La Lombardia ha un nuovo organismo di controllo
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.
La Lombardia ha un nuovo organismo di controllo, l’Organismo Regionale per l’Attività di Controllo, che concentra su di sé le funzioni del Comitato dei Controlli, del Comitato regionale per la legalità e la trasparenza dei contratti pubblici e dell’ARAC, l’Agenzia istituita dalla Giunta Maroni.
Rispetto a questi organismi l’ORAC, approvato oggi a maggioranza dal Consiglio regionale con 44 voti favorevoli e 28 contrari, svolgerà funzioni ulteriormente ampliate di controllo, indirizzo e coordinamento, operando in sinergia con la Giunta regionale.
In particolare, vigilerà sulle procedure amministrative, sulla regolarità degli appalti e sulla fase esecutiva dei contratti, verificando
il corretto funzionamento delle strutture organizzative della Giunta regionale e degli enti del sistema regionale.
L’ORAC sarà composto da 11 membri, 9 esterni, di cui 2 indicati dalle minoranze.
Ha spiegato la relatrice Francesca Ceruti, Lega:
L’ORAC opererà in piena autonomia e si autoregolerà, anche attraverso un piano annuale delle attività e a questo proposito è fondamentale l’accesso tempestivo, 15 giorni, agli atti previsto dalla legge.
È stato calcolato che la riduzione a 11 membri – rispetto alle 15 persone che facevano parte dei tre organismi di controllo che vengono sostituiti da ORAC – comporta per l’amministrazione un risparmio annuo di 114.000 euro.
Il dibattito in Aula
Il gruppo M5S ha affermato di condividere il principio di razionalizzazione cui ci si è ispirati, ma ha sottolineato – con l’intervento di Monica Forte, Presidente della Commissione Speciale Antimafia,- che alcune delle funzioni del Comitato regionale per la trasparenza e il controllo degli appalti, quali le azioni di prevenzione delle infiltrazioni mafiose, e il tema dello sviluppo dell’area ex Expo, per esempio, non sono contemplate nell’attività del nuovo organismo. Per questi motivi, oltre che per lo squilibrio nella composizione dell’organismo, a favore dei componenti indicati dalla maggioranza, Forte ha poi annunciato il voto contrario del Gruppo 5Stelle.
Nel corso dei lavori d’Aula sono stati respinti con 43 voti contrari e 30 favorevoli gli emendamenti proposti dal M5S e dal PD con i quali si chiedeva di portare da 2 a 4, su 9, il numero dei componenti designati dalle minoranze.
Ha detto Jacopo Scandella, PD, al proposito:
Il controllo non può essere affidato a chi deve essere controllato. È stato invece approvato l’emendamento presentato da Gianluca Comazzi, capogruppo FI, con il quale si prolunga a 150 giorni, calcolati dalla prima seduta consiliare della legislatura, il termine entro il quale deve essere concluso il procedimento di costituzione dell’organismo.
L’Assessore al Bilancio Davide Caparini ha sottolineato:
l’autonomia e l’indipendenza dell’organismo, a cominciare dai criteri di nomina. I componenti, con professionalità specifiche, saranno infatti suggeriti dall’esecutivo e sottoposti alla valutazione del Consiglio. Avrete modo di verificare la bontà dell’impianto e la capacità assoluta di indipendenza dell’organo che stiamo istituendo.
Anche il PD ha espresso voto contrario.
Ha detto il capogruppo Fabio Pizzul:
Avevamo creduto all’intenzione di semplificare e rendere più efficace la partita dei controlli regionali. Avevamo chiesto però anche indipendenza, per questo organismo, al di là del controllo incrociato, che di fatto si verifica da parte della maggioranza.
Ha detto Viviana Beccalossi, Gruppo Misto, nel dichiarare voto favorevole:
Regione Lombardia è sicuramente una delle regioni più attive a livello nazionale nella lotta alla corruzione, ma vanno intensificate le iniziative in questo senso e specificatamente nel campo dell’educazione dei giovani.
Ha affermato per Fratelli d’Italia Franco Lucente:
Accorpare i diversi organi di controllo non può che aumentarne l’efficienza, indipendentemente da ogni altra considerazione.
Selene Pravettoni, Lega, ha sottolineato le innovazioni introdotte attraverso le verifiche a campione e il controllo delle procedure di acquisto in ambito socio-sanitario, che hanno lo scopo di ridurre la discrezionalità nell’adozione dei dispositivi medici.
Ha sintetizzato Gianluca Comazzi, Forza Italia:
È un provvedimento di grande intelligenza e di grande razionalizzazione.
In apertura dei lavori il gruppo M5S aveva presentato una pregiudiziale di incostituzionalità, respinta dall’Aula. Per i costi della struttura e della sua attività la Regione prevede risorse per circa 494 mila euro annui. Al Presidente spetterà l’80 per cento dell’indennità del difensore regionale, ai componenti il 50%. Sono stati approvati, all’unanimità, anche due ordini del giorno, proposti da Niccolò Carretta, Lombardi Civici Europeisti.