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‘L’ironia del 4 marzo’, nuovo video de The Lansbury



Un brano sul “razzismo inconsapevole”

Riceviamo e pubblichiamo.

The Lansbury tornano con un nuovo video e singolo: ‘L’ironia del 4 marzo’. Un brano che parla di razzismo e che suona come un pugno nello stomaco, come spesso capita con il potente trio torinese.

Il video, di cui la band ha curato la regia, è stato girato da Fabiana Fogagnolo.

‘L’ironia del 4 marzo’ è un brano che nasce in seguito al diffondersi di quello che pare un razzismo inconsapevole. Nel 2020 assistiamo ancora a una politica dello “straniero che ci ruba il lavoro, ci invadono, sono criminali e perché no, prima gli italiani”.

Quello che manca oggi è un’opposizione chiara e netta a questo fenomeno: si assiste a un immobilismo storico. Non c’è azione se non da parte di piccole realtà auto-organizzate che vengono sempre etichettate dai mass media mainstream come criminali, perché non rispettose del savoir-faire borghese che è riuscito a infiltrarsi anche nel proletariato.

Si rimane attoniti a guardare video, leggere news e commentare con intellettualismi, al limite a lavarsi la coscienza postando qualche articolo che critichi quello che non va. In tutto questo ci sono persone che continuano a morire in mezzo al mare o che vengono sbattute nei nuovi lager, che non sono solo quelli libici, ma anche quelle strutture istituzionali chiamate CPR.

Per rispecchiare tutto questo abbiamo concepito il singolo come alternarsi di immagine statiche. Solo l’azione, di fronte a certe oscenità della storia, può essere efficace. La teoria, se non accompagnata da una prassi di lotta, rimane semplice aria fritta.

Dovunque uno sfruttato cerchi di ribellarsi dev’esserci la complicità attiva di chi vive disagi simili, che il capitalismo utilizza per dividere e per far crescere il profitto di pochi sulle vite di troppe persone.

The Lansbury sono un gruppo emergente di Torino. Una congiunzione casuale di eventi li ha fatti incontrare ormai 3 anni fa, fra piogge invernali e cartelloni che invitavano alle vacanze in Mongolia.

Il progetto musicale prende vita nel 2015 prima della formazione del trio, in quanto alcuni testi e alcune musiche della chitarra erano già stati composti.

Il primo incontro è avvenuto tra Davide e Andrea, che legano insieme la linea della chitarra e del basso, dando una forma nuova e più potente ai brani già scritti.

Durante questo periodo cercano il batterista, che arriva solo nel dicembre 2016. Luigi si inserisce subito al meglio, permettendo così al progetto di completarsi ulteriormente.

Dopo qualche mese il trio si presenta nella loro prima esibizione alle Officine Corsare a Torino durante un palco aperto. Successivamente nel luglio 2017 registrano la prima demo, ‘Studio Session’, in presa diretta presso Garagestudio20, con Alessio Sogno.

Se i brani all’interno ricordano molto l’alternative rock, col tempo si sono contaminati con delle derive noise e post rock, raggiungendo delle sonorità più oniriche con le quali sono saliti sul palco del Pop, ex lavanderie Ramone, all’interno della rassegna ‘Funamboli Live’ nel gennaio 2018 e nell’estate suonano presso l’evento Rockinwine organizzato dall’associazione Metalqueen. Vengono nominati da Noiseyroad fra gli artisti emergenti di Torino.

Con il passare del tempo continuano a suonare in elettrico fino a superare i confini piemontesi e arrivare al MusicDoes Festival di Aosta. In seguito a un periodo di concerti in unplugged ritornano a Torino dove vengono selezionati per I-nedito che permette loro di registrare il primo singolo ufficiale: ‘Alba’, presentato nel febbraio 2020 al Manhattan di cui hanno parlato già diverse riviste come Troublezine, The Soundcheck, TRAKS, MIE etc.

Selezionati per l’Arezzowave 2020 e arrivati tra i 16 finalisti in Piemonte purtroppo senza possibilità di esibizione, il 26 giugno 2020 hanno pubblicato il loro secondo singolo ‘Se anche tu’. A ottobre 2020 fanno uscire il terzo e ultimo singolo, ‘L’ironia del 4 marzo’. L’uscita dell’EP è prevista per novembre.

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