle fattorie sociali.
Il regolamento approvato, riguarda i requisiti e le procedure per l’accreditamento delle fattorie sociali, le modalità per lo svolgimento dell’attività e i relativi obblighi, nonché le modalità di tenuta del registro delle fattorie sociali, i contenuti e le modalità di svolgimento dei corsi di formazione e le modalità di utilizzo del contrassegno identificativo.
Nel corso dell’esame in Commissione, sono stati recepite osservazioni presentate da Coldiretti Lombardia e dal Gruppo PD con i Consiglieri Matteo Piloni, Antonella Forattini, Giuseppe Villani.
Ha commentato il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale Giovanni Malanchini:
Se già la Lombardia è la prima regione agricola d’Italia e l’agricoltura uno dei motori della nostra economia, con l’intervento odierno ci avviamo ad essere ai primi posti in Italia anche per questo approccio sociale che trova le sue radici più profonde nelle forme di solidarietà e del mutuo soccorso che contraddistinguono le comunità rurali della nostra terra.