Si lavora per migliorare la puntualità dei treni, ma anche l’informazione ai viaggiatori
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
La linea ferroviaria aretina è stata al centro della riunione della cabina di regia istituita dall’Assessorato regionale ai trasporti che si è svolta ieri, 27 gennaio.
L’intera seduta, a cui hanno partecipato anche i sindaci del Valdarno, è stata dedicata a questo tratto di linea ferroviaria. E l’Assessore Stefano Baccelli annuncia un prossimo incontro con i comitato dei pendolari: quello del Valdarno, di Arezzo e della Val di Chiana.
L’Aretina si conferma infatti una linea problematica.
Spiega Baccelli:
Va detto che si tratta di un sistema particolarmente complesso, dipendente da eventi anche molto lontani dalla Toscana e difficilmente governabili dalla Regione.
Per i treni più critici, costantemente monitorati, sono comunque in corso approfondimenti per individuare, insieme ai gestori, modifiche alla programmazione che possano migliorare realmente la puntualità.
Parte dei treni su cui salgono i pendolari del Valdarno sono compresi nel contratto di servizio fra Regione Umbria e Trenitalia, in quanto coprono la tratta Firenze – Foligno.
Annuncia Baccelli:
Per questo la Regione Toscana ha avviato rapporti con la Regione Umbria per affrontare insieme monitoraggio e analisi del servizio ed adottare soluzioni per migliorare la puntualità di questi treni, fondamentali per i pendolari toscani.
Laddove poi i disservizi comunque si verificassero, è importante fornire ai viaggiatori un’informazione puntuale, in tempo reale e con aggiornamenti nell’evolversi della situazione: sulla durata del disagio, l’arrivo dei treni, il ritardo accumulato o sulle alternative anche di viaggio.
Dice l’Assessore:
Informazione che vogliamo migliorare sia in stazione sia su vari canali di infomobilità, ampliando pure i social su cui veicolare le stesse informazioni per arrivare ad una platea di viaggiatori ancora più ampia.
Per questo sarà a breve istituito un tavolo sulla comunicazione, a cui siederanno, con la Regione, i gestori e Muoversi in Toscana.
Ritardi e puntualità sull’Aretina
Qualche numero aiuta a spiegare la situazione vissuta quotidianamente sulla linea Aretina. Negli ultimi mesi, sul complesso dei treni e su entrambi gli instradamenti, ovvero linea storica lenta e linea direttissima, l’indice che misura, senza escludere alcuna causa di ritardo, la puntualità dei treni fra Firenze e il Valdarno, è stato dell’83,4 per cento nel mese di agosto, pur con un numero di treni in circolazione minore, visti i lavori programmati nel nodo di Firenze, dell’82,3 per cento a settembre, dell’85,4 ad ottobre, dell’85,1 a novembre e dell’84,7 a dicembre.
Tradotto significa che circa il 15 per cento dei treni ogni giorno ha un ritardo superiore ai cinque minuti: il che è giudicato insoddisfacente.
Se si prende a riferimento l’indice di affidabilità – calcolato con una formula che tiene conto di soppressioni e ritardi, non considerando quelli dovuti a cause non imputabili alla ferrovie, e in base al quale scatta o meno il bonus del 20 per cento di rimborso ai pendolari sull’abbonamento mensile – negli ultimi mesi è stato superato di poco il minimo convenuto: il 97,52 per cento a dicembre, 0,02% sopra il minimo, e il 97,76 a settembre. +0.26% rispetto al minimo.
A giugno 2022 era invece scattato il bonus.
La mancata puntualità è spesso legata, su entrambe le linee, dal progressivo incremento dei servizi di alta velocità, Trenitalia ed Italo, nell’ultimo decennio, dopo l’attivazione dell’alta velocità appenninica, 2009, e successivamente del nodo di Bologna.
Il ritardo nel passaggio attraverso il nodo di Firenze determina quasi quotidianamente ritardi per conflitti fra i servizi e sono frequenti gli instradamenti sulla linea lenta, con interferenza sui servizi regionali.
Sulla linea lenta nel corso del 2022 vi sono state numerose criticità, infrastrutturali e tecnologiche, puntuali, in particolare fra Montevarchi e Arezzo, che hanno portato a pianificare interventi di risanamento di alcuni tratti di binario e sostituzione di impiantistica.
I lavori si sono svolti di notte, ma hanno comunque condizionato l’andamento del servizio – anche per ritardi nella chiusura dei cantieri – con disagi anche rilevanti sui treni di prima fascia.
Le giornate con il bollino nero di dicembre
A dicembre gli episodi più significativi si sono verificati il 9, con il guasto agli impianti presso la stazione di Compiobbi, fra Rovezzano e Pontassieve, sulla linea lenta.
A questo è stata dedicata una specifica riunione della cabina d regia, oltre che confronti fra i vertici della Regione e quelli di RFI. La puntualità sulla linea aretina in quel caso è stata del 78,7 per cento.
Problemi anche il 28 dicembre con l’attivazione della nuova tecnologia Ertms sulla tratta Arezzo Sud-bivio Orvieto, con la necessità di invio sulla linea lenta dei treni alta velocità.
Sono stati coinvolti circa venticinque treni regionali: sette sono stati cancellati per l’intero percorso, uno parzialmente, nove hanno subito un ritardo fino a dieci minuti ed otto ritardi fino a trenta minuti. Il 28 dicembre la puntualità sull’Aretina è risultata del 78,5 per cento.