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Light 2013, la luce del futuro

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di Valeria Serino

What’s Up with Science! È questo lo slogan dell’evento intitolato Light 2013 tenutosi venerdì 27 settembre contemporaneamente a Roma presso  il Planetario dell’Eur a partire dalle 17 e a  Napoli, presso la sede di Città della Scienza a partire dalle ore 18.00. Giunto alla sesta edizione, nel corso degli anni è divenuto uno degli incontri scientifici più attesi in assoluto per le novità proposte e ad oggi ha tenuto compagnia e soddisfatto la curiosità di almeno 110.000 persone. I ricercatori hanno dichiarato: “Siamo orgogliosi del lavoro e dei riconoscimenti internazionali avuti fin qui, ma il nostro obiettivo è stupire, divertire, insegnare, e stiamo quindi continuando a studiare per darvi ancora di più!” Anche per questa edizione la finalità dell’evento è nei fatti informare sulle novità in campo scientifico in maniera non necessariamente accademica per coinvolgere le categorie di ogni genere ed età attraverso giochi per i più piccoli, laboratori didattici, visite guidate e tanto altro.20130927_212441

Coordinatori dei laboratori sono alcuni ricercatori del CNR (Consiglio Nazionale Ricerche), insegnanti e rappresentanti dell’Unione Astrofili napoletani che, con la presentazione multimediale in chiave simulata del modello del cielo, hanno reso speciale la serata degli appassionati di astronomia (e non solo).

Una breve e rapida panoramica generale evidenzia subito che sono tanti i progetti finanziati dal MIUR (Ministero Istruzione Università e Ricerca)e MISE (Ministero per lo Sviluppo Economico). Si parte dal progetto SOLTESS per la realizzazione di nuove tecnologie adoperate in campo energetico, per passare poi ai progetti CI’RO City Roaming e BIKE  SHARING  volti alla sensibilizzazione dell’uso di nuovi mezzi di trasporto a corrente elettrica per la mobilità urbana; si prosegue, quindi, attraversando il progetto MONICA che finanzia la realizzazione di nuovi processi di monitoraggio del mondo marino, si va avanti  incontrando il progetto EUROSOFT che, grazie alle più moderne strumentazioni, ha l’obiettivo di cogliere in tempo reale  l’impetuosità e l’imprevedibilità dei fenomeni atmosferici, fino ad arrivare al lavoro del Dipartimento del Sistema della Terra e Tecnologie per l’Ambiente del CNR, interamente dedicato alla scoperta dei grandi misteri  di uno dei luoghi più affascinanti della Terra, il Polo Nord.20130927_212308

Anche per i ragazzi e le ragazze che si affacciano al mondo del lavoro, l’edizione di quest’anno ha offerto novità apprezzabili, in particolare il Progetto MYBRAIN, un sistema di valutazione immediata delle competenze per orientare i giovani nelle scelte professionali.

A fine serata, numerose le sorprese. Light 2013 ha pensato persino a soddisfare i languorini dei partecipanti che si sono trattenuti fino a ora tarda offrendo un banchetto di ristoro a base di delizie nostrane e birra per tutti! Dulcis in fundo sono stati gli spazi outlab. Dalla visione di simulazioni di tecniche di autodifesa (tema caro soprattutto alle donne), all’ascolto di aneddoti in campo matematico, i partecipanti hanno avuto modo di trascorrere una serata all’insegna della scoperta e del divertimento. Dimostrazione pratica che il miglior metodo per apprendere l’applicazione delle novità scientifiche al servizio della società è imparare divertendosi!

Una Napoli tutta scienza dunque? A giudicare dal divertimento, affluenza ed intrattenimento a suon di numeri ed esperimenti la risposta è affermativa. E’ anche grazie a simili iniziative che si possono abbattere i cliché ed i  luoghi comuni sulla nostra città – afferma  Francesco Perchiazzi, designer del progetto TITAN che si occupa  della realizzazione di un prototipo di una smartcard multicanale – “Napoli non è  solo pizza, mare e mandolino, ma anche e soprattutto cultura, arte, scienze e tecnologia. E’ ora che le cose cambino e che la gente guardi la vecchia Sirena con occhi nuovi”.

Un augurio che noi tutti rivolgiamo a questa magnifica città. La nostra Neapolis merita, senza dubbio, altri tipi di riconoscimenti che superino quelli del clima e dell’arte culinaria e premino la ricerca scientifica che, nonostante la scarsità di risorse finanziarie, riesce a creare novità certamente di non poco conto in ambito nazionale e non.

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