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Lombardia, a Palazzo Pirelli festa per Centenario della Scuola Svizzera

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Centenario Scuola Svizzera


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Fermi: ‘Auspico che anche la scuola italiana possa diventare un po’ più svizzera, con il riconoscimento di una maggiore autonomia gestionale e formativa’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

La Scuola Svizzera di Milano, che ha anche una sede succursale a Cadorago (CO), ha festeggiato oggi, 1° ottobre, a Palazzo Pirelli i suoi primi cento anni di vita.
Nell’occasione il Belvedere Jannacci al 31° piano ha ospitato la cerimonia ufficiale dei festeggiamenti del centenario, alla presenza del Consigliere Federale Alain Berset, del Presidente del Cantone dei Grigioni Jon Domenic Parolini, del Consigliere di Stato del Cantone del Ticino Manuele Bertoli, dell’Ambasciatore di Svizzera Rita Adam, del Console di Svizzera Sabrina Dallafior e della Vice Console Jocelyne Berset e del Presidente della Swiss Chamber Barbara Hoepli.

A fare gli onori di casa il Presidente della scuola Luca Corabi De Marchi.

Nell’occasione, durante la pausa dei lavori della seduta consiliare, il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi e il Presidente della Commissione speciale per i Rapporti tra la Lombardia, le istituzioni europee, le province autonome e la Confederazione Svizzera Roberto Mura, hanno raggiunto al Belvedere la delegazione elvetica portando i saluti e le felicitazioni del parlamento regionale lombardo.

Ha sottolineato il Presidente Alessandro Fermi:

Oggi celebriamo innanzitutto la forza della vostra scuola, della vostra proposta educativa, ma anche la capacità inclusiva di Milano e della Lombardia.

La Svizzera è un Paese federalista e plurilingue, con un sistema di istruzione e formazione decentralizzato, un modello molto interessante anche per noi che chiediamo alla Stato centrale più poteri nell’organizzazione scolastica.

Oggi auspico pertanto che si possa andare anche in Italia verso una scuola ‘un po’ più svizzera’ e meno legata a schemi nazionali ottocenteschi.

Ha aggiunto il Presidente della Commissione speciale Roberto Mura:

Lunga vita alla scuola svizzera che ha saputo sopravvivere alle rivoluzioni culturali e sociali del secolo scorso, consolidando il suo ruolo formativo nel campo dell’insegnamento e dell’istruzione di molti ragazzi che hanno poi dato un significativo contributo alla crescita e allo sviluppo dei nostri territori.

Correva l’anno 1860 quando i primi alunni entrarono nella Scuola Internazionale di Milano, istituto che nel 1919 fu trasformato in Scuola Svizzera di Milano. La scuola si è quindi consolidata sempre di più nel secolo scorso e ad oggi sono oltre 7mila gli allievi che hanno animato le sue classi e preso parte alle lezioni.

Centro del percorso formativo della Scuola Svizzera di Milano sono le lingue moderne. L’insegnamento è impartito a partire dalla scuola materna in tedesco e in italiano. Dalla quarta elementare viene inserito l’inglese e dalla seconda media il francese. È possibile seguire anche corsi facoltativi di spagnolo. La formazione di qualità degli alunni è garantita degli insegnanti madrelingua, che devono rispondere agli standard delle alte scuole pedagogiche svizzere.

Alla Scuola Svizzera di Milano si ottengono certificazioni riconosciute in tedesco, Goethe C1, inglese, Advanced C1, Francese, Delf B2, e spagnolo, DELE.

Gli allievi sono preparati per l’esame di licenza elementare, l’esame di stato di terza media e sono formati per la maturità bilingue italiano – tedesco riconosciuta a livello internazionale. Gli studenti, inoltre, possono accedere in qualsiasi momento della loro formazione a scuole in Svizzera e in Italia.

All’incontro hanno preso parte anche i Vicepresidenti del Consiglio regionale Francesca Brianza e Carlo Borghetti, e i Consiglieri regionali Manfredi Palmeri, Raffaele Erba, Fabio Pizzul, Angelo Orsenigo e Samuele Astuti.

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