La luce fioca di una candela tremolava nella stanza, proiettando ombre danzanti sulle pareti tappezzate di antichi manoscritti.
Il Professor Altieri, un uomo dall’aspetto austero con occhi penetranti nascosti dietro spessi occhiali, si chinò sul suo scrittoio, la penna sospesa sopra un foglio ingiallito.
Maestro
sussurrò una voce dall’ombra.
Era Marco, il suo giovane apprendista, un ragazzo dai capelli scuri e lo sguardo curioso.
Ha trovato qualcosa?
Altieri sospirò, posando la penna.
Forse, Marco. Forse.
Si voltò verso il ragazzo, il volto solcato da rughe profonde come antichi sentieri.
Sai, c’è un’idea che mi perseguita da giorni. Un’idea tanto assurda quanto… affascinante.
Marco si avvicinò, gli occhi brillanti di interesse.
Quale idea, Maestro?
L’idea che un giorno, forse, il male stesso potrebbe cessare di esistere.
Il silenzio calò nella stanza, interrotto solo dal crepitio della candela.
Marco aggrottò le sopracciglia.
Ma Maestro, i rabbini non dicono che il male è preesistente alla creazione stessa?
Altieri sorrise, un sorriso enigmatico che sembrava contenere segreti millenari.
Esatto, ragazzo mio. Ed è qui che le cose si fanno interessanti.
Si alzò, camminando lentamente verso una mappa stellare appesa alla parete.
Vedi, ho scoperto un antico testo, un grimorio dimenticato che parla di un evento cosmico. Lo chiama ‘Il Crepuscolo delle Ombre’.
Marco seguì il suo mentore, affascinato.
Cosa significa?
Altieri si voltò di scatto, gli occhi scintillanti.
Significa, che potremmo essere sul punto di assistere alla fine del male come lo conosciamo.
In quel momento, un tuono squarciò il silenzio della notte, facendo sobbalzare entrambi.
La porta dello studio si aprì con un cigolio sinistro, rivelando una figura avvolta in un mantello nero.
Parole pericolose, Professore
disse la figura con voce profonda e minacciosa.
Ci sono forze che non gradirebbero tali… rivelazioni.
Altieri si irrigidì, mettendosi istintivamente davanti a Marco.
Chi sei tu?
La figura avanzò, lasciando cadere il cappuccio.
Era una donna dai capelli bianchi come la neve e gli occhi di un blu elettrico.
Il mio nome è Lilith, e sono qui per impedirvi di proseguire le vostre ricerche.
Marco fece un passo avanti, la voce tremante ma decisa.
Non potete fermarci. Se c’è anche solo una possibilità che il male possa essere sconfitto…
Lilith rise, un suono gelido che sembrava far rabbrividire le ombre stesse.
Sconfitto? Ragazzo ingenuo. Il male non può essere sconfitto, perché è parte integrante dell’equilibrio cosmico.
Forse
intervenne Altieri, la voce calma ma ferma
o forse è giunto il momento di un nuovo equilibrio. Un mondo dove le ombre non scompaiono, ma si trasformano in qualcosa di nuovo, di diverso.
Lilith esitò, qualcosa nel suo sguardo vacillò.
Per un momento, sembrò sul punto di ribattere, ma le parole le morirono sulle labbra.
Si voltò verso la finestra, osservando la notte tempestosa all’esterno.
Voi non capite
mormorò, la sua voce ora più incerta.
Il male, le ombre… sono parte di noi. Senza di esse, cosa rimarrebbe?
Altieri si avvicinò cautamente.
Forse qualcosa di migliore, Lilith. Qualcosa che non possiamo ancora immaginare.
Lilith si voltò di scatto, i suoi occhi blu che brillavano di una luce intensa.
E se vi sbagliaste? Se questo ‘Crepuscolo delle Ombre’ portasse solo caos e distruzione?
Marco intervenne, la sua voce giovane ma piena di convinzione.
Ma se avessero ragione, Lilith? Non vale la pena di correre il rischio per un mondo migliore?
Le parole del ragazzo sembrarono colpire Lilith.
Rimase in silenzio per alcuni istanti, il suo sguardo che si spostava da Altieri a Marco e viceversa. Lentamente, quasi impercettibilmente, la sua postura si ammorbidì.
Ho visto l’oscurità per eoni
disse infine, la sua voce un sussurro.
Ho danzato con le ombre e ho conosciuto il male in tutte le sue forme. Ma…
Si interruppe, come se le parole successive fossero difficili da pronunciare.
Ma se esistesse davvero una possibilità di cambiamento?
Altieri sorrise gentilmente, tendendo una mano verso Lilith.
Forse, mia cara, è giunto il momento di scoprirlo insieme. Non siamo nemici qui, ma esploratori su una nuova frontiera.
Lilith guardò la mano tesa, esitando. Nei suoi occhi si poteva leggere un tumulto di emozioni: paura, dubbio, ma anche una scintilla di speranza.
E se aveste ragione?
disse infine, la sua voce un misto di timore e curiosità.
Se davvero stessimo per assistere al crepuscolo delle ombre? Cosa ne sarebbe di noi, delle creature nate dalla Grande Oscurità?
Per un momento, il silenzio tornò a regnare nella stanza. Poi, inaspettatamente, Altieri sorrise ancora più ampiamente.
Forse, mia cara, è giunto il momento di scoprirlo insieme. Non come avversari, ma come alleati in questa grande avventura.
Mentre la candela tremolava, gettando ombre sempre più lunghe, i tre si guardarono, consapevoli di essere sull’orlo di qualcosa di immenso, di un cambiamento che avrebbe potuto ridefinire la natura stessa dell’universo.
Il crepuscolo delle ombre era iniziato, e con esso, forse, l’alba di una nuova era.
Autore Raffaele Mazzei
Da bambino, mia nonna mi raccontava storie straordinarie che mi facevano sentire speciale. Storie che mi hanno insegnato che comunicare è toccare il cuore con un’intenzione pura. Non basta informare. Bisogna creare una connessione autentica con il proprio pubblico, facendogli sentire che fai parte della sua storia, del suo progetto, del suo sogno. Oggi le neuroscienze lo confermano: il coinvolgimento emotivo aumenta l’attività e la recettività cerebrale. Io ne ho fatto la mia professione. Sono Raffaele Mazzei, esperto di comunicazione e copywriter. Con il mio team di professionisti, ti aiuto a creare un messaggio che fa la differenza. Un messaggio che non impone, ma conquista. Che non manipola, ma ispira. Vuoi scoprire come? Visita il mio sito www.raffaelemazzei.it e scopri l’Arte di comunicare.
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